Jerome Flynn: le inaspettate difficoltà di essere Bronn

Serie TV

Veronica Rafaniello

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L’ultimo episodio de Il Trono di spade, The Spoils of War (spoglie di guerra), ci ha regalato una battaglia epica, fiumi di adrenalina e non poche preoccupazioni per alcuni personaggi ai quali siamo particolarmente affezionati. Jerome Flynn, aka Bronn, ha raccontato in un'intervista gli inaspettati risvolti del ruolo giocato nello scontro tra i Lannister e la Madre dei Draghi. ATTENZIONE: SPOILER per chi non ha ancora visto il quarto episodio

L’ultima puntata de Il Trono di spade, The Spoils of War (spoglie di guerra), ci ha regalato una battaglia epica, fiumi di adrenalina e non poche preoccupazioni per alcuni personaggi ai quali siamo particolarmente affezionati. Jerome Flynn, aka Bronn, ha raccontato in un'intervista gli inaspettati risvolti del ruolo giocato nello scontro tra i Lannister e la Madre dei Draghi.

 

 

ATTENZIONE: SPOILER per chi non ha ancora visto il quarto episodio

 

 

Che dire di The Spoils of War a parte il fatto che è stata una delle più epiche battaglie di sempre? Ci ha tenuto col fiato sospeso, da quando Jaime e Bronn avvertono che qualcosa o qualcuno sta per arrivare e scrutano l’orizzonte in attesa, all’orda dei Dothraki che distruggono chiunque abbia la sfortuna di trovarsi dinanzi ai loro cavalli, per non parlare di Daenerys che dal cielo ordina “Dracarys”, seminando fuoco e sangue sul nemico. Tutto è veloce, adrenalinico, curato nei minimi dettagli. La battaglia è feroce, cruenta e ci sentiamo tutti un po’ Tiryon, combattuto tra la fedeltà alla Madre dei Draghi e la consapevolezza che a morire è la sua gente e tra quei morti potrebbe finirci anche quel "fo**uto idiota" di suo fratello.

 

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Ma i Lannister non sono del tutto impreparati alla ferocia di Drogon, Cersei non lascia nulla al caso e come sappiamo ha commissionato una terribile arma, capace di perforare anche la pelle e le ossa dei mostri leggendari: lo Scorpione di Qyburn.

 

Ed ecco che entra in gioco il nostro Bronn, che corre tra i soldati in battaglia, schivando colpi mortali, per raggiungere la sola speranza di salvezza. Ammettiamolo, faceva la sua bella figura nel pilotare lo Scorpione, ma mentre tra il fumo e le fiamme tentava di prendere la mira, l’esclamazione collettiva, ne siamo sicuri, è stata: “Il drago no!

 

 

 

 

 

È vero che sta distruggendo mezzo mondo, che Daenerys risulta abbastanza invincibile a cavallo del suo ‘bambino’ e qualsiasi valida strategia dovrebbe prevedere un modo per eliminare il vantaggio della Targaryen, ma…il drago no! Drogon, sempre fedele, lo rivediamo cucciolo appena nato tra le fiamme, in braccio alla mamma, con i fratellini, e non possiamo accettare la sua morte! Neanche parlassimo di un cane, un dolce gattino o il decisamente più pacifico Sdentato di Dragon Trainer

 

Per fortuna "Drogy" viene solo ferito, ma Jerome Flynn sta pagando amaramente la sua spettacolare performance: “Dal giorno della battaglia devo dire che sono diventato un tantino impopolare" - ha rivelato in un video della serie Making Games of Thrones - "Il mio postino mi ha tolto la parola perché ho sparato a Drogon!

 

E gli ha sparato davvero! Intatti Flynn spiega che “è stato reale. Faceva tutto parte della sequenza e dell’allenamento. Gli armaioli di questo show sono dei geni e cercano di rendere tutto il più reale possibile. Probabilmente [lo Scorpione] è l’arma più bella che avrò mai modo di usare.”

 

L’eroismo di Bronn, però, non si esaurisce con la lancia conficcata nell’ala del drago. Come se non bastasse salva Jaime dal diventare un leone arrosto, lanciandoglisi addosso dal cavallo in corsa. I due cadono nel fiume e lasciano gli spettatori col fiato sospeso sul futuro di ben tre personaggi.

 

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Dovremmo preoccuparci per il futuro del coraggioso mercenario? Secondo Jerome Flynn “Dipende se v’importa di lui. Se siete davvero arrabbiati perché ha sparato a Drogon, allora forse no!”

 

 

Per scoprirlo, non ci resta che aspettare la prossima puntata, la quinta, in onda nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 agosto alle 03.00 (poi in replica alle 22.15) in versione originale sottotitolata, e lunedì 21 alle 21.15 in versione doppiata.

 

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