Dal 27 novembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW con tutti gli episodi disponibili da subito. E dal 22 novembre in libreria con La Nave di Teseo "Indizi", il libro dei Fratelli D’Innocenzo con la sceneggiatura e gli storyboard della serie. Nell'attesa la giornalista Denise Negri di Sky TG24 ha incontrato i due fratelli registi, Filippo Timi e Carlotta Gamba
Una caccia a un serial killer raccontata in modo unico, in un thriller psicologico cupo e visivamente intrigante. Una storia cruda, dalla forte estetica cinematografica e che investiga l’origine stessa della violenza: è DOSTOEVSKIJ, la nuova serie Sky Original ideata, scritta e diretta dai Fratelli D’Innocenzo già presentata in anteprima mondiale alla 74ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Prodotta da Sky Studios con Paco Cinematografica, arriva finalmente su Sky e in streaming su NOW, in esclusiva e con tutti i suoi sei episodi disponibili da subito, dal 27 novembre. Nell'attesa in testa all'articolo trovate le videointerviste di Denise Negri ai due registi e al cast
Dal cast al libro
La serie è un noir con protagonista Filippo Timi (Vincere, I delitti del BarLume, Favola, Le otto montagne) nei panni di un brillante e tormentato detective dal passato doloroso. Con lui nel cast Gabriel Montesi (Favolacce, Siccità, Romulus, Christian), Carlotta Gamba (America Latina, Dante) e Federico Vanni (Chiara Lubich – L’Amore vince su tutto, Io sono l’abisso). La sceneggiatura e gli storyboard inediti della serie sono stati raccolti in un libro, Indizi, in libreria dal 22 novembre con La Nave di Teseo (collana Oceani). Attraverso gli schizzi di Damiano e Fabio D’Innocenzo, il volume racconta come è nato l’universo di “Dostoevskij”, attraverso un costante confronto tra i fratelli.
Approfondimento
Dostoevskij - la serie tv , le interviste al Live in Roma. VIDEO
la trama
In una provincia carnale e crepuscolare, l’investigatore Enzo Vitello, uomo dal torbido passato, è ossessionato da “Dostoevskij”, un killer seriale che uccide con una modalità costante: accanto al corpo l'omicida lascia trascritta su una lettera la propria visione del mondo, descrivendo gli ultimi attimi di vita della vittima.
Sedotto e intorpidito da un’oscurità che sente risuonare al suo interno da sempre, Vitello comincia un segreto rapporto epistolare con l’assassino, costringendosi a guardare dentro di sé affrontando le torture che si è auto-inflitto per sopravvivere a qualcosa che conosceremo nel corso del racconto. Lo stesso segreto che l’aveva indotto ad abbandonare la figlia Ambra in tenera età.