“The Decameron", debutta su Netflix la serie ispirata all'opera di Boccaccio: cosa sapere

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La serie si ispira alla celebre opera del quattordicesimo secolo. Debutta il 25 luglio e sono previsti otto episodi in inglese e italiano. Si tratta di un viaggio indietro nel tempo, nella Firenze del 1348, quando nella città toscana imperversava un’epidemia di peste. Ma, come spiegano gli stessi ideatori, questa commedia dark in stile soap opera vuole mettere in mostra le differenze sociali e non è altro che una metafora del Covid e di quello che abbiamo vissuto

The Decameron, la serie Netflix che si ispira alle novelle di Giovanni Boccaccio, debutta il 25 luglio 2024. Otto episodi in inglese e italiano, ispirati alla celebre opera del quattordicesimo secolo, di cui il trailer ha già delineato le prime idee su come potrebbe essere l’adattamento di uno dei nostri classici più famosi. Un viaggio indietro nel tempo, nella Firenze del 1348, quando nella città toscana imperversava un’epidemia di peste. Gran parte delle riprese sono state girate in Italia e a Cinecittà, il cast è giovane e angloamericano, con qualche volto italiano ma non nei ruoli principali. Tutto quello che sappiamo.

THE DECAMERON: UNA COMMEDIA DARK IN STILE SOAP OPERA

“Siete cordialmente invitati a un gioco di sesso imbevuto di vino nella campagna italiana”, recita la sinossi di The Decameron. Come nella storia originale, la serie vede un gruppo di nobili con la loro servitù chiudersi volontariamente tra le mura di Villa Santa, una dimora nobiliare fuori Firenze, per scampare alla pestilenza. Una segregazione volontaria, che porterà il gruppo a capire presto che si può fare a meno delle regole sociali e porterà i protagonisti a dare vita a una vera e propria lotta per la sopravvivenzaDalla visione del teaser, che inizia con un uomo che apre la porta a una festa, in pieno stile rave, con giovanissimi succinti che si animano, il risultato sembra essere quello di un ritratto di opera e personaggio visto nella sua universalità e anche modernità, perfetto per un pubblico giovane ma anche più agè. A confermarlo il comunicato di Netflix che mette bene in evidenza il fatto che i giovani del passato sono come quelli di oggi e che la Peste Nera, alla fine, non è altro che una metafora sul nostro Covid e su quello che abbiamo vissuto. Lo stesso comunicato parla di una commedia dark in stile soap opera, che vuole mettere in mostra le differenze sociali.

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IL CAST E I COSTUMI

La serie è stata creata da è Kathleen Jordan, già autrice di Teenage Bounty Hunters, aiutata da Jenji Kohan, una delle menti a capo del successo Orange is the new Black. La regia è stata affidata a Mike Uppendahl di American Horror Story.

Amar Chadha-Patel interpreta Dioneo, il medico arrogante che non fa parte né della classe agiata né di quelle più basse, Tony Hale è Sirisco, l’amministratore della villa in cui si rifugiano i giovani, Zozia Mamet nel ruolo di Pampinea, futura signora della villa piena di insicurezze, Tanya Reynolds nel ruolo della serva Licisca. E poi ci sono Saoirse-Monica Jackson nel ruolo della serva Misia, Leila Farzad nel ruolo della saggia Stratilia, Karan Gill nel ruolo di Panfilo, rampollo di un’importante famiglia politica fiorentina, Douggie McMeekin sarà Tindaro, Jessica Plummer vestirà i panni della viziata Filomena e Lou Gala sarà Neifile. Tra i volti italiani: Mattia Napoli nei panni del cavaliere, Alioune Badiane nel ruolo di Shy Peasant, Matt Patresi nel ruolo del generale, solo per citarne alcuni.

I costumi della serie The Decameron sono firmati dal premio Oscar Gabriella Pescucci, considerata una delle più grandi costumiste della storia del cinema.

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