Britannia stagione 2, la recensione del sesto episodio

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Linda Avolio

Leggi la recensione del sesto episodio della seconda stagione di Britannia, in onda su Sky Atlantic ogni venerdì alle 21.15. - Britannia, stagione 2: il cast e i personaggi

Britannia, stagione 2, episodio 6: il recap

Nel sesto episodio della seconda stagione di Britannia ritroviamo Philo e Bruto, i legionari disertori, in missione. Dopo aver abbandonato la legione, i due a quanto pare si sono più o meno integrati con gli autoctoni e hanno passato il loro tempo sotto gli effetti delle numerose sostanze allucinogene trovate nel villaggio abbandonato. Ora sono alla ricerca delle Lacrime degli Dei, e nel bosco si imbattono in un'area nascosta dai cespugli e ricchissima di funghi allucinogeni che prontamente raccolgono. Sulla via del ritorno avvistano un accampamento romano. Quei poveri stolti, seguaci di Roma, hanno gli occhi chiuso...ma loro glieli faranno aprire. Come? Mettendo dei funghi tritati nelle loro scorte d'acqua.

Nella caverna, Cait accarezza il volto di Love, che viene bruscamente risvegliato da Divis con un sonoro ceffone. Love non ricorda niente, né il suo nome né chi sia e come sia finito lì. Mentre Divis e Cait litigano, si allontana. Il druido reietto gli corre dietro per dirgli di andarsene, ma poi, quando vede un'aquila tatuata sulla sua schiena, è costretto a cambiare idea: quel giovane potrebbe fare parte della Profezia, dunque per ora resterà con loro, per la gioia della Prescelta, che sembra molto interessata a questo aitante giovanotto. Dal suo covo, Harka osserva gli eventi svilupparsi e ride: poveri stolti, non sanno cosa li aspetta!

Veran va a trovare Amena in cella. L'alleata di Plauzio non ha fede negli dei e non ha fede in Veran, anzi, lo detesta per qualcosa che è successo molti anni prima. Amena, inoltre, è a conoscenza di un segreto che potrebbe distruggere per sempre la credibilità del leader dei Druidi, ma di cosa si tratta? Ad ogni modo, alla Regina dei Cantiaci viene concesso un ultimo desiderio.

Intanto i soldati Romani del campo hanno consumato parecchia acqua alterata, e, sotto l'effetto dei funghetti pischedelici, hanno abbandonato le loro postazioni. Il prefetto Vito si nasconde sotto il tavolo nella sua tenda insieme a Philo e Bruto (che intanto hanno saccheggiato l'accampamento) e ripensa al passato, a quando i suoi genitori vennero trucidati e a quella canzone che suo padre gli disse di cantare perché l'avrebbe protetto. La vedetta, rimasta sobria, monta a cavallo per andare a chiedere aiuto, ma viene intercettata da Ania e dagli altri ribelli.

Lontano da lì, Aulo coglie sul fatto Domizio, che sta ficcando il naso tra le sue carte. Il fidato alleato dell'Imperatore Claudio dice chiaramente al generale che utilizzare le forze imperiali per i propri fini personali è un reato e che riferirà al Senato quanto sta accadendo. Plauzio, però, non si lascia intimidire. 

Il russare di Divis tiene svegli Cait e Love, che decidono di andare a fare una romantica passeggiata al chiaro di luna. Lei gli chiede se sul corpo ha altre cicatrici oltre a quella che ha sul polso destro, e lui si toglie la maglia, scoprendo così l'aquila tatuata che ha sulla schiena. Furiosa, Cait va da Divis e lo sveglia con un calcio: ecco il vero motivo dietro la sua decisione di lasciarlo restare con loro!

Andra va da Amena e le comunica la sentenza degli dei: sarà scuoiata e e bruciata. Prima, però, Amena va a parlare con sua madre, alla quale racconta la storia di una giovane principessa che viene violentata dal padre la Notte del Solstizio e che viene costretta da Veran e dalla sua famiglia a fingersi sorella di sua figlia. Sta ovviamente parlando di lei e di Andra. Gli unici a sapere la verità su questa terribile tragedia sono la principessa in questione, sua madre e il leader dei Druidi, colpevole di aver coperto una cosa così grave. Se Amena parlerà, gli ultimi fedelissimi del Secondo Uomo, Andra in primis, lo abbandoneranno: basterà questa minaccia a evitare la sua esecuzione?

All'accampamento vengono fatti eplodere dei sacchi di farina, e la cosa porta scompiglio tra i soldati, che sono ancora sotto l'effetto dell'acqua psichedelica. Prima di andarsene, Philo e Bruto disegnano delle rune sul petto e sul volto di Vito. Di lì a poco, Ania e gli altri Duidi ribelli attaccano i Romani ancora storditi. Moriranno tutti, tranne Vito, che esce dalla sua tenda cantando la canzone di suo padre.

A Isca, Veran si prepara all'esecusione di Amena...ma improvvisamente dall'alto cominciano a cadere le teste mozzate dei Romani. Tramite i Druidi ribelli, Harka ha mandato il suo messaggio: è guerra aperta.

Britannia, stagione 2: il cast e i personaggi. FOTO

Britannia, stagione 2, episodio 6: la recensione

Siamo ormai nel vivo della seconda stagione di Britannia. Il sesto episodio finalmente mette in moto una serie di eventi che ci porteranno dritti al finale: l'attacco dei Druidi ribelli all'accampamento romano, il lancio delle teste dei soldati dentro le mura di Isca come dichiarazione di guerra da Harka a Veran, la decisione di Divis di permettere a Love di restare con lui e Cait e la sconvolgente rivelazione di Amena, che è la madre e non la sorella di Andra.

Divis, ciecamente fedele, commette l'errore di permettere a Love/Mallin di restare insieme a lui e Cait, e sicuramente questa scelta causerà dei problemi. Basti vedere l'intesse della Prescelta nei confronti del ragazzo: la Profezia sarà ancora valida se la maiden, la giovane illibata, non sarà più una maiden? Qui Veran parla a livello letterale o metaforico? Lo stesso vale per l'aquila: si tratta di un simbolo relativo al rapace, o, piuttosto, a Roma, rappresentata proprio da questo animale? Quasi sicuramente l'opzione giusta è la seconda, ma Divis, forse per mancanza di informazioni, non ci ha pensato. 

Amena si conferma il personaggio più interessante, a maggior ragione con una backstory così tragica e traumatica. Finalmente capiamo come mai ha perso la fede negli dei - che prima hanno permesso a suo padre di farle una cosa così orrenda e che poi l'hanno costretta a fingere di essere la sorella maggiore di sua figlia - e in Veran, il loro portavoce. La pragmatica Regina dei Cantiaci è una donna che non ha intenzione di lasciare il suo destino nelle mani di altri individui o di misteriose entità immateriali: i suoi errori, così come i suoi successi, sono solo suoi.

Resta avvolto nel mistero il grande piano di Aulo Plauzio: cosa vuole veramente quest'uomo demoniaco, cosa sta cercando? Il potere? O qualcosa di più?

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