Tra auto e Vasco, Guido Elmi si scopre crooner a tutta velocità

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Guido Elmi
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Il primo disco, Vasco Rossi, il mondo dei motori, le sue cicatrici e La mia legge: Guido Elmi si racconta in questa intervista, aspettando l'arrivo dell'attesissima ultima edizione di Top Gear UK in onda su Sky Uno, a partire da martedì 16 febbraio alle ore 21.10.

di Fabrizio Basso

Un nome, una leggenda. Guido Elmi è da oltre trent'anni il manager di Vasco Rossi. Ha dunque contribuito a segnare la storia del rock. E adesso, dopo che nella musica ha ricoperto ogni ruolo, ha scelto di uscire dal perimetro del mixer e salire sul palco. Si intitola La mia legge il suo primo disco. Un disco dove mostra le sue cicatrici con coraggio. Come con coraggio, nel suo peregrinare per il mondo, ha sempre affrontato la strada. In questa intervista ci racconta il nuovo capitolo della sua vita artistica e il suo rapporto col mondo dei motori, vissuto in modo scanzonato e originale, come è la filosofia di Top Gear, la cui prima edizione italiana è in fase di preparazione ma potremo averne un assaggio dal 16 febbraio con quella inglese, in onda ogni martedì alle ore 21.10 su Sky uno.

Guido Elmi partiamo dai motori?

Volentieri.
Il suo rapporto con i motori?
Un poco rallentato negli ultimi tempi ma molto intenso dalla fine degli anni settanta a qualche anno fa. Ho guidato tanto soprattutto per i tour di Vasco in giro per l’italia. Viaggi tipo Palermo/Bolzano o Napoli/Aosta li ricordo ancora. Ho avuto molte auto anche belle e veloci, dalla Porsche alla Mercedes, dall'Audi alla Jaguar.
Qualcuna le manca?
Sì. Non ho avuto una Aston Martin o una Lamborghini. Mi sarebbe piaciuto. Gli ultimi modelli Lamborghini sono pazzeschi.
Formula 1?
Seguo i Gran Premi. Forse l’unica manifestazione sportiva che mi emoziona. Li guardavo spesso a casa di Lucio Dalla che era mio vicino di casa.
Ha mai pensato di fare lo stuntman per un giorno?
L’ho sognato da ragazzo, forse di più che per un giorno. Amo comunque i film e le serie piene di inseguimenti nelle città e nelle autostrade americane.
Che ricordi ha dell'esame patente? Ha mai fatto gare, anche amatoriali? Guidare lo rilassa?
L’esame della patente è durato pochi minuti. Allora ero bravo e desideroso di guidare. O forse gli esami erano più facili. La prima auto fu un Maggiolino. Forse qualche piccola, ma piccola gara di accelerazione in rettilinei l’ho fatta. Sempre da ventenne.  Mi rilassano le auto efficienti e piene di optional.
Ha dei piloti mito?
Gilles Villeneuve. Enzo Ferrari lo considerava un grande uomo. Anch’io.
Se dovesse scrivere una canzone sullo spettacolo che offrono i motori come la intitolerebbe?
Ce l’ho già Frustate di vita intensa.
Eccoci a La mia legge.
Come produttore avevo fatto tutto e dunque ho sentito l’esigenza di provare l’altra esperienza. Ho iniziato quasi per gioco con alcuni testi che raccontano le mie cicatrici. Già negli anni Novanta questa voglia mi aveva colpito ma avevo dubbi sulla mia vocalità. Ora ho capito che ho una tonalità da crooner e ho imparato a trattare la voce e a lavorare sui testi.
Entra in concorrenza col suo amico Vasco.
Stavolta camminiamo su binari distanti e paralleli.
Che le ha detto il Blasco quando ha saputo?
Ci siamo visti per parlare di un suo dvd gli ho allungato il mio disco e glielo ho pure autografato. Lo ascolterà e mi dirà se gli piace.
Concerti?
Sono un ragazzo da club, se ne parlerà in primavera: vorrei fare un po’ di date tra marzo e aprile. Ora sono impegnato con Vasco: oltre al dvd sto lavorando alla scaletta per i concerti di Roma a giugno.
Ha già idee?
Vorrei aprire con trenta minuti di sola musica e contaminazioni jazz e avanguarde, poi arriveranno le mie canzoni.
Chi è il suo pubblico?
Ho appreso, e con gioia, che i miei testi sono apprezzati dalle persone over 40, soprattutto donne.
Il re del bosco fa piangere, ma tutto il disco commuove. Sto già pensando al prossimo: vorrei toccare, con più intensità, temi quali la malattia, l’invecchiamento e il sociale.
Da come ne parla è qualcosa di più di un pensiero...
Ho materiale da parte. Ora che ho provato la magia di raccontare storie vere attraverso canzoni mie non ho intenzione di fermarmi.
 

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