Mostra del Cinema di Venezia, in anteprima M - Il figlio del secolo con Luca Marinelli
Presentata al Lido, fuori concorso, la nuova serie Sky Original tratta dal bestseller di Antonio Scurati che racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini. La serie, che arriverà nel 2025 in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, è diretta da Joe Wright e prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle, CINECITTÀ S.p.A.
Debutta in anteprima mondiale all’81esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (LO SPECIALE), dove viene presentata fuori concorso, la nuova serie Sky Original M – Il Figlio del Secolo, dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale (edito da Bompiani) che racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini.
Tutti gli episodi mostrati a Venezia
La serie, che al Lido di Venezia viene mostrata in tutti i suoi otto episodi e arriverà nel 2025 in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, è diretta da Joe Wright (L’ora più buia, Espiazione, Cyrano) e prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle, CINECITTÀ S.p.A.. La distribuzione internazionale è di Fremantle.
Luca Marinelli nei panni di Mussolini
A interpretare il Duce uno fra i più apprezzati attori italiani, Luca Marinelli, vincitore del David di Donatello, del Nastro d’Argento, della Coppa Volpi a Venezia e del prestigioso Shooting Stars Award al Festival di Berlino.
La trama
Come il romanzo, la serie racconta la storia di un Paese che si è arreso alla dittatura e la storia di un uomo che è stato capace di rinascere molte volte dalle sue ceneri. Ripercorre la Storia dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al famigerato discorso di Mussolini in Parlamento nel 1925, dopo l'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. La serie offre, inoltre, uno spaccato del privato di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie Rachele, con l’amante Margherita Sarfatti e con altre figure iconiche dell'epoca.
vedi anche
M. Il figlio del secolo, il teaser trailer della serie Sky Original
Gli autori
Scritta da Stefano Bises (Gomorra – La Serie, The New Pope, ZeroZeroZero, Speravo de morì prima) e Davide Serino (1992, 1993, Il Re, Esterno Notte), con soggetto di serie e soggetti di puntata firmati da Stefano Bises, Davide Serino e Antonio Scurati, la serie racconta gli accadimenti che portarono Mussolini a impossessarsi dell’Italia e a fondare la dittatura in modo storicamente accurato, ampiamente documentato e testimoniato da più fonti.
La colonna sonora è composta da Tom Rowlands, noto anche per essere parte del duo britannico di musica elettronica The Chemical Brothers, tra i pionieri che hanno portato il big beat in prima linea nella cultura pop, scalando le classifiche di tutto il mondo. Pluripremiati, hanno all’attivo 6 Grammy Awards, 1 Brit Award, 1 MTV Europe Music Award e un NMA Award.
Accanto a Marinelli nel cast
SINOSSI
M – Il Figlio del Secolo racconta l’ascesa politica di Mussolini e della sua creatura: il fascismo. Prima un movimento, poi un partito che Mussolini conduce fino al vertice del governo italiano per poi sovvertire la democrazia e instaurare la dittatura.
Attraverso un linguaggio contemporaneo – con Mussolini che rompe la quarta parete e si rivolge direttamente a noi per rivelarci i suoi pensieri più inconfessabili e commentare le svolte della Storia – la serie offre un ritratto originale, “pop”, a tratti pregno di umorismo nero, dell’uomo che, pur avendo tradito ideali, persone e istituzioni, pur essendosi macchiato di atti di violenza inaudita, fece innamorare di sé l’Italia intera, diventandone l’incontrastato Duce.
vedi anche
M. Il Figlio del Secolo, il teaser poster della serie Sky Original
NOTE DI REGIA - Joe Wright
Ben prima di accettare di dirigere M – Il Figlio del Secolo, prima ancora di sentirne parlare, c’è stato un momento in cui ero stato molto affascinato da quel periodo storico, sentivo come una connessione. Mio padre è nato nel 1906, quindi ha vissuto in prima persona quel periodo, e credo che la mia fascinazione per il periodo tra le due guerre e poi per la Seconda guerra mondiale derivi dalla mia voglia di capire meglio mio padre, di capire il mondo in cui lui ha vissuto.
