Edicola Fiore: gli Oblivion e Marco Belinelli ospiti di Fiorello

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Lo strepitoso gruppo vocale e il super cestista emigrato della nazionale di basket nel programma di Fiorello. Edicola Fiore ti aspetta dal lunedì al venerdì, in diretta alle 7.30 e nella versione speciale serale rieditata alle 20.30, sempre su Sky Uno.


di Paolo Crespi

E’ la prima della Scala, con le arie pucciniane di “Madama Butter-fard” (!) e un mazzo di verdure riciclate della manifestazione “a vuoto” di ieri sera a Milano (“non c’erano le cariche dello stato, i manifestanti se le tiravano tra di loro”), il tormentone con cui inizia la puntata sempre più festaiola dell’Edicola. Dai “14 minuti di applausi che hanno reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco” alle presenze eccellenti in platea tra cui quella di masterchef Carlo Cracco che ogni tanto si risvegliava e urlava “veloci!” nella diretta sottotitolata di Rai1 cui vanno i sinceri complimenti di Fiorello & Meloccaro. E complimenti sceneggiati dai conduttori, anche a mamma Sky per il successo internazionale di “Gomorrah”, definita dal New York Times terza “miglior serie tv del mondo”, dopo “House of Cards” e “The Throne of Games”.

 

Dopo qualche lazzo intorno alla manzoniana “merda d’artista” inscatolata nel 1961 (“non c’è la data di scadenza”) battuta ieri all’asta per 275mila euro, Fiorello lancia “The Human Jukebox” ovvero gli Oblivion, che al bollino rosso improvvisano una cover  personalizzata della sigla di Edicola Fiore, che “… è bella anche in minore”. Poi, naturalmente, qualche inevitabile riferimento al soqquadro politico, con richiamo “demagogico” alle urgenze del Paese e audio “originale” della direzione PD. Stacchetto dance ed ecco comparire in diretta iPad da Charlotte, North Carolina, niente meno che Marco Belinelli, primo e unico connazionale (emigrato) ad essersi aggiudicato un titolo NBA. Marco, un metro e 96 di cestista, euforico per la freschissima vittoria contro il Detroit, svela al pubblico alcuni segreti del gioco di squadra (“give me the fucking ball!”) e sta pure al gioco di Fiorello che finge con lui (privo dei canali televisivi italiani) che nel paese d’origine non stia succedendo proprio nulla…

 

Battute anche sul sesso telematico nelle relazioni a distanza degli italiani di stanza in America (ma anche del povero Meloccaro quando lavora in sede, a Rogoredo), poi Fiorello si cala nei panni di El Chapo per commentare in maniera pirotecnica il maxi blitz antidroga in una casa popolare alla periferia di Frosinone, dove per avvisare i clienti si facevano letteralmente i botti… Pausa musicale per “Viversi in un attimo” con la talentuosa Giulia Luzi (già protagonista femminile del musical “Giulietta & Romeo” prodotto da David Zard e finalista di “Tale e quale show”), poi, a sorpresa dell’interessata, ultim’ora annunciata in diretta da Sarah Varetto, il direttore di Sky TG24 in visita all’Edicola: “Polvere cosmica in Europa appena scoperta dagli scienziati… è il fard di Meloccaro!”.

 

Omaggio a Claudio Baglioni, che il 17 dicembre canterà in Vaticano, per gli ottant’anni del Papa, “Trentamila giorni di te e di me” e “Santa Porta Porteeese” e collegamento audio per festeggiare la vittoria in Champions della sua Gigi-Juve insieme alla molto professionale Ilaria (Germani) D’Amico, “una che porta il tacco 12  ma sono salda sulle mie gambe, anche quando Gigi si muove e dice ‘sono il tuo tapis-roulant’…”. E tocca nuovamente agli Oblivion, superospiti della puntata, rifocillarsi al bar celebrando da par loro il nuovo avvenire dell’amico Giuliano dei Negramaro “costretto ad emigrare con questo modo di cantare perché sai non potrei smettere di fare lo… jodel!”. Intermezzo news sui “quattro maiali a testa” degli opulenti cittadini di Mantova, dove “persino i vegani hanno aperto una macelleria”, infine il virtuoso gruppo vocale affolla lo studio per chiudere l’Edicola del mattino con l’esilarante versione destrutturata della “Canzone del Sole” che si mangia anche il tempo della sigla. La guest star è un Fiorello… di schiena. Stasera, pare, ne vedremo e ascolteremo ancora delle belle…

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