Prima di noi, trama e cast della serie di Daniele Luchetti alla Festa del Cinema di Roma
Serie TV Credits: ufficio stampa RaiIntroduzione
Alla Festa del Cinema di Roma 2025 è stata presentata in anteprima la serie tv Prima di noi, la nuova produzione Rai firmata da Daniele Luchetti e Valia Santella in cui vengono raccontati sessant’anni di Italia.
Si tratta di un viaggio nella memoria collettiva. C’è chi costruisce e chi distrugge, chi fugge e chi resta. In ogni famiglia, come nella storia di un Paese, convivono forze opposte che si intrecciano e si tramandano di generazione in generazione.
Prima di noi porta sullo schermo questa complessità attraverso il destino di Nadia Tassan, interpretata da una intensa Linda Caridi. Giovane contadina friulana, Nadia diventa il punto di riferimento di una saga che attraversa sessant’anni di storia italiana, tra amori e perdite, matrimoni e partenze, nascite e addii.
La serie televisiva, ispirata all’omonimo romanzo di Giorgio Fontana pubblicato da Sellerio Editore, sarà trasmessa su Rai 1 nel 2026 dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Si tratta di un racconto in cinque episodi prodotto da Wildside, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction e con il contributo di Rai Com. L’opera attraversa la storia nazionale dal 1917 al 1978, fondendo il dramma familiare con l’evoluzione del Paese.
Scopriamo di seguito trama, cast e tutto quello che bisogna sapere su Prima di noi.
Quello che devi sapere
Il ritratto di un’Italia che fatica a rinascere
“È il racconto di un’Italia che nel lavoro e nella fatica ha attraversato il Novecento”, spiega Daniele Luchetti nelle note di regia della serie tv Prima di noi. Il regista descrive una nazione segnata da povertà e precarietà, dove “persone che mettevano con fatica assieme due pasti al giorno” hanno dovuto affrontare guerre, dittatura e instabilità, in un Paese con un passato glorioso ma incapace di trovare un presente stabile e rassicurante.
Attraverso lo sguardo dei Sartori, Prima di noi mette in scena la storia dei “senza nome”, di coloro che, come sottolinea ancora Luchetti, “non hanno lasciato monumenti, romanzi, canzoni, che non sopravvivono nemmeno nei ricordi ma che hanno fatto noi, e questo strano posto che chiamiamo Italia”.
Trama: una saga tra guerra, amore e resistenza
L’arco narrativo della serie Prima di noi si apre nel 1917, tra le montagne del Friuli. Nadia vive con la madre, la nonna e la sorellina, coltivando le terre del padrone mentre i tre fratelli combattono al fronte. L’arrivo inatteso di Maurizio Sartori, interpretato da Andrea Arcangeli, un soldato esausto e affamato in cerca di rifugio, sconvolge la sua esistenza. Tra i due nasce un legame profondo, ma segnato da silenzi e sensi di colpa che determineranno il loro futuro.
Da quell’incontro prende avvio una lunga discendenza: Nadia diventa madre di tre figli molto diversi tra loro. Il fragile e generoso Domenico (interpretato da Luca di Sessa), il più solido e responsabile Gabriele (nei volti di Leonardo Cesaroni e Maurizio Lastrico) e l’irrequieto Renzo (Alessandro Bedetti e Matteo Martari). Attraverso le loro vite, la serie attraversa il fascismo, la Seconda guerra mondiale, il boom economico, la contestazione e gli anni di piombo, restituendo un ritratto intimo e collettivo dell’Italia del Novecento.
Il cast corale e la direzione artistica
Oltre a Linda Caridi e Andrea Arcangeli, il cast della serie Prima di noi riunisce numerosi interpreti del panorama italiano: Diane Fleri, Benedetta Cimatti, Romana Maggiora Vergano, Elena Lietti e Fausto Maria Sciarappa contribuiscono a costruire l’intreccio di volti e destini che compongono l’universo dei Sartori.
La narrazione si muove dalle campagne friulane alla Torino operaia, attraversando città e decenni con lo stesso sguardo umano e partecipe. Per Valia Santella, anche co-sceneggiatrice insieme a Giulia Calenda, nella famiglia protagonista si rispecchiano “coloro che, al di là delle guerre, della fame, della povertà, continuano a costruire sempre, e quelli che, di fronte al dolore del mondo, soccombono e finiscono per distruggere se stessi e gli altri”.
“Abbiamo rivisto in loro le dinamiche delle nostre famiglie e di mille altre famiglie”, aggiunge Santella, sottolineando il valore universale di questa storia di resistenza e caduta, di memoria e rinascita.
Sessant’anni di Italia nello specchio dei Sartori
Dal Friuli rurale alle officine e alle fabbriche di Torino, la serie televisiva Prima di noi attraversa sessant’anni di storia italiana, tra guerre, ricostruzioni, boom economico e primi segni della globalizzazione. I Sartori – tre generazioni di costruttori e distruttori – incarnano la tensione tra colpa e redenzione, tra il peso dell’eredità e la spinta verso il cambiamento.
Al centro rimangono Nadia, capostipite fiera e indomita, e Maurizio, disertore silenzioso e testimone dei mutamenti del Paese. In loro si riflettono le contraddizioni di un’Italia in continua trasformazione, raccontata con uno sguardo che unisce intimità familiare e respiro storico.
Prima di noi è, nelle parole dei suoi autori, un grande racconto corale sulle radici e sulla memoria, dove fragilità, coraggio, passione e rimpianto si intrecciano fino a formare il volto di un intero Paese.