Dall'esordio canoro con Cacao Meravigliao, incisa a soli 13 anni per il programma di Renzo Arbore, ai successi televisivi con la Gialappa's Band, fino al riconoscimento del talento cinematografico con la vittoria del David di Donatello, il percorso della poliedrica artista
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Affascinata dal protagonista di una serie televisiva americana e dalla sua scimmietta, Paola Cortellesi sognava di guidare il camion. Anni dopo, l’artista non avrà forse preso in mano il volante di un tir, ma ha vissuto vite ancor più varie: attrice, imitatrice, comica, cantante, sceneggiatrice e regista. L’ultima apparizione, nei panni di sé stessa, come guest star in Call My Agent – Italia, remake Sky Original in onda dal 20 gennaio della serie cult francese, che racconta le vicissitudini di una potente agenzia di spettacolo e le storie dei soci che gestiscono le carriere delle più grandi star del cinema italiano, in un viaggio ironico e dissacrante tra le insicurezze, le ossessioni e i segreti dello showbiz.
In testa a questo articolo guarda il VIDEO: "Paola Cortellesi ospite a Stories"
LA CARRIERA
L’artista romana, nata nel 1973 e cresciuta nella periferia di Massimina, ha debuttato nel mondo dello spettacolo a soli 13 anni incidendo la popolare canzone Cacao Meravigliao, sigla di Indietro Tutta!, storico programma satirico di Renzo Arbore. “Andavo al liceo e in tv in playback c’era la ballerina stupenda brasiliana in scena, io ho registrato quella cosa e poi me ne sono andata a casa a fare i compiti probabilmente” ha raccontato a Sky TG24. Conclusi gli studi al liceo scientifico, Cortellesi ha intrapreso la strada della recitazione, sfociata negli esordi a teatro e nel debutto radiofonico al fianco di Enrico Vaime. Nel 1998 sono arrivate le prime esibizioni come imitatrice all’interno della trasmissione Macao condotta da Alba Parietti, mentre negli anni Duemila il successo al fianco della Gialappa’s Band grazie ai personaggi comici interpretati in Mai Dire Gol e nelle successive edizioni, condotte dal Mago Forest. Erano gli anni di Vanette, irriverente metà del duetto con Olmo (impersonato da Fabio De Luigi), di Silvana, curiosa inviata de La Vita in Diretta (anche a casa di Alessia Marcuzzi), dei balordi finanziamenti di Strozus, di Sharon, incompresa doppiatrice della bambola Magica Trippy, di Stefania Prestigiacomo, di Daniela Santanché e di tanti altri indimenticabili personaggi. Negli stessi anni, Cortellesi ha esordito al cinema come co-protagonista nelle commedie di Aldo, Giovanni e Giacomo Chiedimi se sono felice e Tu la conosci Claudia?: “Io veneravo Aldo, Giovanni e Giacomo da spettatrice a casa e guardavo tutti i loro sketch” ha raccontato. Protagonista dei videoclip de La descrizione di un attimo dei Tiromancino, insieme al compagno dell’epoca Valerio Mastandrea (“Credo di aver riso poche volte come quei due giorni: si trattava della riproduzione del video di Sandra e Raimondo che io guardavo da bambina, è stato bellissimo. Mi presi anche un’allergia da processionaria sul set”), e di Ancora qui di Renato Zero, tra gli innumerevoli successi televisivi Cortellesi ha poi affiancato Gianni Morandi e Lorella Cuccarini nel varietà Uno di noi nel 2002 e nel 2004 ha co-condotto con Simona Ventura, Gene Gnocchi e Maurizio Crozza il Festival di Sanremo. Nello stesso anno ha recitato come protagonista nel film Il posto dell’anima diretto da Riccardo Milani, suo attuale marito e padre della figlia Laura, nel 2007 ha interpretato il primo ruolo drammatico nello sceneggiato Maria Montessori – Una vita per i bambini e nel 2010 ha girato la commedia Maschi contro femmine diretta da Fausto Brizzi. Più volte candidata per vari premi cinematografici, nel 2011 Cortellesi ha vinto il David di Donatello per il ruolo di Migliore attrice protagonista in Nessuno mi può giudicare. Nello stesso anno ha debuttato nella conduzione di Zelig con Claudio Bisio e ha doppiato il film Disney Pixar Cars 2 con Alessandro Siani e Sabrina Ferilli. Nel 2016 ha condiviso il palco dello show Laura&Paola con Laura Pausini, nel 2017 ha sceneggiato il film Come un gatto in tangenziale con Antonio Albanese e nel 2020 ha recitato insieme a Valerio Mastandrea in Figli, ultima sceneggiatura scritta da Mattia Torre prima della sua morte (“Una delle più grandi perdite dal punto di vista umano per chi ha avuto la fortuna di amarlo e di conoscerlo e dal punto di vista artistico”) ed è apparsa nella miniserie Petra. A breve è invece atteso il debutto alla regia in C’è ancora domani.
approfondimento
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CURIOSITÀ
Come ha raccontato a Vanity Fair, alle scuole medie Cortellesi è stata presa di mira da alcuni compagni: “Erano sempre pronti a dirmi che ero sbagliata, proprio come mi sentivo. Riservata, timida, davo del lei: devo essere sembrata un tipo “strano”. A ricreazione ci scappava il dispetto, lo spintone, lo schiaffo, mentre io avrei solo voluto divertirmi. Me li ricordo benissimo, quei momenti. Succede. Sempre, ancora, in ogni zona e ambiente. Con epiloghi spesso tragici e insensati”. Risollevata dalla famiglia e dai fratelli maggiori, Cortellesi ha proseguito per la sua strada, diventando a diciotto anni la Biancaneve del Castello di Bracciano (“per arrotondare, me ne stavo vestita come lei per ore a occhi chiusi in una teca fredda a subire i baci di centinaia di bambini in attesa del mio risveglio”) e in seguito una delle più belle voci italiane, complimento ribadito persino da Mina. Tra i personaggi imitati, l'artista invidia soprattutto l’eloquio di Franca Leosini e la voce di Carmen Consoli.