Nella seconda puntata di 4 Ristoranti lo chef Alessandro Borghese assegna il titolo di miglior ristorante di cucina di lago del Garda ad Antonella Varese e Fabio Mazzolini, proprietari dell’Agriturismo Dalie e Fagioli. In attesa del prossimo episodio, ogni martedì su Sky Uno alle 21.15, leggi l'intervista.
di Helena Antonelli
Antonella Varese e Fabio Mazzolini portano avanti la semplicità in cucina dell’Agriturismo Dalie e Fagioli, un gioiellino di ristorante situato in una location unica, Manerba del Garda, piccolo comune della provincia di Brescia che affaccia sul lago. Antonella e Fabio non sono solo una coppia sul lavoro ma anche nella vita. Nella seconda puntata di 4 Ristoranti, in onda ogni martedì alle 21.15 su Sky Uno, la loro cucina semplice, fatta in casa, viene premiata da chef Alessandro Borghese che incorona Dalie e Fagioli miglior ristorante di cucina di lago del Garda.
“È difficile essere semplici” questo è un po’ il motto di Antonella che da sempre si prende cura della sala e dei clienti, mentre Fabio dietro ai fornelli sperimenta, e lo fa anche molto bene, accostamenti unici realizzati con prodotti rigorosamente di qualità e a km 0. Fabio, cuoco dal 1983, negli anni ha accumulato una grandissima esperienza. In Giappone ha imparato a trattare alcune materie prime secondo la millenaria tradizione orientale e una volta tornato in Italia, prima di aprire l’agriturismo, ha anche ottenuto una stella Michelin. Leggi l’intervista
Perché Dalie e Fagioli?
Prende il nome da due elementi naturali che secondo me e Fabio rappresentano l'animo umano: sensibile, dolce, elegante come una dalia ma anche semplice, schietto e rude come un fagiolo. Una visione poetica della vita e della cucina che incarna la volontà di riavvicinarsi alla natura, di ritornare alla genuinità dei suoi prodotti.
Si aspettava la vittoria?
Si e se devo essere sincera mi aspettavo un punteggio più alto. Come si è visto in puntata c’è chi ha giocato di strategia.
Era molto tesa durante il servizio, cosa è successo?
Una settimana prima ho perso il mio capo sala quindi può immaginare il periodo che stavo attraversando. Ero veramente tesa anche perché quel giorno mancava il mio braccio destro, mio figlio.
C’è chi in puntata ha giudicato il suo agriturismo un po’ vezzoso…
Ci sono pizzi e merletti ovunque e questo lo riconosco. Mi spiace che questa critica sia arrivata da Daniela che è da sempre una cliente di Dalie e fagioli.
Cosa è mancato secondo lei agli altri ristoratori?
La cucina, semplicemente.
La location che meno le è piaciuta?
Senza dubbio il ristorante di Marco, l’Antica Trattoria alle Rose presenta delle bellezze antiche che andavano valorizzate. Come ho già ribadito in trasmissione, non mi è piaciuta la scelta di Marco nell’utilizzare il prato sintetico, assolutamente anti estetico.
È difficile essere semplici, questo è il vostro motto, vale anche in cucina?
Assolutamente si! Pochi elementi nel piatto distinguibilissimi. È la materia prima che deve parlare, sembra una banalità ma è la cosa più difficile. Le nostre ricette vengono realizzate solo con ingredienti a chilometro zero. Ci serviamo da produttori locali fidati. Stesso discorso vale per la cantina, il 90 percento del vino è fornito da aziende agricole e piccoli produttori.
Cosa fa la differenza?
Cotture e conservazioni sotto vuoto realizzate con metodi d’avanguardia. Il risultato sono piatti che fanno rivivere i sapori di una volta con un originale tocco di modernità.
La prima cosa che nota entrando in un ristorante?
Sicuramente la pulizia ma anche l’armonia è importante. Noi amiamo i nostri clienti, farli stare bene è il nostro obiettivo principale.
Qual è la filosofia dell’Agriturismo Dalie e Fagioli?
La filosofia del locale sta tutta nelle tre “T” territorio, tradizione e tecnologia. Il nostro obiettivo è quello di creare un ambiente caldo e rilassante dove tornare ad assaporare le ricette di una volta.