A Casa Tutti Bene 2, la caduta della casa dei Ristuccia. Recensione degli episodi 5 e 6
Nel disfacimento dei singoli nuclei famigliari, Muccino racconta l'autocondanna all'estinzione di una grande dinastia. Le nuove puntate della serie Sky Original sono disponibili dal 19 maggio in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now
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Il quinto e sesto episodio della seconda stagione di A Casa Tutti Bene (LO SPECIALE), in esclusiva su Sky e in streaming su Now da venerdì 19 maggio, segnano il giro di boa e proiettano verso un finale che si preannuncia incandescente, e offrono il brevissimo cameo di due guest star: Fiorello e la moglie Susanna Biondo, clienti d’eccezione del ristorante San Pietro.
Atmosfera angosciante da thriller puro
Riprendendo i fili dal drammatico evento del finale del quarto episodio, Muccino costruisce il racconto su binari emotivi che si accavallano e scorrono paralleli, affidando alla cupa fotografia di una lunga sequenza in notturna e al ritmo di una disperata corsa in auto che ricorda quella del finale della prima stagione un’atmosfera angosciante da thriller puro. L’idea che gli errori del passato si ripetano, esplicitata dal personaggio di Maria (Paola Sotgiu) nel finale del sesto episodio, è in realtà evidente fin dall’inizio. È un ciclo karmico, quello dei Ristuccia, in cui non c’è possibilità di redenzione ma solo, all’apparenza, una dannazione eterna.
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RINASCITE E CADUTE
Se Paolo culla per un po’ l’illusione di potersi ricostruire una vita grazie all’avvocata Rebecca, la rinascita fisica e mnemonica di Ginevra si sovrappone totalmente alla discesa agli inferi di Luna, vittima innocente di una famiglia dissestata, danno collaterale di una guerra che non ha voluto e su cui non ha possibilità di controllo, ed è accompagnata dall’inizio di una relazione che si preannuncia da subito tossica con Diego e contrastata dalla inesorabile declino dei Ristuccia, costretta a cedere al corteggiamento del bello chef George Solari, che oltre al cuore di Sara punta con decisione al San Pietro, alla villa e al parco che lo circonda.
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FAMIGLIE ALLO SFASCIO CHE DISTRUGGONO UNA DINASTIA
Muccino riesce a cucire con scrittura, regia e scelte di montaggio, il microcosmo dei singoli nuclei famigliari che si sgretolano e il macrocosmo della grande dinastia che si autocondanna all’estinzione. Il collasso del matrimonio tra Sara e Diego, i momenti alla Kramer contro Kramer della furibonda battaglia legale tra Paolo e Olivia, quelle in stile Le verità nascoste che disturbano la quotidianità di Carlo e Ginevra, la fuga di Luana da Riccardo e il consapevole triangolo che coinvolge Sandro e Beatrice - comunque unica coppia sana e capace di amore totalmente incondizionato – sono le onde sismiche che compongono il grande terremoto destinato a determinare la caduta della casa dei Ristuccia.
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IL RUOLO DELLA COLONNA SONORA
Un ruolo determinante, in tutto questo, è svolto dalla colonna sonora diretta da Paolo Buonvino e dalle scelte del supervisore musicale Giovanni Guardi. Da questo punto di vista, il quinto episodio offre una meravigliosa cover di Creep prodotta da Daniele “DSonthebeat” Silvestri e cantata dalla splendida voce di Serepocaiontas, ancora più lenta e delicata dell’originale, che accompagna e mette a contrasto l’angoscia di Luna e Carlo con i sospetti di Ginevra, contribuendo in modo determinante a creare una delle scene più coinvolgenti di questa seconda stagione.