Super ospite della seconda puntata di XF8 è stato Cesare Cremonini. Fresco di debutto al Forum di Assago col Logico Tour 2014, lo abbiamo intervistato e abbiamo visto il caleidoscopico live
Cesare Cremonini arriva a X Factor. E' lui il super guest della seconda puntata del talent di Sky Uno. Signore dell'estate con l'album Logico, uscito lo scorso 27 marzo, giorno del suo trentaquattresimo compleanno, signore dell'autunno col Logico Tour 2014 e in mezzo singoli al primo posto in classifica e nella programmazione radiofonica e, per restare a questi giorni, Logico verrà insignito, nel prossimo weekend, del premio di miglior disco dell'anno dall'Academy Medimex, la fiera della musica in corso a Bari. Il concerto è da non perdere, è quanto di meglio possa offrire la vetrina live in questo periodo. E poi la scaletta è superba: è vero, come dice una canzone, non si può avere Vent'anni per sempre ma certe canzoni di Cesare avranno sempre vent'anni. E faranno sempre sognare come una 50 Special.
Cremonini cosa farà a X Factor?
Non so se lo posso dire...
Una anticipazione.
Le dico le due canzoni: Logico #1 e Grey Goose.
Basta?
Aggiungo che Logico #1 lo faccio in apertura con i concorrenti.
Il tour è partito trionfalmente.
Mi sentivo sicuro. Di solito ci vogliono tre, quattro date perché la macchina sia rodata. Ho scelto di debuttare a Milano perché ero pronto.
Nessuna ansia?
Il palco è il luogo dove mi sento più sicuro al mondo e a mio agio. Si pensa che il pubblico debba fare paura ma non è così.
La scaletta è ipnotizzante.
E' un concerto ben equilibrato tra energia e parola, due elementi strategici e che hanno la stessa importanza nella scaletta. L’Italia è un paese in cui le parole devono essere importanti.
Tanta musica e poca spettacolarità?
Non credo che il mio spettacolo abbia bisogno di grandi artifici. Mi regalo un cortometraggio su Io e Anna. La regia è di Edoardo Gabriellini e condivido la scena con Tea Falco. Due storie che scorrono parallele sui due schermi ai lati del palco e che lasciano un senso di sospeso che termina nel mio ristorante di Bologna, il Tigre.
Lei che ha anche fatto l'attore perché ha scelto di dare immagini solo a una canzone?
A volte temo che i contributi video distraggano dallo spettacolo. Se non ti ci puoi dedicare per mesi meglio starne alla larga. Allora ho fatto solo una cosa ma unica. Ma avrà una grande visibilità: tra Bologna e le due date di Milano lo vedranno più di 35mila persone.
Si è divertito a lavorare con Gabriellini?
Per tre giorni ha comandato lui. Io che stavo preparando il tour ho staccato e mi sono limitato a fare quello che mi veniva detto.
Farebbe l'attore in un lungometraggio?
Certo. Mi piacerebbe tornare a recitare. Se ho messo il cinema nello spettacolo dimostra l’intenzione di crescere.
Se un domani ci fossero le opportunità di fare il regista?
Non mi tirerei indietro. Il regista ha la visione totale del mondo dell’arte.
Si sente realizzato nella dimensione live?
Il live me lo sono conquistato con molta fatica negli ultimi anni e dunque voglio suonare, non riesco a immaginarmi a casa. Ci piace andare avanti a piccoli passi, non mi sono mai trovato a dover commentare un passo indietro e spero non capiti mai.
Come definirebbe il Logico Tour 2014?
Un concerto caleidoscopico.
Cremonini cosa farà a X Factor?
Non so se lo posso dire...
Una anticipazione.
Le dico le due canzoni: Logico #1 e Grey Goose.
Basta?
Aggiungo che Logico #1 lo faccio in apertura con i concorrenti.
Il tour è partito trionfalmente.
Mi sentivo sicuro. Di solito ci vogliono tre, quattro date perché la macchina sia rodata. Ho scelto di debuttare a Milano perché ero pronto.
Nessuna ansia?
Il palco è il luogo dove mi sento più sicuro al mondo e a mio agio. Si pensa che il pubblico debba fare paura ma non è così.
La scaletta è ipnotizzante.
E' un concerto ben equilibrato tra energia e parola, due elementi strategici e che hanno la stessa importanza nella scaletta. L’Italia è un paese in cui le parole devono essere importanti.
Tanta musica e poca spettacolarità?
Non credo che il mio spettacolo abbia bisogno di grandi artifici. Mi regalo un cortometraggio su Io e Anna. La regia è di Edoardo Gabriellini e condivido la scena con Tea Falco. Due storie che scorrono parallele sui due schermi ai lati del palco e che lasciano un senso di sospeso che termina nel mio ristorante di Bologna, il Tigre.
Lei che ha anche fatto l'attore perché ha scelto di dare immagini solo a una canzone?
A volte temo che i contributi video distraggano dallo spettacolo. Se non ti ci puoi dedicare per mesi meglio starne alla larga. Allora ho fatto solo una cosa ma unica. Ma avrà una grande visibilità: tra Bologna e le due date di Milano lo vedranno più di 35mila persone.
Si è divertito a lavorare con Gabriellini?
Per tre giorni ha comandato lui. Io che stavo preparando il tour ho staccato e mi sono limitato a fare quello che mi veniva detto.
Farebbe l'attore in un lungometraggio?
Certo. Mi piacerebbe tornare a recitare. Se ho messo il cinema nello spettacolo dimostra l’intenzione di crescere.
Se un domani ci fossero le opportunità di fare il regista?
Non mi tirerei indietro. Il regista ha la visione totale del mondo dell’arte.
Si sente realizzato nella dimensione live?
Il live me lo sono conquistato con molta fatica negli ultimi anni e dunque voglio suonare, non riesco a immaginarmi a casa. Ci piace andare avanti a piccoli passi, non mi sono mai trovato a dover commentare un passo indietro e spero non capiti mai.
Come definirebbe il Logico Tour 2014?
Un concerto caleidoscopico.