Cosa mangeremo nel 2016: snack, bevande potenziate e alimenti “senza”

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Eva Perasso

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Un nuovo report elenca i dieci trend globali del food per l'anno appena iniziato: si va dalla "snackification" dei pasti, alle bibite "strane" come le acque vegetali, passando per i latticini senza lattosio, i vegetali bio in ogni forma e tanto e-commerce per gli acquisti....

 

Chef e golosi di tutto il mondo, spettatori di MasterChef e cuochi improvvisati ai fornelli di casa, ecco cosa bisogna sapere – oltre naturalmente a consultare l'oroscopo del nostro segno zodiacale! - a inizio anno per capire cosa mangeremo e come lo faremo nei prossimi 12 mesi. Sono, puntuali come le liste dei buoni propositi di Capodanno, i trend nel mondo del food per l'anno appena aperto. Ve ne sono di ogni tipo, ma alcuni sono studiati da centri di ricerca specializzati nel valutare come si muove il mondo dei consumatori, quello delle aziende alimentari e quello dei ristoratori: è il caso del rapporto stilato dal magazine New Nutrition che cita i dieci trend più probabili da gennaio a dicembre. Cosa mangeremo? No, la novità non saranno più gli insetti di cui tanto si è parlato. Le alghe? Lasciamole al passato, ormai sono cibo consolidato anche in Occidente (anche per dire: no, grazie!). Ecco invece i 10 cibi e tendenze targati 2016.

 

Bevande "ridefinite" – O anche bevande potenziate: sempre meno i nuovi prodotti saranno zuccherini e gassati, e sempre più si tratterà di acque e liquidi che fanno bene. Acqua di cocco, acqua di betulla, acqua e limone, e ancora acque potenziate con sali minerali... Le bevande salutiste soppianteranno la vecchia soda e i succhi di frutta tradizionali.

 

Snackification – Impossibile tradurre questo termine: tutto diventerà uno snack da passeggio. Il pasto stesso quasi quasi diventerà uno snack e via. Ma non parliamo delle solite barrette energetiche, no: sottoforma di snack arriveranno prodotti gourmand, dai formaggi preziosi alle cavallette tascabili, fino ai frutti rossi ricchi di antiossidanti. E le vecchie merendine si vestiranno di novità, diventando oggetti e cibi a cui sarà impossibile resistere.

 

Formaggi 2.0 – Attenti a quel formaggio: nella versione 2.0 prenderà nuovi formati e verrà presentato in altro modo, anche nella sua declinazione senza lattosio. Nuova vita dunque ai prodotti caseari, ma la formaggetta rotonda, forse, resterà nella stalla.

 

 

Nuova vita agli zuccheri – Il concetto di dolce verrà un po' cambiato: tutti tranquilli perché continueremo a ordinare il dessert a fine pasto e a comprarli al super. Ma i nuovi prodotti cercheranno di dare conforto e appagamento al palato senza caricare troppo sul conto calorico. Meno zuccheri, senza dimenticare la dolcezza insomma.

 

Frammentazione – Una questione questa tutta di testa (di noi consumatori). Che siamo sempre più pronti in questo 2016 a saltare da una cucina etnica al prodotto di nicchia per poi tornare alla certezza della ricetta rodata della lasagna della mamma. Sperimenteremo, frammentando i nostri consumi non disdegnando anche prodotti strani e curiosi.

 

Alimenti funzionali – Sono la vera moda degli ultimi tempi, ovvero quei cibi che aiutano facendo del bene a una o più funzioni vitali. L'esempio più citato? Il riso, altamente digeribile, ricco di acidi grassi buoni per la salute. Ma anche i frutti rossi, i pomodori, alcune spezie, l'aglio. Nel 2016 ripromettiamoci di farne buono e copioso uso. L'industria alimentare ci darà una mano riproponendoceli in molti modi diversi.

 

 

Cibi a base di vegetali – Menu a base di vegetali, verdure, legumi, e tutti i prodotti della terra, anche quelli usati per sostituire le carni animali (la bistecca di soia per esempio). Per chi ama consumarne, questo è l'anno giusto: cibo e bevande saranno sempre più naturali.

 

Dal produttore al consumatore (con l'e-commerce) – Tra le abitudini negli acquisti non potevano mancare quelli online: non tanto per trovare gli affari giusti, quanto per andare a cercare i produttori di nicchia di cibi speciali, magari dall'altra parte del mondo. E farsi spedire direttamente da loro, saltando gli intermediari, le prelibatezze più amate. Un processo che fa la felicità di tutti, dal consumatore al produttore.

 

Proteine made in USA – Una tendenza particolarmente dedicata agli Stati Uniti, che potrebbe però diffondersi anche nel Vecchio Continente (dieta mediterranea permettendo), sarà quello della grande passione per le proteine, vegetali e animali. Questo trend già è diffuso negli Stati Uniti, dove l'alto consumo di proteine fa parte della cultura alimentare. E nel 2016 non diminuirà nemmeno tra le scelte sugli scaffali dei negozi di alimentari.

 

Prodotti "senza" – Senza lattosio, senza glutine, senza uova, senza zucchero... Quanti "senza" nel cibo del 2016! Colpa o merito delle crescenti allergie e intolleranze ma anche delle scelte personali di seguire diete particolari e regimi alimentari in qualche modo riduttivi. Quest'anno la moda non passerà, anzi. Prepariamoci a 12 mesi di maionese senza uova, torta senza burro, hamburger senza carne.

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