4 Ristoranti, la cucina d’altri tempi dell’Osteria dei sapori perduti

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Nelle terza puntata estiva dello showcooking di SkyUno, lo chef Alessandro Borghese visita il locale della famiglia Muriana in cui la bontà emerge dalle ricette che hanno solide radici nel passato

Ospitalità, tradizione e qualità: il segreto dell’Osteria dei sapori perduti è tutto custodito in queste tre parole e nel loro significato, rispettato come un mantra religioso dalla famiglia Muriani. Apprezzato da locali e turisti che passano da Modica Bassa, il locale è uno dei “4 Ristoranti” che Alessandro Borghese ha testato nel suo showcooking durante la puntata in onda il 15 giugno alla ricerca della miglior cucina a chilometro zero della Sicilia.


Nostalgia, nostalgia canaglia

Federica Muriana non ha mai avuto dubbi: sin da piccolissima il suo destino era già segnato e conduceva dentro le mura del locale di famiglia. Più che la realizzazione meccanica di un fato già scritto però, la sua storia è quella dei prescelti. Oggi a 24 anni è l’orgoglio di famiglia e una delle colonne portanti dell’Osteria. È figlia di Carmelo e Stefania, da cui ha ereditato la passione per la ristorazione e la voglia di preservare la cucina della tradizione, siciliana in generale e modicana in particolare. La missione dei Muriana emerge già dal nome scelto per il loro locale: l’Osteria dei sapori perduti è un luogo che trasuda storia, prelevato da un’altra epoca e trasportato intatto ai giorni nostri. Insomma quello di Alessandro Borghese e degli altri ristoratori non è stato solo una cena, ma un viaggio nel tempo.


L’eterno ritorno della tradizione

In un periodo che tutto rinnova e tutto rivisita, l’originalità dei Muriana sta proprio nel riproporre con fedeltà assoluta le ricette classiche della tradizione modicana. Riscoprire il già noto. Per i loro piatti, si servono infatti di prodotti locali come l’immancabile Olio Dop dei Monti Iblei e i deliziosi legumi della zona, che svolgono spesso un ruolo da protagonisti nelle pietanze servite all’Osteria. Primi come i "lolli cché fave", ma anche zuppe come quella alle lenticchie (Linticcja) sono un inno alle eccellenze del territorio rivolto a turisti e cittadini di Modica. La linea della tradizione però attraversa tutto il menu, dagli antipasti fino a secondi e dolci, motivo per cui non possono mancare "U’cunigghju à stimpirata" - tipica ricetta contadina con cui si prepara il coniglio - e i cannoli con la ricotta. 


A tavola come al museo

Il locale si trova nel cuore di Modica bassa ed è molto più di un ristorante. Mangiare all’Osteria dei sapori perduti è come pranzare in uno spazio espositivo. L’allestimento minuziosamente curato da Carmelo racconta la storia della Sicilia rurale attraverso l’accumulo di reperti storici: attrezzi da contadino e oggetti di cucina d'altri tempi si accalcano sulle mura del locale offrendo un’esperienza culturale. Ogni stanza è a tema ed è dotata non solo di un nome, ma di un’anima. Ci sono la stanza dei bambini, quella del pane e quella dell’agricoltura, inoltre al piano inferiore si può trovare anche un’ampia sala ricavata da una vecchia cappella dedicata alla Madonna delle lacrime. Pur ricca di oggetti di valore l’Osteria non è un freddo mausoleo, i tavoli e le sedie in legno così come le ampie tovaglie a riquadri bianco rossi donano il giusto tocco di intimità, perfetto per 4 Ristoranti.  

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