Astronave Max New Mission 2016 è l'ultimo album di Max Pezzali. Lo intervistiamo per parlare mi musica, futuro, determinazione, millenial e tatuaggi mentre su Sky Uno ogni domenica alle ore 22 va in onda Bad Ink 2
di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)
L'astronave Max è riconoscibile. Per tre motivi: stupisce sempre per la rotta, la sua musica è un viaggio nel tempo, non ha numeri di riconoscimento ma tattoo. E dunque è un peccato non salire sull'astronave che Max Pezzali sta portando in giro per l'Italia, con le sue canzoni che ormai abbracciano tre generazioni, la sua euforia e la voglia di stare insieme. Il suo ultimo lavoro si intitola Astronave Max New Mission 2016 e contiene due inediti: Due anime scritto con Niccolò Contessa de I Cani e Non lo so scritto con Zibba. Mentre su Sky Uno ogni domenica alle ore 22 va in onda Bad Ink 2, abbiamo chiacchierato con Pezzali di musica e tatuaggi, tempo e coraggio.
Max allora sempre in tour...non si stanca mai?
E' la mia dimensione, sul palco sto bene e armonizzo passato e futuro.
Lei ha ampi margini in entrambe le direzioni.
Grazie. Sono contrario ai tour basati soprattutto sull'ultimo disco, è giusto che la gente senta anche vecchie, quelle cui è più legata. Riservano sorprese?
Le canzoni?
Esatto. Ognuna ha una vita propria, sono come le stelle: brillano da subito, ma la loro luce noi la vediamo molto tempo dopo.
Ha una bella fascia di pubblico giovane.
Vedere sotto palco i millenial mi emoziona. Mi domando come abbiano assimilato le mie idee in musica.
Ha una risposta?
L'autenticità. Oggi siamo tecnologici, siamo social ma i sogni e i desideri sono quelli di venti, trent'anni fa e anche di più.
A proposito di giovani: molti hanno tatuate sue frasi sulle braccia.
Lo so, lo vedo. Mi stupisco ogni volta.
Anche lei ha parecchi tattoo.
E' un mondo che mi ha sempre interessato. fin dagli albori degli anni Novanta.
Perché?
Li ho vissuti come un simbolo di identità del mondo dei motociclisti.
Più in profondità?
Sono memoria, è rispetto del tempo. Sono come una fotografia.
Gli anni ne hanno modificato la percezione.
Oggi hanno un aspetto più fashion, li indossi come una t-shirt: sono una decorazione della pelle.
Perché si fanno?
Per non dimenticare un momento e uno stato d'animo.
Molti si tatuano frasi, comprese le sue.
Alcune parole cambiano le persone. Io credo nella forza della parola. E' bello concentrare in una frase e nelle parole che la compongono emozioni personali. In fin dei conti la forza di una canzone è nella sua semplicità, nel fatto che ognuno può farla propria.
Lei ha frasi?
No. Ho il nome di mio figlio, ho luoghi che per me sono importanti.
Il primo tattoo?
Un ideogramma cinese, tipico degli anni Novanta.
Significato?
Commettere un errore ovvero sbagliando si impara.
Ha fatto errori?
Tanti ma sono fatalista, sono per lo sliding door. La vita è una partita a poker: puoi avere belle carte, puoi cambiarle in corsa, puoi bluffare...
Chi vince?
Non il più forte ma il più determinato.
Alla prossima data ci saluta un amico?
Certo...chi è?
Il suo bassista, Luca Serpenti. Papà da poco.
Sarà fatto...ci vediamo sull'Astronave Max.