Nella decima puntata del cooking show di Sky Uno, lo chef giramondo è approdato nel capoluogo piemontese per scoprirne l’offerta culinaria insieme innovativa e tradizionale. A trionfare, è stato il Gaudenzio di Stefano Petrillo, che abbina piatti di alta qualità a uno stile semplice e conviviale
Torino, una città dalla storia bimillenaria in cui passato e futuro si incrociano a tutti gli angoli delle strade. Patria della monarchia sabauda, che ha lasciato in eredità ai torinesi sfarzose residenze, e da sempre capitale della tecnologia made in Italy, il capoluogo piemontese continua a mostrare un affascinante connubio tra tradizione e innovazione, che convivono in tutti gli aspetti della vita cittadina, dall’architettura, alla moda fino ad arrivare alla cucina. Nelle trattorie che affollano le vie del centro, in cui si respira ancora l’aria conviviale dei ristoranti di quartiere, si servono infatti piatti tipici della tradizione piemontese rivisitati in chiave moderna: un omaggio al passato strizzando un occhio al futuro. Proprio a Torino è sbarcato Alessandro Borghese per l’ultima puntata di 4 Ristoranti: la sua missione? Trovare la miglior trattoria urbana della città.
<h2>I concorrenti </h2> Quattro ristoratori, proprietari di altrettante trattorie torinesi, si sono sfidati a suon di piatti tipici e ricette personalizzate. Il Gaudenzio di Stefano Petrillo è un locale chic ma “easy” allo stesso tempo, in cui riassaporare in tavola i grandi classici della tradizione piemontese. Nel suo Cenerentola pret a manger Sara Carenzi offre invece cibi semplici vicini alla quotidianità dei clienti e lontani dalle pretese elitarie dei gourmet. Sorij Nouveau di Piercarlo Primatesta è una trattoria che propone piatti innovativi e divertenti, frutto dell’estro e della capacità di uno staff di livello. Infine Eduardo Ferrante con il suo Orto già salsamentario offre piatti vegani e crudisti “con personalità”, per soddisfare le esigenze dei palati più raffinati ed educare i suoi concittadini ad una dieta più salutare.
<h2>La gara </h2> Chiamati a giudicare menù, location, conto e servizio dei ristoranti visitati di volta in volta, i concorrenti torinesi si sono confrontati con quattro proposte di trattorie urbane molto differenti tra loro. Non sempre, però, i ristoratori hanno dimostrato di apprezzare idee di cucina troppo diverse dalla propria, infliggendo di conseguenza all’avversario di turno critiche e piccole frecciatine. Ne è risultata una gara di 4 Ristoranti avvincente ed aperta, in cui non sono mancati colpi di scena, ma anche qualche momento divertente: nonostante i ripetuti tentativi, neppure Borghese è riuscito a carpire il segreto della salsa tonnata dello chef della trattoria “Sorij Nouveau”.
<h2>Il vincitore </h2> Al termine di una puntata molto combattuta, è stato ancora una volta lo chef giramondo a ribaltare con il suo voto la classifica provvisoria, incoronando vincitore della puntata con 111 punti il Gaudenzio. A garantire la vittoria a Stefano Petrillo, sono state la sua cucina al passo coi tempi e un’eccellente professionalità. In seconda posizione con 110 punti “Cenerentola pret a manger” di Sara Carenzi, un locale più “casa” e meno trattoria che ha conquistato gli altri concorrenti con il suo menù semplice e l’atmosfera conviviale. Terzo gradino del podio e 107 punti per Eduardo Ferrante e il suo “Orto già salsamentario”, che nonostante la cucina creativa e il servizio adeguato non ha convinto tutti i commensali con le sua ricette vegane. Chiude la classifica con 87 punti il “Sorij Nouveau” di Piercarlo Primatesta, penalizzato da un conto eccessivo e da un menù che non sempre si è dimostrato all’altezza delle aspettative.