Il bis di Verdone, ecco la seconda stagione di "Vita da Carlo”. VIDEO

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Bruno Ployer

La seconda stagione della serie tv di Carlo Verdone è più autobiografica della prima, ci spiega l'autore e protagonista. 

Dieci episodi per entrare nella ‘Vita da Carlo’. Non è proprio la vita di Carlo Verdone, ma gli spunti autobiografici sono molti, come spiega l’autore nell’intervista. La seconda stagione della serie è in streaming su Paramount+ dal 15 settembre. Verdone la descrive come una serie in crescendo, sia per l’avvicendarsi dei personaggi che per la forza comica. I primi episodi in uscita ci fanno vedere Carlo praticamente accerchiato da familiari, amici, ammiratori e conoscenti. Ognuno vuole parlargli di sé e ognuno ha bisogno di essere compreso, chiedendo consigli, favori, attenzione. Altro che incomunicabilità: è il trionfo dell’ego esplicito. Ma Carlo sa sempre rompere l’assedio. Come? Con umorismo, naturalmente.

 

B.P.: Carlo Verdone, sei alla seconda stagione di “Vita da Carlo”. Ci hai preso gusto?

 

C.V.: “Beh, La prima stagione è andata molto bene. Se non fosse così non ci sarebbe stata la seconda, che abbiamo scritto con molto slancio, sapendo i pericoli che potevamo correre, perché dopo una serie che ha avuto quel successo farne una seconda e tentare di superarlo non era un’impresa facile. Io ho l’impressione che questa abbia qualche marcia in più rispetto alla prima, anche perché mi appartiene di più, è più autobiografica.

Si parla di me, che devo fare un film d’autore da un libro che ho scritto. Il produttore però è molto cafone, vede che è un racconto privo di comicità e mi spinge a prendere come attore per interpretare me stesso un ragazzo fortissimo sui social, che però è un cantante: è Sangiovanni. Io rispondo che un ventenne di Vicenza non c’entra con Carlo Verdone. Alla fine però, dicendo che altrimenti i giovani non andrebbero al cinema, il produttore mi convince con uno di quei discorsi sbagliati che fanno i produttori. Mi trovo così ad affrontare l’organizzazione di questo film, che non riuscirò mai a fare. 

La serie va vista perché ne succedono tante. Abbiamo dato molto più spazio agli altri interpreti della serie, quelli che mi circondano, come la governante, mia moglie, i figli. Per loro abbiamo creato delle storie private, a sé. Non gira tutto intorno a me, anche se io sono sempre in scena, ma ci sono anche loro con i loro tormenti e le loro comicità.”

 

Chi sono questi personaggi tra il vero e la fantasia? Alcuni interpretano se stessi, come Max Tortora, Ludovica Martino, Maria De Filippi, Christian De Sica, Gabriele Muccino, Zlatan Ibrahimovic, Claudia Gerini, Fabio Fazio. Troviamo poi Monica Guerritore, Maria Paiato, Stefania Rocca, Antonio Bannò e un debuttante molto particolare: un giovane cantante, che già conosce bene il successo, ma qui esordisce.

 

B.P.: Carlo, lanci Sangiovanni come attore. Ora che la serie è in uscita sei contento della scelta che hai fatto?

 

C.V.: “All’inizio tremavo. L’ho detto anche a lui. Poi, improvvisamente, questo ragazzo è stato se stesso: è riuscito a dimenticarsi che davanti aveva una cinepresa e una troupe e ha interpretato se stesso con naturalezza, con una verità che mi ha sconvolto. Ha fatto veramente bene ed è stato molto, molto bravo.”

 

B.P.: Il Carlo di ‘Vita da Carlo’ non ti somiglia soltanto: è qualcosa di più. Hai appena detto che questa stagione è molto autobiografica.

 

C.V.: “Sì, per tutte le dinamiche che avvengono tra me e gli altri personaggi. Sono tutti personaggi che chiedono e chiedono e chiedono, come avviene nella mia vita. In tutte le telefonate che ricevo non c’è mai qualcuno che mi chieda ‘come stai?’. No, è sempre una richiesta di qualcosa. Io però sono un generoso, anche se alla fine da un dito si prendono un braccio. Finisco la mia giornata e mi chiedo: ‘Cosa ho fatto per me?’ Niente. Ho fatto tutto per loro. Però va bene così, fa parte del mio carattere.”

 

B.P.: Grazie, Carlo Verdone.

 

C.V.: “Aspetta, vorrei citare il secondo regista, perché siamo stati in due: Valerio Vestoso. È stato veramente un ottimo collaboratore.”

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