Two Fingerz, tra Bukowski e l'amore per la radio

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I Two Fingerz
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I Two Fingerz, in uscita l'1 giugno con La tecnica Bukowski, confessano il proprio amore per la radio, raccontano della collaborazione con Lorenzo Fragola e in vista della finale del talent in onda su Sky Uno nominano Cruciani "il Bastianich di RDS Academy". Leggi l'intervista.

di Marco Agustoni

 

Lunedì 1° giugno non è solo il giorno della finalissima di RDS Academy, il talent dedicato agli speaker radiofonici la cui ultima puntata andrà in onda alle 20.10 su Sky Uno. È anche il giorno dell'uscita de La tecnica Bukowski, nuovo disco dei Two Fingerz, duo hip hop formato da Danti e Roofio. Abbiamo parlato con loro dello show, della radio e, ovviamente, del loro ultimo lavoro.

 

Partiamo da RDS Academy: cosa ne pensate?

Roofio: È un programma davvero figo. Il mio preferito ovviamente è Cruciani, che rimane il numero uno. È proprio il "Signor No" del programma. 

Danti: È il Bastianich di RDS Academy!

 

I concorrenti invece che impressione vi hanno fatto?

Roofio: Ho visto due o tre personaggi davvero interessanti. Però non facciamo nomi, che prima della finale non sarebbe carino...

 

Quali sono le caratteristiche fondamentali di un buono speaker radiofonico?

Roofio: Deve avere una buona base di tecnica e senso dell'umorismo.

Danti: E zero tempi morti! [ridono]

 

Con le nuove tecnologie c'è ancora spazio per la radio?

Roofio: Mi auguro che la radio duri in eterno. Anche se dovessero affermarsi altri tipi di formati come le web radio, LA radio secondo me rimane il punto di riferimento per chi fa la musica e per chi la ascolta. 

Danti: È come con Video Killed the Radio Stars. Non è vero, perché non è che quando è arrivata la tv la radio è morta. Anzi. I media vanno ad implementarsi tra loro. 

 

Nella vostra formazione musicale la radio che ruolo ha avuto?

Roofio: È stata fondamentale. Tra l'altro noi abbiamo avuto la fortuna di lavorare in radio. Mi illumino sempre quando si parla di ambiente radiofonico e per noi rimane un riferimento fondamentale. 

 

Eravate di quelli che stavano con il mangiacassette pronto per registrare le canzoni dalla radio?

Danti: Certo! Io ascoltavo la Deejay Parade e per far finta di essere un dj mettevo i vinili di mio padre e una scatola con la parte rossa davanti con scritto "On Air". E facevo i mix finti!

 

Passiamo al disco: La tecnica Bukowski arriva a un solo anno da V...

Danti: Già, quando ci chiudiamo in studio siamo delle macchine da guerra! Del resto oggi la fruizione di musica è così veloce che si può uscire con un album all'anno senza inflazionarsi... vedi una come Rihanna che ha fatto quattro dischi in quattro anni.

Roofio: Siamo in studio tutti i giorni. In un certo senso siamo degli impiegati musicali.

 

Come mai tirate in ballo Bukowski?

Danti: Perché siamo stati più crudi rispetto al precedente album, proprio come le sue poesie. L'attitudine è sempre pop, ma il linguaggio è più diretto. Del resto l'epoca in cui viviamo è molto bukowskiana e noi volevamo utilizzare questo linguaggio sporco per fare una fotografia del 2015.

 

Dai testi traspare una vena di pessimismo...

Danti: È come nella traccia Uomo nero con J-Ax: gli spauracchi non esistono, quello che fa realmente paura è "l'uomo vero". Alcuni dicono che la crisi è alle spalle, ma io la vedo ancora negli occhi di tante persone. Noi veniamo da un percorso party e con La tecnica Bukowski abbiamo provato a esplorare quello che viene dopo la festa, ovvero l'hangover, quando senti tutti quanti i postumi.

 

In B&W proponete una vostra ricetta personale contro la crisi...

Danti: Si continua a sentire di tagli all'istruzione o ad altre cose fondamentali. E poi leggi che in Colorado da quando hanno depenalizzato la cannabis lo Stato ha incassato 60 milioni di dollari. Basta fare due conti... legalizzando e regolamentando le droghe leggere e la prostituzione non solo si recupererebbero tantissimi soldi di tasse, ma si tutelerebbero anche le persone. 

 

In questo periodo stanno uscendo tantissimi dischi rap: la competizione vi stimola o intimorisce?

Danti: Non c'è neanche competizione, perché ora come ora c'è spazio per tutti... tranne quando esce Fedez: allora è meglio che aspetti due mesi prima e due mesi dopo prima di pubblicare qualcosa! [ride]

 

In Matriosca canta il vincitore di X Factor Lorenzo Fragola: come è andata con lui?

Danti: Sono molto orgoglioso perché l'ho chiamato in tempi non sospetti, quando ancora non aveva vinto, per dirgli che volevo invitarlo in studio e per buttare giù qualcosa assieme. Avevo il suo numero perché è compagno di classe del fratello del nostro regista. A 20 anni scrive, arrangia, compone... è un talento vero a prescindere dalla vittoria a X Factor.

 

Oltre a Fragola ci sono Valentina Tioli e Ilaria...

Danti: Si vede che amiamo X Factor, vero? [ride] In effetti lo seguiamo con passione, abbiamo anche scritto tre inediti per il programma: per gli Ape Escape, per Leiner e per i Moderni.

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