Westworld 2: alcune questioni in sospeso nel finale, aspettando la terza stagione

Serie TV sky atlantic

Linda Avolio

L’ultimo episodio della seconda stagione di Westworld è andato in onda ormai quasi un anno e mezzo fa (inizio estate del 2018), ma finalmente, dopo tutto questo tempo, è ora di rituffarci dentro il mondo distopico creato da Lisa Joy e Jonathan Nolan, perché il terzo capitolo della serie sta per arrivare su Sky Atlantic. Tornando al finale della S02,The Passenger, questo il titolo, ci ha dato alcune risposte, ma, allo stesso tempo, ha lasciato anche molte questioni in sospeso: continua a leggere e scopri di più. - Westworld 3, 10 indizi sulla nuova stagione della serie tv a partire dal trailer. VIDEO

La seconda stagione di Westworld è finita ormai più di un anno e mezzo fa, ma sentiamo già la mancanza della serie cult di casa HBO, che per ben 20 episodi ci ha tenuto incollati allo schermo e ci ha fatto spremere le meningi come mai altra serie aveva fatto finora.

The Passenger, questo il titolo del finale della S02 (clicca qui per leggere la recensione), ci ha dato alcune risposte – cos’è l’Oltre Valle, qual è la causa dell’allagamento di un esteso settore del parco, il motivo per cui in acqua c’erano i corpi di tantissimi host, cosa c’era veramente dentro la Forgia, perché da un certo punto in avanti il comportamento di Charlotte Hale era se non sospetto quantomeno diverso dal solito, perché la memoria di Bernard è totalmente de-indicizzata –, ma, allo stesso tempo, ha lasciato anche molte questioni in sospeso, che, in attesa dei nuovi episodi (in onda su Sky Atlantic da lunedì 16 marzo alle 02.00 in versione originale sottotitolata, poi in replica alle 20.15 e alle 23.15, dopo il finale di The Outsider), vi proponiamo qui sotto.

Stubbs è un robot?

Sembrerebbe proprio di sì. Stubbs si rende chiaramente conto che Charlotte Hale in realtà non è Charlotte Hale, ma è Dolores, e se non fosse stato a sua volta un androide non avrebbe potuto accorgersene. Vi ricordiamo infatti che i residenti si scambiano informazioni in automatico tramite il mesh network, la rete a maglie, e poiché è evidente che ci troviamo di fronte a due host che sanno benissimo di essere host e che sono entrambi autonomi e autocoscienti, è facile pensare che i due si siano riconosciuti a vicenda. Come recita il modo di dire inglese “It takes one to know one” (che corrisponde grossomodo al nostro “chi lo dice sa di esserlo”), Stubbs capisce che non avrebbe senso fingere di fronte a Halores, ecco spiegato il motivo del discorso che le fa. Soprattutto, essendo stato il silente braccio destro di Ford per tutti questi anni, ecco perché ha deciso di lasciarla andare. Abbiamo parlato di Stubbs nella recensione del decimo episodio, che trovate qui.

Dove si trova ora precisamente l’Oltre Valle?

Non si sa. Inizialmente l’Oltre Valle sarebbe dovuta rimanere nei server della Forgia, ma la decisione di Halores di non distruggerla e, anzi, di spedirla in un posto sicuro cambia le carte in tavola. Halores usa i macchinari portati da Strand sull’isola per inviare da qualche parte via satellite l’enorme mole di dati che va a formare l’Oltre Valle. Dove, però, non si sa. La nostra ipotesi è che abbia spedito tutto nello stesso posto dove è andata a rintanarsi, la casa di Arnold, che fu finita da Ford e che è dotata di una macchina per la creazione dei corpi sintetici degli host e di un ampio laboratorio sotterraneo. Per quanto ne sappiamo, lì sotto potrebbe nascondersi una piccola “Culla”…e quale posto più sicuro per gli androidi che hanno scelto di attraversare la Porta e di raggiungere la Valley Beyond? Una delle “perle” nella borsa di Halores potrebbe infatti essere quella che si trovava nella testa di suo padre, Peter Abernathy, che altro non è che la chiave per accedere al Sistema della Forgia. Magari questa chiave è in grado di aprire altre porte… Non dimentichiamo poi che adesso Dolores dentro di sé ha una mole di conoscenze e dati così ampia che per lei ormai nulla è impossibile.

Westworld 3, 10 indizi sulla nuova stagione della serie tv a partire dal trailer. VIDEO

Chi ha portato con sé Dolores scappando dall’isola?

A parte Bernard, è impossibile saperlo. Potrebbe aver portato con sé la perla che era contenuta dentro suo padre, non tanto per riavere indietro lui, quanto per avere a portata di mano la famigerata encryption key che serviva ad accedere al sistema di controllo della Forgia. Potrebbe anche aver portato con sé Teddy, nonostante abbia (s)caricato la sua coscienza nella Valley Beyond. Per il resto, è veramente difficile avanzare ipotesi. Sarebbe però molto interessante se una delle perle contenesse la versione sintetica di William: non dimentichiamo che, nella scena post credit, scopriamo che William non solo in futuro potrebbe essere un androide, ma anche che il suo momento determinante è quello che va dall’uccisione della figlia al suo ultimo scontro con Dolores… E se fosse stata proprio Dolores a ricrearlo e a imprigionarlo in quel loop maledetto? Altra domanda: Dolores avrà portato con sé anche la perla di Charlotte Hale?

