L'appuntamento con il ciclo Cose pazze dal mondo, in onda su Sky Uno dall'una di notte in poi, propone quattro imperdibili programmi ad alto contenuto adrenalinico: House of gag, The Incredible Mr. Goodwins, Panic Button e Most Dangerous. Per chi soffre d’insonnia, e per chi non sa resistere al brivido della paura
Alcune tra le fobie più diffuse tra gli esseri umani sono sempre le stesse dopo migliaia di anni, altre invece sono il frutto dell’evoluzione e del progresso. Scopri la top ten delle paure più comuni e non perdere l’appuntamento con il ciclo Cose pazze dal mondo, in onda su Sky Uno dall'una di notte in poi. A tenervi compagnia nelle notti insonni ben quattro show, dalle situazioni tragicomiche di House of gag alle incredibili gesta di The Incredible Mr. Goodwins, dalle sfide estreme di Panic Button all’adrenalinico Most Dangerous. L’imbarazzo è solo della scelta. Buon divertimento!
Aracnofobia: è la paura irrazionale verso i ragni. Le reazioni delle persone che soffrono di questa fobia sono esagerate, nei casi più drammatici la paura si può scatenare anche davanti a una fotografia o a un disegno molto realistico di un ragno. Le otto zampe pelose intimoriscono molti, uomini, donne, adulti e bambini, ma in maggioranza il disagio affligge il gentil sesso.
Sociofobia: detta anche fobia sociale o disturbo di ansia sociale, è la paura intensa di essere mal giudicati nelle occasioni sociali. Si tratta di una fobia tipica dell’età adolescenziale che raramente insorge dopo i trent’anni. Colpisce indistintamente uomini e donne, e come è facile immaginare, questa fobia limita le relazioni interpersonali, così come gli studi e il lavoro. Chi ne soffre, per evitare di esporsi al rischio di essere bersaglio del giudizio altrui, tende a isolarsi, ha scarse amicizie e sceglie attività lavorative che non prevedano una grande interazione con l’altro.
Aerofobia: nonostante i voli in aereo risultino statisticamente più sicuri dei viaggi in automobile, la paura di viaggiare in aereo affligge una percentuale altissime di persone, intorno al cinquanta per cento, per intenderci. Gli aerofobici sono in maggioranza donne e nei casi più seri l’ansia non si limita al momento dell’atterraggio e del decollo, ma addirittura davanti alla prospettiva di un futuro viaggio, persino mesi prima di portarlo a termine.
Agorafobia: deriva dalla parola greca agorà che significa piazza, si tratta della paura degli spazi aperti, l’agorafobico teme qualsiasi situazione e luogo in cui non si sente protetto o al sicuro. Il disagio nasce anche quando crede di non poter ricevere aiuto in caso di necessità. Anche chi soffre di questo disturbo tende a isolarsi, si rintana nella sua casa ed esce di rado a causa dell’ansia che ciò comporterebbe. Frequentare luoghi affollati, mercati o concerti, guidare, viaggiare in auto, prendere l’autobus, l’aereo, o più banalmente l’ascensore può scatenare veri e propri attacchi di panico.
Claustrofobia: al contrario dell’agorafobia, è timore ossessivo di trovarsi in ambienti chiusi. Chi soffre di questo disturbo tende a evitare ascensori, metrò, tunnel, stanze piccole, porte girevoli, così come evita l’utilizzo di alcune attrezzature mediche diagnostiche come la TAC e la risonanza magnetica. E’ una delle fobie più diffuse si può manifestare con attacchi di panico, senso di oppressione, difficoltà di respirazione, iperventilazione, sudorazione e nausea.
Acrofobia: è la paura delle altezze e dei luoghi elevati. La fobia si manifesta in situazioni quali affacciarsi a un balcone, sporgersi per guardare nella tromba delle scale o trovarsi in un belvedere in cima ad una montagna o situazioni analoghe. La persona che ne soffre ha paura di cadere, perdere il controllo e gettarsi nel vuoto. Nei casi più gravi è il solo pensiero di potersi trovare in una situazione del genere a scatenare il terrore.
Brontofobia: è la paura ingiustificata dei fulmini e dei tuoni. Chi ne soffre si allarma sia prima che durante i temporali e le tormente, i sintomi sono ansia, inadeguatezza, terrore e si verificano anche molto prima che il fattore scatenante si manifesti. Diversa invece è la più sconosciuta cheimofobia che riguarda il temporale nel suo insieme (pioggia, vento, grandine e affini). La brontofobia non ha età e non colpisce solo l’uomo, ma gli animali.
Ofidiofobia: è la paura morbosa degli ofidi, ossia l'ordine dei rettili apodi che comprende tutti i serpenti. I soggetti colpiti da tale disagio evitano di camminare nell'erba alta o in qualsiasi zona in cui questi animali possano nascondersi facilmente, perfino nelle regioni dove è esclusa con assoluta certezza la presenza di ofidi di qualsiasi specie.
Panofobia: detta ancheanche polifobia, omnifobia, pantofobia o panfobia, è la vaga e persistente paura associata a un male sconosciuto, quindi per qualsiasi cosa. E’ la fatidica e subdola “paura di avere paura”. In medicina è conosciuta anche come "paura di tutto".
Tanatofobia: è la paura della morte, dell'idea della propria mortalità e delle manifestazioni a essa legate. Diversa è la necrofobia che invece indica la paura dei cadaveri. Nelle persone tanatofobiche tutto ciò che riporta anche lontanamente alla morte è causa di attacchi di panico e profonda angoscia. Tale fobia può sorgere in seguito a traumi subiti, per motivi emozionali o nevrotici.