Il vincitore di X Factor 2013 esce, il 24 febbraio, col nuovo disco Anime di Carta. Lo abbiamo incontrato a Sanremo, dove è giunto quarto col brano Il Diario degli Errori. In questa intervista racconta un po' della sua vita, dalla musica al rapporto con i fan, dal cambio di etichetta all'esperienza nel talent di Sky Uno "che mi ha permesso di vivere per tre mesi di sola musica"
di Fabrizio Basso - Inviato a Sanremo
(@BassoFabrizio)
Dal X Factor 2013 al Festival di Sanremo. Michele Bravi continua il suo viaggio musicale, raccontando quotidianità e sentimenti, vincendo gli ostacoli della vita con innata ostinazione. Lo abbiamo incontrato dietro le quinte del Teatro Ariston, dove ha ottenuto un ottimo quarto posto con Il Diario degli Errori, brano che farà parte del nuovo disco Anime di Carta, già in pre-order, già numero 1 su i-tunes e in uscita per Universal il 24 febbraio.
Michele Bravi soddisfatto del risultato sanremese?
Certo. E' un palco bello e importante, qua ci hanno cantato i grandi della musica italiana, io mi esibisco dove per la prima volta Mia Martini ha cantato Almeno tu nell’universo.
Poi c'è l'orchestra.
I miei live mai hanno previsto l'orchestra. Una orchestra non suona sempre allo stesso modo, la voce è uno strumento che propone uno spettacolo musicale.
Un palco ambito, insomma.
E chi ci sale deve dimostrare di meritarselo. Io sono una carta bianca, è la mia prima presentazione grossa. La vivo con ingenuità. Credo in questo progetto, ho 22 anni, tendo al mugugno, ma stavolta non posso lamentarmi anzi rosico un po’ che sia già finito.
Si sente un artista? Come vive il rapporto con gli amici e la famiglia?
Ci tengo che lavoro e famiglia e amici siamo distaccati. Non mi sento ancora di dire di fare questa professione, ci sto lavorando. Il lavoro che sto facendo mi serve come impostazione, io ci aggiungo emozione ed emotività. Devo formare la mia professionalità. Scendo dal palco e piango per quaranta minuti. Sono qui per un progetto, Anime di Carta.
Ci anticipa qualcosa?
E' un disco nato alla vecchia maniera, è bello trovare persone che ti danno il tempo di coltivare un progetto. Ho trovato grossa libertà creativa.
Arriva dopo un periodo difficile.
Nel momento della difficoltà ho capito che la musica è una cosa particolare, la musica non me la toglie nessuno. Non ti devi adagiare qualunque cosa ti dicano. Bisogna tenere una direzione chiara che pensa alla creatività.
Si sta già lavorando su X Factor 2017.
Immagino.
Ricordi?
Me la sono vissuta bene, la considero una parentesi spensierata: per tre mesi vivere di musica quando ti ricapita? Il vero grazie però va alle persone. Ringrazio i fan, la squadra di X Factor che mi ha seguito e fatto crescere e chi mi ha portato all'Ariston.