
Gianna Nannini porta il nuovo disco Hitstory, che è un viaggio nel futuro rileggendo il passato, in tour. La avevamo intervistata al Medimex di Bari, dove aveva elogiato X Factor perché lascia spazio agli inediti, e la ritroviamo a Milano per presentare i live della primavera 2016
di Fabrizio Basso
Una storia tra (poco) passato e (tanto) futuro raccontata in un triplo album che si intitola Hitstory. Gianna Nannini ha scelto il Medimex di Bari, come lo scorso anno fece Vasco Rossi, per presentare questa sua nuovo, monumentale, eccitante opera. Chiacchierare con lei è un viaggio nella storia del rock in chiave moderna: perché con Gianna tutto rotola accompagnato da chitarre che friggono. Si passa dalla maternità a Janis Joplin, da David Zard a Peter Pan, dalla crisi della discografia a X Factor un talent che "ha il coraggio di far cantare ai ragazzi gli inediti". Racconta che in Hitstory ci sono alcuni inediti che tracciano la via del futuro, dove vuole una tessitura musicale più semplice, senza per questo togliere la patina rock. Spiega come è la voce che deve far emergere l'anima della canzone. Urla che in Italia si fa poco per la cultura, che il coraggio si chiama melodia e che quando pubblico Fotoromanza fu criticata. Guarda il futuro senza tradire il passato. E ora si avvicina il momento del tour: il debutto è il 20 marzo 2016 da Torino (RTL 102.5 è la radio ufficiale). La abbiamo intervistata.
Gianna, una rocker come lei perché ha scelto i teatri?
Suonare in un teatro è come suonare in una grande cassa di risonanza, ci saranno parti acustiche ma per lo più sarà rock elettrico. E quindi è un luogo che si sposa bene con le miei idee.
Hitstory è speciale già dalla cover.
E’ stata cambiata all’ultimo momento. La foto che si vede è stata scattata una settimana prima a Hyde Park a Londra.
L'occasione?
Ero insieme a mia figlia Penelope e c'erano i suoi amichetti che si arrampicavano sulla statua nella foto. Siccome lei non riusciva a salire le ho spiegato come si fa: io sono salita su questa scultura, una volta su mi sono sentita subito a mio agio, ho dato il telefono a un bambino che stava sotto e gli detto: fammi una foto.
Gran risultato.
E' diventata una cover molto vitale e vera, comunica un modo di essere che talvolta non si vede.
Un suo ricordo da bambina?
Quando sono caduta dal calesse. Sono rimasta attorcigliata nella briglia e da quel momento mi è venuta l’asma.
Che emozione trasmette una sua canzone?
Le emozioni sono quelle che provate voi non io, io so quali sono le mie ma come si fa a spiegarle? In generale, intendo.
Tears è un bellissimo accostamento tra mondo acustico ed elettronico, con chi ha lavorato per questo incredibile arrangiamento?
Gli arrangiamenti di solito li faccio nei provini, associati sempre a un’immagine, è una canzone d’amore, è una storia d’amore.
Cosa rappresenta Hitstory?
Raccoglie tre album che sono dei concept, è un ripercorrere la storia della mia vita finché sono viva.
Dobbiamo preoccuparci?
Ma no. La questione è che se ne no me la fanno da morta e ci mettono ciò che non scelgo io. E’ anche una riga che ho tracciato con il mio passato, con persone e collaboratori coi quali ho messo la parola punto e per questo c’è la vita nuova.
Perché ha deciso di fare un tour nei teatri mettendo in scaletta molti brani rock?
Per ascoltare tutte le sfumature della mia voce e della mia musica. Non esistono altri luoghi adatti oltre ai teatri. Non posso portare gli archi nei palasport e la mia voce ha bisogno degli archi. Andare in un teatro è una grande occasione, è avere uno spazio che rende possibile ogni sfumatura. Finalmente porto nei teatri il mio suono.
Perché?
Voglio cambiare l’atteggiamento che si ha in determinati luoghi, cambiare il concetto dei teatri, fare una rivoluzione nei teatri. I miei fan non devono farsi bloccare dalla sacralità del luogo, devono fare quello che gli pare, nessuno li ferma.
Le cinque canzoni della sua storia cui è più legata?
Mi sembra di fare un torto alle altre scegliendone solo 5.
E' un gioco.
Allora Sogno l’ho scritta in cinque minuti,Terra straniera anche in poco tempo: mi piace quando le canzoni nascono spontaneamente. Mamma e Ciao amore sono le mie preferite di Hitstory. Chiudo con Sei nell’anima e America!
HITSTORY TOUR 2016, le date:
20 MARZO TORINO – Auditorium del Lingotto G. Agnelli
21 MARZO TORINO – Auditorium del Lingotto G. Agnelli
26 MARZO SANREMO – Teatro Ariston
4 APRILE MILANO – Teatro degli Arcimboldi
5 APRILE MILANO – Teatro degli Arcimboldi
7 APRILE MILANO – Teatro degli Arcimboldi – NUOVA DATA
8 APRILE MILANO – Teatro degli Arcimboldi
11 APRILE LUGANO – Pala Congressi
13 APRILE ROMA – Auditorium Parco della Musica
14 APRILE ROMA – Auditorium Parco della Musica
17 APRILE PARMA – Teatro Regio
20 APRILE TRIESTE – Teatro Rossetti
23 APRILE PADOVA – Gran Teatro Geox – NUOVA DATA
29 APRILE FIRENZE – Teatro Verdi
30 APRILE FIRENZE – Teatro Verdi
2 MAGGIO FIRENZE – Teatro Verdi
4 MAGGIO BOLOGNA – Europauditorium
7 MAGGIO MONTECATINI (PT) – Teatro Verdi – NUOVA DATA
10 MAGGIO NAPOLI – Teatro Augusteo
11 MAGGIO BARI – Teatro Team – NUOVA DATA
14 MAGGIO VERONA – Arena – NUOVA DATA