4 Ristoranti, il pugliese Gola infiamma le notti di Londra

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Tra i locali visitati da Alessandro Borghese nella quinta puntata del suo show cooking c’è quello di Aaron Rutigliano, che alla cucina mediterranea aggiunge prodotti afrodisiaci

Aaron Rutigliano pensa che nella vita i piaceri non vadano vietati, ma incoraggiati. Per questo ha chiamato “Gola” il suo locale, uno di quelli visitati da Alessandro Borghese nella quinta puntata di 4 Ristoranti, in onda martedì 27 dicembre alle 21.15 su Sky Uno, in cui lo chef giramondo si avventura per le strade di Londra alla ricerca del miglior ristorante italiano del nuovo millennio.

Peccati di Gola - Situato nel quartiere residenziale di Fulham, che si adagia sulla riva nord del Tamigi, il ristorante “Gola” è un chiaro invito a indulgere nei peccati e a lasciarsi guidare dalle passioni. Quella per il cibo, prima di tutto: i piatti dello chef Angelo Prezio, puntano a essere sensuali, a sedurre i clienti e a soddisfare completamente sia l’occhio che il palato. Per questo al “Gola” l’impiattamento è importante: dai trogoli (un tipo di pasta) cacio e pepe, serviti nella forma del pecorino, al chiaro-scuro quasi artistico della stracciatella con scaglie di speck. Il concept dei piatti in questo ristorante è raffinato ed elaborato,

Più pugliese non si può - In questo momento la Puglia va molto di moda a Londra: se nel vicino quartiere di Chelsea impazziscono per l’accento leccese di Antonio Conte (allenatore della squadra di proprietà di Roman Abramovic), Aaron Rutigliano, imprenditore gastronomico creativo ed esuberante, vuole, invece, dimostrare che i pugliesi si difendono bene tanto ai fornelli quanto in un campo da calcio. E la sua “formazione” comprende ricette rigorosamente made in Puglia dall’antipasto al dolce: c’è la frisella con il nodino pugliese e i pomodorini, c’è la burrata con il capocollo o le verdure grigliate, ci sono le immancabili orecchiette con le cime di rapa, una bandiera della cucina regionale. Ma a Rutigliano piace anche differenziarsi e cercare l'ispirazione personale che prende però spunto dagli ingredienti della tradizione: così, ad esempio, ai calamari fritti aggiunge una maionese allo zafferanno e ai maccheroni alla ricotta un saporito ragù di braciola. Per i puristi, in ogni caso, rimangono sempre la lasagna di carne e la parmigiana di melanzane, i piatti della domenica delle nonne italiane che spopolano anche sulle tavole del Regno Unito.

I prodotti afrodisiaci - Il nome “Gola” viene orgogliosamente rivendicato perché riporta immediatamente i commensali dentro uno dei sette peccati capitali. Nel presentare il suo ristorante Rutigliano però ricorda che il concetto di gola è strettamente legato a tutto quello che è afrodisiaco: : “La passione per il cibo, propria della Puglia, incontra qui un’abbondanza di prodotti afrodisiaci”. Un tocco di sapore in più per rendere piccanti non solo i piatti, ma anche le serate di chi mangia in questo ristorante: sul sito internet del locale c’è una lista di ingredienti afrodisiaci che passano per la cucina del “Gola”, con le relative spiegazioni. Si va dalla melanzana, simbolo di fertilità nel medioevo, allo zafferano e alla pasta con le ostriche, a quanto pare il piatto preferito di Giacomo Casanova. E poi aglio, pepe e la crema di ‘nduja, morbido insaccato preso in prestito dalla cucina calabrese, che lo chef del ristorante spalma generosamente sulla sua cotoletta di vitello. Dopo una cena al “Gola” anche il clima di Londra sembrerà meno freddo.

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