Il suo primo disco si intitolava + poi è arrivato x e al segno ora si è aggiungta la parola factor: l'artista di Halifax sarà ospite della punata di X Factor in programma su sky Uno giovedì 20 alle ore 21.10
Se non fosse un artista sarebbe un matematico. O forse un chimico. Ed Sheeran ha intitolato, nel 2011, il suo primo disco “+” e lo scorso 24 giugno ecco “x”. Sheeran, inglese di Halifax, è atteso da un doppio impegno: giovedì 20 novembre sarà ospite di X Factor, su Sky Uno dalle ore 21.10, per poi volare all'’Alcatraz per un concerto. Tornerà in Italia per altri due concerti il 26 e 27 gennaio 2015 rispettivamente a Roma e a Milano, questa volta al Forum di Assago. Lo abbiamo intervistato.
Ed Sheeran ci presenti "x".
Sono orgoglioso di questo nuovo disco, credo sia decisamente migliore al precedente.
Le differenze?
“+” era dedicato a una sola persona “x” ha un respiro più ampio.
Punti di contatto?
Solo One, brano che apre il disco e che considero il traghettatore.
Afire love è un brano molto partciolare.
E' dedicata a mio nonno che è mancato a Natale 2013: per me era un eroe, l’eroe della famiglia.
Poi che è successo?
E' stato aggredito dall’Alzheimer e lì ho capito che se ne stava andando. Ho iniziato a scrivere la canzone due settimane prima che morisse, era una sorta di esorcismo, un rosario di se…speravo la scampasse e invece il più figo della stirpe se ne è andato davvero.
Invece Sing è una sfida per lei.
E' la prima volta che ho spinto le corde vocali oltre i miei limiti, oltre la “confortable zone”, come in gergo chiamiamo la nostra tonalità certa.
Risultato?
Buone. Sono riuscito a lavorare senza le pressioni che ereditavo dal precedente disco.
Ha pure utilizzato più produttori.
Spiega il titolo: più cose.
Come Don’t con le sue sfumature hip hop e Thinking out loud con echi di Van Morrison?
La prima è una delle ultime che ho scritto ed è entrata nel disco per un motivo semplice: mi piace. La seconda la ho finita in cucina.
"+" è dedicato a una ragazza: è sempre al suo fianco?
No ma ci vediamo ancora. E’ stata proprio la stabilità dell’epoca a ispirarmi il disco. La chiave del successo è la famiglia.
I soldi però aiutano...
Ma non sono tutto. Averne tanti aiuta a sopportare anche qualche canzone che non ti piace.
Lei ha avuto la prima ondata di popolarità in televisione.
Nel 2011, era aprile e mi hanno vintato al Later... with Jools Holland: ho cantato The A Team ed è stato un successo.
Anche X Factor cerca talenti in televisione.
E' una grande oppiortunità e sono felice di esserne una parte. Anche se piccola.
Ed Sheeran ci presenti "x".
Sono orgoglioso di questo nuovo disco, credo sia decisamente migliore al precedente.
Le differenze?
“+” era dedicato a una sola persona “x” ha un respiro più ampio.
Punti di contatto?
Solo One, brano che apre il disco e che considero il traghettatore.
Afire love è un brano molto partciolare.
E' dedicata a mio nonno che è mancato a Natale 2013: per me era un eroe, l’eroe della famiglia.
Poi che è successo?
E' stato aggredito dall’Alzheimer e lì ho capito che se ne stava andando. Ho iniziato a scrivere la canzone due settimane prima che morisse, era una sorta di esorcismo, un rosario di se…speravo la scampasse e invece il più figo della stirpe se ne è andato davvero.
Invece Sing è una sfida per lei.
E' la prima volta che ho spinto le corde vocali oltre i miei limiti, oltre la “confortable zone”, come in gergo chiamiamo la nostra tonalità certa.
Risultato?
Buone. Sono riuscito a lavorare senza le pressioni che ereditavo dal precedente disco.
Ha pure utilizzato più produttori.
Spiega il titolo: più cose.
Come Don’t con le sue sfumature hip hop e Thinking out loud con echi di Van Morrison?
La prima è una delle ultime che ho scritto ed è entrata nel disco per un motivo semplice: mi piace. La seconda la ho finita in cucina.
"+" è dedicato a una ragazza: è sempre al suo fianco?
No ma ci vediamo ancora. E’ stata proprio la stabilità dell’epoca a ispirarmi il disco. La chiave del successo è la famiglia.
I soldi però aiutano...
Ma non sono tutto. Averne tanti aiuta a sopportare anche qualche canzone che non ti piace.
Lei ha avuto la prima ondata di popolarità in televisione.
Nel 2011, era aprile e mi hanno vintato al Later... with Jools Holland: ho cantato The A Team ed è stato un successo.
Anche X Factor cerca talenti in televisione.
E' una grande oppiortunità e sono felice di esserne una parte. Anche se piccola.