Romulus II, la resa dei conti. Le foto degli ultimi due episodi

Wiros giunge al cospetto di Titos che lo minaccia di morte e gli dà tre giorni di tempo per aprire le porte di Roma, farlo entrare e sottomettere il popolo. Altrimenti attaccherà 

Wiros fa arrestare Ilia perché ha messo in dubbio la sua autorità. Yemos lo affronta chiedendogli di liberarla, ma Wiros si rifiuta e gli chiede di sostenerlo, di parlare al popolo e convincerlo definitivamente a muovere guerra ai sabini

 Silvia chiede a Titos di farla entrare a Roma per parlare con Yemos e convincerlo alla resa.

Wiros impone a Ilia di riconoscere la sua natura divina davanti al popolo e chiedere scusa per l’affronto rivoltogli. Nell’arena, Ilia chiede scusa a Wiros per avergli mancato di rispetto davanti ai suoi soldati, riconosce la sua divinità ma si rivolge anche a Yemos con le stesse parole, provando a riunire i fratelli per il bene di Roma

Wiros chiede a Yemos di unirsi a lui nella battaglia, ma mentre la folla grida il nome di Roma, Yemos se ne va

Silvia entra a Roma per provare a convincere Yemos ma si scontra con Wiros

Yemos rivela i suoi presagi di sventura ai ruminales rimasti con Tarinkri e dice loro che per salvare il popolo Wiros deve morire

Dopo averlo abbracciato dicendo di non voler abbandonare il suo popolo, Yemos affronta Wiros, che riluttante si difende

Lo scontro tra i due termina con l’uccisione di Yemos, che in punto di morte dice al fratello: “Non siamo dei, Wiros. Né tu né io”

Davanti al corpo privo di vita di Yemos, Ilia incita il popolo mentre Tarinkri si toglie la vita impiccandosi. Wiros arriva e ordina di aprire le porte ai sabini

Wiros si reca da Titos e gli offre la città in cambio della salvezza del suo popolo. Il re dei sabini promette di risparmiare gli abitanti di Roma ma afferma di voler punire Ersilia

Wiros, Ilia e gli altri fanno ritorno a Roma come prigionieri di Titos, che entra nella città da conquistatore

Titos chiede a Ersilia le ragioni del suo tradimento, lei gli risponde di aver visto nei suoi occhi qualcosa che lo accomuna a Titos. Poi la condanna a morte dopo averla costretta ad assistere all’esecuzione di Wiros

Titos viene a sapere che Wiros ha una coperta identica alla sua. Preoccupato che questo possa mettere in discussione il suo ruolo di unico figlio di Sancos, gli chiede chi gliel’abbia data e gliela porta via

Vibia va a visitare Ilia, ringraziandola per averla aiutata quando era prigioniera a Roma. Ilia le chiede di fornirle un’arma per uccidere Titos e salvare Ersilia

Il re dei sabini si reca da Laurentia, la donna che ha dato la coperta a Wiros e le chiede dove abbia trovato Wiros, scoprendo che è suo fratello, quello di cui non era mai stato ritrovato il corpo

Il re dei sabini chiede alle sacerdotesse di raccontargli la verità, Vibia gli dice di risparmiare Ersilia per ottenere risposta, lui reagisce con violenza

Dopo avergli risparmiato la vita nonostante le richieste di Silvia, Titos si reca da Wiros, gli svela il significato di quella coperta e gli chiede se sia suo fratello, dicendogli di pensare che possa essere stato Sancos a mandarlo da lui perché non fosse più solo

Vibia libera Ilia mentre Titos abbandona Wiros nel bosco, legato a un albero e ricoperto di sangue di pecora, per testarne la sua origine divina. Ersilia gli chiede di salvarlo ricordando la profezia secondo cui il re dei sabini avrebbe legato a sé Roma col sangue, un sangue fraterno. Titos le risponde che se questo è vero, Wiros si salverà da solo

Wiros ha una visione di Yemos nella quale il fratello lo incita ad andare incontro al suo destino senza paura. Nel frattempo Ilia riesce a entrare nell’abitazione di Titos dopo aver ucciso una guardia, ma decide di risparmiarlo e si allontana verso il bosco

Titos torna sul luogo in cui ha lasciato Wiros e lo trova ancora vivo accanto a due lupi che non lo hanno attaccato

Dà ordine di liberarlo e lo riconosce come suo fratello e figlio perduto di Sancos

Tornato in città, Titos annuncia una nuova era di pace e fratellanza tra Roma e Cures

Wiros chiede di essere chiamato Romulus e di essere ricordato così. Nella folla scorge anche il volto di Yemos che annuisce

Ritiratasi nel bosco, in solitudine, Ilia dà alla luce il figlio di Yemos