L’Antica Masseria Scagnito è il miglior ristorante del Salento

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Nella la terza puntata di 4 Ristoranti lo Chef Alessandro Borghese visita il locale della giovane Chiara a Corigliano d’Otranto che vanta una location suggestiva e una cucina fondata su prodotti biologici a km 0. Per questo ed altro, l’Antica Masseria Scagnito conquista il titolo di miglior ristorante del Salento. Nell’attesa del prossimo appuntamento, ogni martedì alle 21.15 su Sky Uno, leggi l’intervista a Chiara.

 

di Helena Antonelli

 

A Corigliano d’Otranto in provincia di Lecce, immerso nel cuore della campagna salentina, c’è l’Antica Masseria Scagnito, conosciuta anche come Padulano di Sopra, uno dei locali che chef Alessandro Borghese scopre durante la terza puntata di 4 Ristoranti, in onda ogni martedì alle 21.15 su Sky uno, nella sua ricerca della migliore masseria del Salento. L’obiettivo dello chef è stato infatti quello di scovare l’autentico sapore della cucina rustica del Salento, in una sfida che ha visto contrapposti i proprietari di quattro masserie pugliesi.


Ad accoglierlo una volta varcata la soglia dell’Antica Masseria Scagnito, la giovane Chiara Costantini che insieme ai suoi fratelli gestisce da circa due anni con entusiasmo un locale che punta su una cucina che si ispira agli antichi sapori attraverso interessanti rivisitazioni, e che può vantare una cornice scenografica d’eccezione. A primo impatto la masseria di Chiara trasmette semplicità e freschezza alle concorrenti in gara che sulla location non hanno avuto proprio nulla da ridire. Ad incidere però sul voto finale è Alessandro Borghese che ribalta la classifica parziale, incoronando vincitrice Chiara Costantini e la sua Antica Masseria Scagnito per la cucina in grado di far incontrare passato presente e futuro di una terra dal fascino senza tempo. Leggi l’intervista a Chiara
 

 

Cosa secondo lei l’ha premiata?
Innanzitutto ci tengo a precisare che non mi aspettavo assolutamente la vittoria. Abbiamo soddisfatto l’aspettativa senza ostentare restando semplici e coerenti con il proprio lavoro.

 

C’è secondo lei qualcuno tra le ristoratrici concorrenti che ha giocato di strategia?
Credo di no, ci siamo sentite anche durante la messa in onda della puntata. Proviamo una stima reciproca, ognuna per l’altra al di là del gioco e delle piccole cattiverie dette.

La filosofia dell’Antica Masseria Scagnito?
Abbiamo aperto questo locale un po’ per gioco, nessuno di noi proviene da una famiglia di ristoratori quindi l’esperienza che abbiamo è quella di essere clienti. Ma nella nostra masseria gli ospiti devono sentirsi ospiti e non clienti. L’intento è quello di far sentire il cliente ospite a casa nostra. Lavoriamo molto sull’empatia, sull’attenzione del singolo.
 

E poi li deliziate con il vostro menu!
Ovviamente tutto a chilometro zero, gran parte delle materie prime che contribuiscono alla preparazione dei piatti del ristorante sono prodotte all’interno dell’azienda agricola secondo procedure di coltivazione biologica. Per questa ragione la cucina si attiene rigorosamente alla stagionalità dei prodotti.

 

Il piatto cavallo di battaglia?
Puntiamo molto sugli antipasti. Il cliente presta molta attenzione alla prima portata che viene servita al tavolo. Noi cerchiamo sempre di stupire con i nostri abbinamenti molto particolari che parlano di tradizione e innovazione.


Del menu delle altre masserie concorrenti, cosa l’ha colpita?
La cucina di Betty è molto simile alla mia perché utilizza prodotti poveri trasformandoli in una vera gioia per gli occhi. Da Gilda ho apprezzato forse più la carne che il pesce mentre de Le Fabriche oltre alla location stupenda, la pasta con il primitivo, meno invece i dolci.

 

Come investirà il premio?
Ci sono tanti piccoli accorgimenti da migliorare nell’intera struttura ma sicuramente gran parte della vincita verrà spesa per le attrezzature da cucina.
 

 

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