Una docuserie in quattro parti sul caso Bill Cosby, proponendo un’analisi del personaggio pubblico e dell’uomo andato a processo
Si è tanto parlato del caso Bill Cosby, che ha cambiato per sempre la percezione del celebre comico agli occhi del mondo intero. Una vicenda giuridicamente complessa, considerando anche la sua risoluzione, che continua a far discutere. È uno di quei casi in cui la gente continuerà a discutere, come per O.J. Simpson e Michael Jackson.
Il comico W. Kamau Bell ha diretto la docuserie We Need to Talk About Cosby. Suddivisa in quattro parti, è l’analisi del caso giudiziario che vede come accusato il celebre comico Bill Cosby, volto storico della televisione americana. La serie arriverà negli Stati Uniti su Showtime ed è stato pubblicato online un teaser trailer.
We Need to Talk About Cosby
Il debutto della docuserie di W. Kamau Bell, We Need to Talk About Cosby, è previsto per il 30 gennaio 2022. Otto giorni prima, però, ci sarà la presentazione ufficiale al Sundance Film Festival. Bell si definisce “figlio di Cosby”, essendo un afroamericano nato negli anni ’70. L’influenza del comico è stata enorme, insieme a molti altri, sulla sua generazione.
“Ero un grandissimo fan di tutte le serie di Bill Cosby. Volevo fare il comico proprio per merito suo. Non ho mai pensato che avrei dovuto lottare tra chi pensavamo che fosse e chi ora sappiamo che fosse. Non sono certo lui vorrebbe io facessi questa docuserie, ma Cliff Huxtable lo vorrebbe di certo”. (occorre precisare che Cliff Huxtable è il nome originale del protagonista del The Cosby Show, titolo USA de I Robinson, adattamento italiano che ha cambiato il cognome della famiglia protagonista).
Ciò che We Need to Talk About Cosby pone al centro del tavolo di discussione è che il desiderio di potere che spinse Bill Cosby verso la sua spettacolare carriera televisiva, abbia poi portati agli atti di violenza contro le donne provati in tribunale. Si metterà a confronto l’immagine pubblica, quella dell’attore, modello di vita e filantropo, con quella del predatore sessuale.
Bill Cosby è libero
Bill Cosby è un uomo libero. La Corte Suprema della Pennsylvania ha interrotto la reclusione dopo aver scontato tre dei dieci anni di pena massima cui era stato condannato in primo grado nel 2018. L’accusa a suo carico era di violenze sessuali aggravate. Il tutto era stato confermato in appello proprio dalla Corte Suprema della Pennsylvania, nel 2019, ma ora la sentenza è stata annullata.
Ciò è accaduto dopo aver riconsiderato un accordo fatto dai legali di Cosby nel 2005 con un procuratore distrettuale che indagava sulle accuse di violenze sessuali provenienti da Andrea Constand, drogata e violentata. Dieci anni prima della condanna, l’attore si accordò con Bruce Castor, al tempo procuratore distrettuale della contea di Montgomery, per non essere incriminato. In cambio diede una testimonianza definita “potenzialmente incriminante” sul caso Constand, per il quale venne poi condannato a 10 anni.
Nel 2015 il successore di Castor riaprì il caso, dando di fatto inizio al percorso che ha condotto l’attore a processo. Nel 2017 la giuria non ottenne un verdetto e nel 2018 i legali non riuscirono a provare l’esistenza di un accordo. È stata riconsiderata, però, mesi fa una prova di quanto stipulato al secolo, sottolineando come a Cosby sia stato negato un processo equo.
L’attore aveva accettato di scontare l’intera pena nel carcere di massima sicurezza di Philadelphia, pur di non ammettere le proprie colpe. Gli era stata inoltre negata la libertà vigilata perché si era rifiutato di frequentare un programma di recupero per molestatori sessuali.