Britannia stagione 2, la recensione del quarto episodio

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Linda Avolio

Leggi la recensione del quarto episodio della seconda stagione di Britannia, in onda su Sky Atlantic ogni venerdì alle 21.15. - Britannia, stagione 2: il cast e i personaggi

Britannia, stagione 2, episodio 4: il recap

Come ordinato da Harka, Phelan raggiunge la casa del pescatore alla foce del fiume, e lì trova i tre fratelli biondi. Dopo aver consegnato ai genitori un sacchetto pieno di monete, una piccola fortuna, questi, inizialmente restii, accettano di far partire i figli. Credono che siano stati chiamati dai Druidi, dunque dagli dei, ma si sbagliano. Quane intanto fa visita a Harka e gli dice di interrompere i suoi piani di vendetta.

Hella arriva al castrum e chiede di vedere Aulo. Ha qualcosa che lui desidera, ed è disposta a darglielo in cambio del suo peso in argento. Divertito da tanta audacia, Aulo accetta, e Hella gli rivela che in un preciso punto del bosco sotto terra c’è una persona che potrebbe interessargli: Willa. La reietta viene portata all’accampamento e viene consegnata a un torturatore che le taglia di netto tre dita della mano sinistra. Poi, però, accade qualcosa: Willa, seppur sconvolta, afferra un capello del suo boia e lo usa per ipnotizzarlo. Nel momento in cui la donna getta il capello nel fuoco, l’uomo si getta tra le fiamme, lasciando a bocca aperta i soldati.

Divis e Cait sono alla ricerca di un nuovo nascondiglio sicuro. Lui è preoccupato: in sogno ha visto il Vasto Fiume Verde dividersi in due, e ciò può significare solo una cosa: che Veran ha perso il controllo e che i Druidi non sono più uniti. Intanto Cait si rende conto di essere veramente sola al mondo, e la cosa la lascia piuttosto turbata.

Aulo interroga Willa da solo. La reietta gli dice che ha bisogno di un pezzo di lui, e gli chiede il suo mignolo. Lui, senza battere ciglio, si taglia via il dito dalla mano sinistra e lo porge alla donna, che non appena lo afferra inizia ad avere delle violente convulsioni fino a crollare a terra. Ripresasi, Willa non ha dubbi: davanti a sé ha proprio Lokka. Sotto il potere del demone, l’ex fedelissima di Veran rivela al suo nuovo padrone che i Druidi si stanno recando al lago sacro dove incontreranno la Prescelta.

Arrivati al loro nuovo nascondiglio, Divis racconta a Cait la storia di Veran e Harka. A quanto pare, i due fratelli hanno vissuto in armonia per secoli, ma poi un giorno Harka è sparito, e quando è tornato era diverso. Cait lo interrompe e gli dice di aver effettivamente avuto una visione nel bosco, un uomo con un segno sulla fronte. Vedendo il terrore negli occhi del suo mentore, la Prescelta capisce che quell’uomo è sicuramente pericoloso.

Phelan porta i ragazzi da Harka, e questi offre loro delle mele. Mentre mangiano, chiede loro quale sia la cosa più potente al mondo dopo gli dei. Il fratello di mezzo risponde che per lui è l’amore. Come per Harka. Quando si risveglia, l’ex principe dei Cantiaci osserva il suo nuovo e inquietante “amico” mentre stringe tra le braccia il ragazzo, visibilmente traumatizzato. Harka gli sta sussurrando qualcosa all’orecchio: ha lanciato un incantesimo su di lui. Ma che fine hanno fatto gli altri due giovani? Sono stati uccidi, squartati e appesi a degli alberi. Quando se ne accorge, Phelan è sconvolto.

Aulo ordina ad Amena di andare dalla tribù dei Devni per convincerli con le buone a unirsi a Roma. Amena non vorrebbe, ma la regina dei Devni è sua sorella, e onde evitare spargimenti di sangue accetta di mettersi in viaggio. Plauzio, d’altronde, vuole quel regno, e lo avrà ad ogni costo. Di fronte all’ingresso di Isca, la fortezza della sua tribù originaria, Amena si guarda indietro: starà facendo la cosa giusta?

Intanto Harka piazza una mappa davanti al fratello di mezzo, e continua a chiedere “Lei dov'è??” Dal viso del giovane cade una lacrima: è lì che si trova la Prescelta? Fuori dal loro nuovo nascondiglio, Divisi e Cait siedono di fronte al fuoco. Lui sta mangiando, e decide di dare da mangiare anche a lei, tanto bisognerà aspettare la prossima luna piena. Improvvisamente scoppia un temporale. Cait va a ripararsi, mentre Divis resta sotto l’acqua…che sa di sale… Non c’è tempo da perdere!

Britannia 2, le foto del terzo e del quarto episodio della serie tv

Britannia, stagione 2, episodio 4: la recensione

Il quarto episodio di Britannia 2 è ancora un episodio "preparatorio", e molto probabilmente vedremo lo scatenarsi del conflitto tra i Romani e i Druidi e tra Harka e Veran dal prossimo capitolo, dunque verso metà stagione.

Nella serie la magia e il soprannaturale non vengono mai confermati esplicitamente, nel senso che alcune cose (per esempio la reazione di Vito nel precedente episodio e le reazioni del torturatore e di Willa in questo, ma anche la pioggia salata) potrebbero tranquillamente essere spiegate usando la suggestione, l'autosuggestione o l'ipnosi. Il dubbio, però resta, specialmente quando si tratta dei due personaggi interpretati dal sempre più inquietante Mackenzie Crook, Harka e Veran: chi sono questi due uomini? Da che epoca arrivano? Hanno veramente dei poteri unici e inspiegabili?

Anche Aulo Plauzio è circondato di mistero. Si tratta di una figura storica realmente esistita, dunque dubitiamo fortemente che possa essere stato la reincarnazione del terribile Lokka, ma a livello metaforico è sicuramente un demonio: la sua spietatezza e la sua ambizione non hanno limiti, e quando si mettono insieme queste due cose nella stessa persona...beh, non va mai a finire bene. Semplicemente rivoltante la scena in cui Plauzio si taglia il mignolo della mano sinistra senza battere ciglio, ma molto indicativa del suo carattere.

Interessante la reazione di Amena, che inizialmente rifiuta di recarsi a Isca (poi ribattezzata dai Romani Isca Dumnoniorum, oggi Exeter, nella contea del Devon, infatti in lingua originale Plauzio chiama la tribù Devni), dove regna sua sorella Andra e dove, a quanto pare, si trova il lago sacro dove Veran incontrerà la Prescelta. Per quale motivo Amena, fervente sostenitrice del piano di Aulo di sottomissione delle tribù dell'Isola, ora è reticente? Forse dopo aver visto che fine hanno fatto tutte quelle povere ragazzine - uccise senza pietà e lasciate a marcire nel bosco - sta iniziando a rivalutare le sue scelte? O si tratta di una questione strettamente personale?

Sempre divertente, a suo modo ovviamente, il personaggio della mercenaria Hella, una donna a dir poco pragmatica, una che non si scompone di fronte a niente e a nessuno e che sa bene cosa vuole: argento sonante in gran quantità!

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