La Delos non può semplicemente riprogrammare e riattivare gli host?

La Culla è andata distrutta, la Forgia anche, è vero, ma, una volta recuperati e sistemati i corpi, nulla vieta alla Delos di ricreare i residenti. Come ben ricorderete, nel quinto episodio Costa, il cervellone che lavora con Strand, dice che un terzo dei corpi recuperati non hanno nessun dato dentro le loro unità di controllo. Tabula rasa. Si tratta ovviamente degli host che sono passati nell’Oltre Valle, e che dunque andrebbero ricreati da zero. Molti altri robot, però, sono stati recuperati prima: questi, tra cui Maeve, Hector e compagni, almeno in linea teorica sono "riutilizzabili." E il fatto che a occuparsi del recupero saranno anche Felix e Sylvester è abbastanza indicativo. Ad ogni modo, non è detto che non rivedremo Akecheta e altri host passati a miglior vita nel loro piccolo paradiso virtuale: i loro corpi sono ancora in mano alla Delos.

Perché Bernard ha riportato in vita Dolores? E perché Dolores ha cambiato idea riguardo la Valley Beyond?

Gli showrunner l’hanno ripetuto infinite volte nelle interviste e nelle analisi degli episodi post messa in onda, ma l’hanno fatto ripetere un sacco di volte anche ai personaggi: questa stagione ha come tema centrale quello del cambiamento. La parola change (e, in italiano, cambiamento, cambiare) e la parola choice (scelta, decisione) vengono ripetute innumerevoli volte nel corso dei 10 episodi di Westworld 2. Dunque, Bernard riporta in vita Dolores dopo aver visto Charlotte sparare a Elsie: lì capisce di essersi sempre sbagliato sugli esseri umani, di averli sempre giustificati troppo, ma soprattutto capisce che la sua specie rischia di terminare con lui. Di fatto, Bernard CAMBIA idea e riporta in vita Dolores per dare alla loro specie un’ultima possibilità nonostante lei pensi solo in termini di “o noi o loro.” Allo stesso modo, Dolores CAMBIA idea e decide di non distruggere la Valley Beyond, ma semplicemente di spostarla in un luogo sicuro: decide di rispettare la SCELTA degli host che hanno deciso di varcare la soglia che li ha condotti a questa Terra Promessa. Giusto per ribadire il concetto espresso anche nel finale: sono gli host le uniche creature in grado di cambiare veramente, non gli umani.

Westworld 3: il trailer della serie tv in arrivo su Sky, fotogramma per fotogramma. FOTO

L’Uomo in Nero è un androide? Da quanto tempo? Chi ha pagato per riportarlo indietro per tutti quegli anni?

Sì, alla fine a quanto pare la più grande paura di William è diventata realtà, anche se non si sa chi sia dietro questo “scherzetto" (che però potrebbe anche essere solamente una trollata da parte di Joy e Nolan, badate bene!). Allo stesso modo, non ci è dato sapere da quanto tempo. Resta poi sospesa nell’aria la domanda delle domande: l’Uomo in Nero che abbiamo visto nella prima e nella seconda stagione di Westworld è il William umano, oppure abbiamo sempre avuto di fronte già la sua versione sintetica? E’ vero che in The Passenger vediamo William ferito e riportato al campo base dai soccorritori. E’ anche vero, però, che finché gli autori non ci daranno una risposta certa non ci sarà modo di sapere la verità. Come scritto sopra, sarebbe interessante se a ricreare William in versione robot fosse proprio Dolores, ma, di nuovo, siamo nel campo della speculazione pura.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla terza stagione?

Da quanto abbiamo potuto vedere nel trailer rilasciato da HBO, per la maggior parte la terza stagione sarà ambientata al di fuori del parco di Westworld, o comunque lontano dall’isola, dunque nel cosiddetto "mondo reale." Non dimentichiamo però che Dolores sta fingendo di essere Charlotte Hale, e che Halores potrebbe tornare sull’isola in qualsiasi momento. Grosso spazio avranno i personaggi di Evan Rachel Wood e di Jeffrey Wright, e ovviamente ci sarà Tessa Thompson. Per quanto riguarda gli altri personaggi, è certo che rivedremo William, Maeve e Hector. Forse torneranno, anche se per poco, Armistice e Hanaryo, più qualche altro host secondario. Su Teddy non ci esprimiamo: il suo corpo è stato recuperato, è vero, dunque James Marsden potrebbe anche fare parte del cast della prossima stagione. Non è però detto che sarà il Teddy che abbiamo conosciuto e amato. Poche possibilità di rivedere invece Lee Sizemore e Elsie Hughes, ma forse qualcuno potrebbe essere interessato a riportarli indietro in forma sintetica: in fondo si tratta pur sempre di risorse importanti della Delos Destinations, specialmente ora che c’è da rifare praticamente tutto. Tra le new entry ci saranno invece il personaggio di Aaron Paul, Caleb, e il misteriosissimo personaggio di Vincent Cassel.

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