Camilla, Kevin e Lorenzo ci hanno messo l’anima in questa loro straordinaria avventura che li ha portati sul palco dell’X Factor Arena. Il loro percorso non è stato facile, né scontato. Nonostante gli ostacoli, i numerosi ballottaggi, i tilt, ha vinto la loro irrefrenabile voglia di fare “rumore”: in barba a tutti i pronostici sono arrivati non solo ai Live e a presentare il loro inedito, Rumore, per l’appunto, ma sono riusciti a conquistare il loro posto in semifinale. Sono la band “più stoica di X Factor”, soprannominati gli highlander di questa undicesima edizione, i Ros hanno dimostrato che lottare per realizzare i propri sogni paga, non importa se a giocarsi la partita finale al Forum di Milano con Lorenzo Licitra, Maneskin, Enrico Nigiotti e Samuel Storm, loro non ci saranno. Hanno comunque vinto la loro battaglia, senza nessun rimpianto. Non hanno niente da rimproverarsi, è vero che non hanno convinto il pubblico da casa e i giudici, sono stati i meno votati insieme a Samuel Storm e al ballottaggio contro Samuel hanno avuto solo il voto del loro mentore Manuel Agnelli, la definitiva eliminazione della gara vuole essere un punto di ri-partenza, il loro non è un addio, come assicura Camilla, ma un arrivederci a presto. La band si prepara a tornare nella provincia toscana per continuare il lavoro intrapreso e uscire con un album tutto loro. Li abbiamo incontrati a poche ore dalla loro dipartita.
Come vi sentite?
Abbiamo dormito solo venticinque minuti ma siamo carichi, siamo usciti con feedback positivi, siamo quelli che tutto sommato se la sono goduta di più, abbiamo fatto quattordici pezzi in sette puntate, e ogni volta lottavamo sempre di più.
Da dove arriva questa vostra determinazione?
E’ il nostro punto di forza. Abbiamo sempre suonato molto in giro e siamo sempre stati così, anche su palchi più difficili. E’ una nostra prerogativa.
Com’era la vita nel loft?
L’esperienza nel loft è stata bellissima anche se le prime volte sentivamo la claustrofobia, c’erano le guardie che chiudevano tutto con i lucchetti, allo stesso tempo però è diventato un “mondo”: sei li senza il telefono con nuove persone che come te amano la musica e condividono il tuo sogno. Hai tempo per pensare alla musica e a te stesso.
Massima concentrazione quindi.
Esatto, non abbiamo avuto mai nessuna distrazione, avevamo da svolgere così tante attività tutti i giorni tutto il giorno che ci è pesato fino a un certo punto.
Qual era il vostro momenti preferito?
La tisana della sera, non potendo bere alcol, ogni sera ci facevamo una bella tisana, era diventato un rituale, la scelta era tra camomilla e vaniglia.
I Ros bevono camomilla prima di dormire, da non credere.
Sì, dovevamo compensare in qualche modo il nostro dispendio di energie, anche perché la mattina dopo dovevamo essere a mille.
Qualcuno vi ha accusato di non aver urlato abbastanza proprio ieri nel pezzo "Acido acida" dei Prozac +.
E infatti ci è sembrata una cosa strana, comunque noi abbiamo seguito il consiglio di Manuel e siamo stati contenti per come è andata la performance.
Cosa vi ha insegnato il vostro giudice?
Innanzitutto a sperimentare, all’inizio eravamo troppo chiusi nei nostri generi e nei nostri arrangiamenti, ci ha fatto provare altro, anche tonalità diverse, all’inizio eravamo un po’ impauriti ma ci ha fatto crescere un sacco. E a me (Camilla n.d.r.) ha consigliato di non pensare, nelle prime esibizioni ero irrigidita perché volevo fare tutto alla perfezione e in quel modo non penetravo abbastanza.
Ci sei riuscita?
Sì, e infatti da quando ho messo in pratica il suggerimento e mi sono lasciata più andare siamo risaliti, è stato molto importante, non eravamo abituati a fare musica in televisione, negli ambienti underground è tutto diverso.
Per chi fate il tifo?
Naturalmente per i nostri compagni di categoria, per i Maneskin e per Manuel.
Il complimento più bello che avete ricevuto?
Manuel Agnelli che dice di essere fiero e orgoglioso di noi, considerando che lui è molto esigente, è stato fantastico.
Nei vostri progetti futuri c’è un album?
Sì, siamo già attivi, è praticamente pronto ma dobbiamo rivederlo un po’ tutto perché oggi, dopo X Factor, siamo cresciuti molto. Vogliamo cavalcare quest’onda e dopo l’album organizzare un tour.