Lorenzo Mieli, produttore di M, mi ha suggerito di leggere la sceneggiatura di Stefano Bises e Davide Serino. Incuriosito, ho poi letto il libro di Antonio Scurati e ho iniziato a volerne leggere di più. Ma sorprendentemente, c'è molto poco su Mussolini, per i “profani”, in inglese. Per gli inglesi è un personaggio periferico, è visto per lo più in chiave caricaturale, come una buffonesca spalla di Hitler. Invece fu l’inventore del populismo moderno, nonché modello per Hitler.
Ho avuto il privilegio di apportare un punto di vista esterno a questa storia, potendo guardare alla figura di Mussolini molto chiaramente, con un occhio non condizionato. Ho sempre pensato che il miglior documentatore della vita britannica fosse Bill Brandt, il fotografo tedesco, quindi ho tenuto presente lui quando ho avuto dubbi sul mio diritto di raccontare questa storia. Ma non spetta a me dare lezioni agli italiani sulla loro storia, non ho nulla da insegnare agli italiani. Tutto ciò che posso fare è metterli davanti a uno specchio.
Sono molto orgoglioso della serie. Il formato seriale mi ha dato il tempo di scavare davvero nei personaggi, soprattutto lavorando con Luca Marinelli, che trovo sia un genio. Avere il tempo e lo spazio per scavare davvero dentro il personaggio Mussolini con lui è stato un grande privilegio.
All'inizio, la sceneggiatura presentava molti parallelismi tra la nostra storia e la politica contemporanea, ma a un certo punto abbiamo avuto la sensazione che stessimo adottando un atteggiamento quasi paternalistico nei confronti dell'intelligenza del pubblico. Meglio fare solo il nostro lavoro e presentare i fatti, raccontare la storia nel modo più accessibile e appassionante possibile e lasciare che il pubblico ne facesse ciò che voleva.
Non credo che la serie necessariamente convincerà mai un fascista ad abbandonare il fascismo. Ma allo stesso tempo non volevo predicare ai convertiti, non volevo sfondare una porta già aperta. Quello che mi interessa di più è parlare alle persone che si trovano nel mezzo, agli indecisi o a coloro che non ci hanno pensato granché, e presentargli la storia, sperando di incoraggiarli a pensarci di più e a non lasciarsi sedurre dalla politica della paura.
CAST
- Luca Marinelli - Benito Mussolini
- Francesco Russo - Cesare Rossi
- Barbara Chichiarelli - Margherita Sarfatti
- Benedetta Cimatti - Donna Rachele
- Federico Majorana - Amerigo Dumini
- Lorenzo Zurzolo - Italo Balbo
- Federico Mainardi - Albino Volpi
- Maurizio Lombardi - Emilio De Bono
- Gianmarco Vettori - Dino Frandi
- Gaetano Bruno - Giacomo Matteotti
- Paolo Pierobon - Gabriele D’Annunzio
- Elena Lietti - Velia Titta Matteotti
- Gianluca Gobbi - Cesare Maria De Vecchi
- Gabriele Falsetta - Roberto Farinacci
- Vincenzo Nemolato - Vittorio Emanuele III
CREW
- Diretto da: Joe Wright
- Scritto da: Stefano Bises, Davide Serino
- Soggetto di serie e soggetti di puntata: Stefano Bises, Davide Serino, Antonio Scurati
- Fotografia: Seamus McGarvey
- Montaggio: Valerio Bonelli
- Costumi: Massimo Cantini Parrini
- Scenografia: Mauro Vanzati
- Produttore esecutivo per Pathé: Ardavan Safaee
- Produttori esecutivi per Sky Studios: Nils Hartmann, Erica Negri, Emanuele Marchesi
- Produttore delegato Sky Studios: Fabiana Tesauro
- Produttori esecutivi: Joe Wright, Elena Recchia, Simone Gattoni, Paolo Sorrentino, Pablo LarraÍn, Valerio Bonelli
- Coproduttore esecutivo: Mauro Monachini
- Produttore creativo: Nicola Lusuardi
Una serie prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle, CINECITTÀ S.p.A.. La distribuzione internazionale è di Fremantle.