Dj Ringo torna su Sky Uno alla guida di Lord of The Bikes

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Ringo - ©Cristian Castelnuovo
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La seconda stagione del primo contest che mette alla prova l’abilità dei migliori customizzatori professionisti di moto, torna dal 26 febbraio tutte le domeniche alle 22.50 in esclusiva su Sky Uno. A condurlo anche quest’anno c’è Ringo. Leggi l’intervista

 

di Barbara Ferrara

 

L’attesa è finita, l’inizio della nuova stagione di Lord of The Bikes è alle porte, l’appuntamento con Ringo and friends è a partire dal 26 febbraio in seconda serata, tutte le domeniche in esclusiva su Sky Uno. Dopo il successo della prima stagione, dj Ringo direttore artistico e voce di Virgin Radio, grande appassionato di rock e moto, non poteva che tornare più agguerrito che mai: “Il fatto che mi abbiano scelto per la seconda volta mi ha gasato parecchio”. Squadra vincente non si cambia: confermata anche la giuria, composta da Filippo Barbacane, Paolo Sormani e Aryk. La new entry di quest’anno è Gianfranco Guareschi, per tutti il Guaro, grande pilota motociclistico italiano che con la sua professionalità giudicherà guidabilità, usabilità e prestazioni delle moto preparate dai singoli team.

 

Inoltre in questa nuova edizione le officine concorrenti arrivano da tutta l’Italia, dalla Sicilia alla Valle D’Aosta, i suggerimenti di dj Ringo sono stati ascoltati, “ho dato alcuni consigli sul fatto che ci si potesse spostare anche un po’ più al sud, questa volta abbiamo garage che arrivano dalla Sicilia, da Napoli, da Roma. Una grande cosa.

 

 

Ringo che effetto fa tornare per la seconda volta a Lord of The Bikes?
Sono davvero molto contento anche perché non pensavo neanche di esserci, per me è un onore, un grosso regalo.
Vuol dire che non se l’aspettava?
Nel lavoro non do mai nulla per scontato, quando mi hanno richiamato sono stato ben felice. Il fatto che mi abbiano scelto per la seconda volta mi ha gasato parecchio.
Promosso a pieni voti.
Per adesso sì, sono tanti anni che mi occupo di moto, dopo il rock, le moto sono il mio secondo lavoro, il moto custom è esploso, tant’è vero che oggi le grosse case motociclistiche fanno di norma nelle fiere dei modelli di special.
Quest’anno nel cast c’è il pilota motociclistico italiano Guareschi, lo conosce?
Certo, il Guaro, è un vecchio amico di mille battaglie, qualche garetta con lui in passato l’ho fatta. E ogni tanto qualcuna ancora la faccio. Ci siamo conosciuti in pista ed è nata l’amicizia, sono amico anche del fratello Vittoriano.
Tre aggettivi che lo descrivano.
Il Guaro è perfetto per il programma: sta a cavallo tra quello che è un professionista di moto che corre e al contempo ancora bazzica il mondo dei semi-professionisti, di chiunque può ambire a fare una gara in moto. Fa da trait d’union tra i professionisti e i non.
Se Lord of The Bikes fosse una canzone?
L’anno scorso avevo scelto qualcosa di americano come stile, ma non si può scegliere sempre la stessa musica, quest’anno andrei nell’Inghilterra fine anni Settanta: c’era un pezzo della Tom Robinson Band dal titolo “2-4-6-8 Motorway”. Questa sarebbe la colonna sonora perfetta per Lord. Bisogna proporre sempre qualcosa di nuovo da far conoscere, troppo facile scegliere nomi blasonati.
Capirossi diceva che “La moto è totalmente diversa da un’auto. Il pilota, anche se un po’ meno che in passato, può sempre fare la differenza”: è d’accordo?
Vero, in moto hai bisogno del mezzo (bello pompato) ma la differenza la fa il "manico" del pilota, perché in moto il rischio è alto. Lo stesso discorso per uno che ha in mano una Fender: non è che diventa Jimi Hendrix di colpo, cioè devi esser un chitarrista e bravo, e se sei bravo, puoi suonare anche una ciofeca.
Una parola sui concorrenti di quest’anno?
I team di quest'anno sono variopinti e di grande valore (senza togliere nulla ai team dell'anno scorso), ci sono anche dei veri e propri campioni del mondo che le hanno "suonate" anche a team americani blasonati, quindi tutti avranno da imparare da questi ragazzi..
La moto per lei è sinonimo di libertà, cos’altro le regala quel genere di sensazione?
La moto per me rappresenta la libertà nel vero senso della parola, basti pensare a un bel giro sulle nostre montagne guadando un fiume e magari fotografando animali selvatici da lontano. Solo con la moto puoi arrivare in posti del genere, vedere il sorriso della tua donna nello specchietto mentre scorrazzi con lei per la tua città, la moto è un successo impagabile per la felicità!
 

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