Luché pubblica un nuovo disco di inediti, lo intitola Malammore e dentro c'è anche quel O' Primmo Ammore che abbiamo ascoltato nella seconda stagione di Gomorra - La Serie. Ma Malammore è anche un tatuaggio che si porta sulla pelle. Mentre su Sky Uno ogni giovedì alle 22 va in onda Ink Master, lo abbiamo intervistato
di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)
Vive a Londra ma Napoli resta nel cuore. Con le sue contraddizzioni e la sua spazzatura, con l'esotismo e il misticismo, con i vicoli che si rincorrono e la città sotterranea, col Rione Sanità e 'a nuttata che pare non pssare mai. Luchè, vero nome Luca Imprudente, membro fondatore di Co'Sang, storica crew rap partenoepa che si è sciolta dopo 15 anni di storia e sempre all'avanguardia, pubblica un nuovo disco di inediti, lo intitola Malammore e dentro c'è anche quel O' Primmo Ammore che abbiamo ascoltato nell'ultimo episodio della seconda stagione di Gomorra - La Serie. Ma Malammore è anche un tatuaggio che si porta sulla pelle. Mentre su Sky Uno ogni giovedì alle ore 22 va in onda Ink Master, lo abbiamo intervistato.
Luché i suoi precedenti album si intitolavano L1 e L2: stavolta sfodera un Malammore.
Proprio per non dare un titolo scontato ma il progetto L non è abbandonato, ci tornerò sicuramente più avanti. In questo momento volevo solo interrompere una scia di titoli un po simili.
Quindi avremo ancora un L-futuro?
Certo. Forse sotto forma di concept album.
Cosa è Malammore?
Tante cose tra cui un tatuaggio che ho fatto a 17 anni. E' il ritornello di Int'o Rione dei Co'Sang, è un concetto che ho sempre usato.
E' anche un personggio di Gomorra - La Serie.
Lo so. ma ora me lo sono ripreso.
Cosa è oggi o malammore?
E’ sempre la stessa cosa, una passione che nasce in un ambiente difficile.
I toni cupi di molti suoi testi denotano un malammore diffuso.
Vorrei essere più positivo ma io mi concentro di più sulla negatività, c’è chi se ne frega di certe situazioni, io ci penso parecchio.
E dire che lei vive a Londra.
Fare cose buone in Italia è difficile e ciò è frustrante. Io non lo vivo bene. Sopravvivono pregiudizi sui rapper, c'è poca conoscenza della nostra cultura, la gente vuole tutto gratis.
Però i rapper sono stati i primi a mettere gratis in rete la propria arte.
Internet non si può ignorare, l’economia non è la vendita dei dischi bensì capitalizzare con concerti e mechandising. Oggi la popolarità e la diffusione della musica sono importanti. Facciamo uscire 4, 5 singoli forti per attirare le persone con gli ascolti e sperare di vendere. E' strategico leggere il mercato e utilizzarlo al meglio.
Con i Co'sang avete fatto crescere una generazione di rapper napoletani.
C'è un underground forte ma solo due o tre emergono. Verso di me permangono gratitudine e rispetto.
La sua O' Primmo Ammore è stata scelta per il finale di Gomorra - La Serie.
La ho mandata mesi anni fa tramite contatti con la redazione. C'era interesse per i pezzi dei Co'Sang. La ho scritta appositamente per loro, mi sono sorpreso perché di solito non usano inediti, il mio l’unico ma sonorità e tema sono adatti alla serie.
La ha vista? Le è piaciuta?
E’ un po’ romanzata ma affascinante. Ho vista tutta la prima e ora sto recuperando la seconda. Mi piace, racconta la nostra realtà. Si possono enfatizzare i dialoghi ma la realtà resta quella.
Malammore è anche un tattoo.
Una soddisfazione i miei tattoo ma a chi vuole farseli dico: pensateci due volte, valutate bene il soggetto e il significato.
Molti hanno tatuate sue parole.
Se è una frase mia mi fa piacere ma se scelgono lo stesso mio tatuaggio o il mio nome resto perplesso. La frase dura una vita, il mio nome potrebbe diventare una idea superficiale nel tempo.
Quanti ne ha?
Ne avrò 12, 13 e sono tutte frasi tranne un paio di disegni. Sono tutte frasi mie, il nome di un vecchio gruppo o una canzone…parole che significano qualcosa per me.
Che fa questa estate?
Qualche festival poi a novembre parte la tournée vera. Sto già iniziando a creare qualcosa, sto facendo dei beat. Sarà una estate di calma. Ora torno a Londra poi un po’ di New York e un altro passaggio in Italia.
Che tour sarà?
Se potessi girerei sempre con la band, ma ha un costo e non sempre i club possono permetterselo. Valuteremo di volta in volta.