In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Hanno Ucciso l'Uomo Ragno, come è nata la serie: interviste a Sydney Sibilia e agli altri

Serie TV

Da dove ha origine la storia degli 883? Sidney Sibilia e gli altri registi in una clip di lancio della serie "Hanno Ucciso l’Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883" (in arrivo l'11 ottobre 2024 in esclusiva su Sky) raccontano l'avvio di questo sogno in musica di due ragazzi di provincia che decidono di diventare due intramontabili icone, a partire da quel modello di Harley Davidson preferito e da una data cruciale: il 1992 

Condividi:

Quando il regista Sidney Sibilia si era messo in testa di raccontare la storia degli 883, aveva un obiettivo chiaro in mente: realizzare un teen drama che raccontasse gli amori, i sogni, le sconfitte e le risalite di due ragazzi di provincia. Due giovani sognatori che si erano messi in testa di fare musIca. E, in effetti, lo faranno a partire da quel 1992 in cui verrà pubblicata "Non me la menare". Il primo brano che darà l'avvio a una carriera estremamente longeva per i due ragazzi di Pavia. A raccontarlo in questa clip è l'esperienza diretta di chi questa storia ha costruito: Sidney Sibilia, appunto, e tutti gli altri registi che hanno contribuito a costruire questa Hanno ucciso l’uomo ragno – La vera storia degli 883 (LO SPECIALE). Un viaggio nel tempo nella serie Sky Original che debutterà l’11 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now.

 

Una storia avvincente, che parte nel 1992

Nella clip sono gli stessi registi a raccontare come sia andata. Alice Filippi, regista, parla di un post che ha dato il via a questa serie di proficue connessioni proprio con Sibilia. "Un post social in cui era scritto solo 'Chi sia stato non si sa'". Bingo. La Filippi è entrata in squadra e con lui anche il regista Francesco Ebbasta, lo sceneggiatore Francesco Agostini. Il resto è stato un costante andirivieni tra lo scandagliare archivi, immagini e interviste storiche, brani, esibizioni e conciliarli con una narrazione che potesse raccontare una storia avvincente. Che non ha avuto necessità di particolari arricchimenti o colpi di scena, come confessano gli stessi registi. 

leggi anche

Hanno Ucciso l'Uomo Ragno, lo speciale sulla serie tv sugli 883. VIDEO

30 anni tra ricordi e speranze di tutti noi

Già di suo la genesi di quel duo era di per sè una magia proprio considerando le velleità, semplici, di due ragazzi di provincia con un sogno grande e decisamente ambizioso. Ma qualcosa si evolve. L'imprevisto non previsto, i brani che, uno dopo l'altro diventa successi. Attraverso i protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli rispettivamente nei panni di Max Pezzali e Mauro Repetto, capaci di dar vita da giovanissimi, negli anni ’90, a un progetto diventato in pochi anni un vero e proprio fenomeno generazionale di portata nazionale, la narrazione diventa una serie coinvolgente. Il resto è una storia lunga più di 30 anni. Quegli anni di una generazione di sognatori come loro e che, in loro, crescendo tra ricordi e speranze, continua - anche grazie a questa serie - a non invecchiare mai per davvero. 

leggi anche

Hanno Ucciso l'Uomo Ragno, il trailer della serie Sky Original