Yellowstone 3, la recensione del settimo e dell'ottavo episodio, aspettando il finale
Ecco cos'è successo nel settimo e nell'ottavo episodio della terza stagione di 'Yellowstone', in onda su Sky Atlantic il venerdì sera alle 21.15 (la serie è disponibile on demand e in streaming su NOW TV). ** ATTENZIONE: SPOILER **
Yellowstone 3, cos'è successo nel settimo episodio
Il settimo episodio della terza stagione di Yellowstone si apre con un furto notturno di bestiame…e con Beth che, all’alba, convince Rip a restare ancora un po’ con lei con delle argomentazioni assolutamente inoppugnabili! Anche Jamie si è alzato presto, e per un motivo ben preciso: prima di uscire di casa, infatti, fa tappa di nascosto nell’ufficio di suo padre per prendere alcuni documenti… Intanto Wheeler, ora ufficialmente in servizio, fa una bella ramanzina ai mandriani, colpevoli di aver permesso a Mia e a Laramie di trasferirsi lì quasi in pianta stabile. Non va bene, c’è bisogno di ordine, le donzelle dovranno “smammare” quanto prima!
Quella mattina, Kayce si reca con Ryan e Steve presso il posto dove è avvenuto il furto della mandria di mucche e vitelli di cui sopra. Questi ultimi, però, non erano marchiati, cosa che va a vantaggio del commissario: sicuramente i ladri si recherrano presso il posto dove vengono effettuare le marchiature prima di rivendere il bottino, e lui li intercetterà. In effetti va proprio così: Dutton Junior riconosce immediatamente il camion dei furfanti, e dopo un inseguimento a cavallo (siamo pur sempre nel selvaggio west!) prende al collo col lazo l’autista, che ci mette due secondi a rivelargli il nome del suo socio in malaffari.
Scopriamo che Jamie sta indagando sulla procura per il ranch fatta da suo padre, procura che è stata registrata a Salt Lake City, dunque nello Utah. Ciò non la rende nulla, però “intorbidisce le acque.” La segretaria gli comunica che c’è bisogno del suo certificato di nascita per alcune questioni ufficiali, così il personaggio di Wes Bentley va personalmente all’anagrafe, due piani sotto, a ritirarlo. Più che di un certificato di nascita, però, si tratta di una bomba: Jamie, infatti, è stato adottato! La sua vera madre, si legge dai documenti, è morta per mano del suo vero padre, condannato per omicidio colposo. Tornato nel suo ufficio, il neo procuratore generale, completamente sconvolto, non può fare a meno di chiedersi chi sia veramente…
Rip ordina a Jimmy di far salire un sauro sul camion per il trasporto, ma ecco entrare in azione Mia, che decide di autoinvitarsi salendo sul pick-up, e che, una volta in viaggio, continua a parlare, parlare, parlare. Wheeler già lo sa: “Sarà una di quelle giornate del cazzo, era meglio restare a letto!” dice profeticamente. Intanto Beth, a rapporto da suo padre, si ritrova a parlare non di strategie per far alzare bandiera bianca alla Market Equities, bensì di matrimonio. Ebbene sì: John è favorevole, ma sa anche che Rip non oserà mai chiedere la sua mano, dunque toccherà a lei fare la fatidica domanda. Tra abbracci e lacrime, Dutton, decisamente commosso, confessa di avere il cuore straziato per il fatto che sua figlia ha pensato di non potergli parlare di quello, ma lei lo rassicura: ora lo sa che può parlare di tutto con lui, e conta solo il presente.
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Nel suo ufficio, Beth scopre che ad aspettarla c’è Angela Bluethunder. Le due, che evidentemente si conoscono già, parlano del motivo per cui sono lì nella stessa stanza: perché Willa Hays sarà “una bella tigre da prendere per la coda.” Interrogata sull’affidabilità di Jamie, Miss Dutton – che, scopriamo, non sopporta gli hipster californiani – risponde “Non comprerei l’acqua da quello stron*o neanche se fossi nel deserto.” In definitiva, dovranno sporcarsi le mani, ma per nessuna delle due sarà evidentemente un problema.
Mentre Rip prova a vendere il sauro ribelle a un allevatore di cavalli per rodeo, Jimmy osserva rapito il ragazzino in groppa all’animale. Non c’è niente da fare, vuole tornare in sella…ma Wheeler prova a dissuaderlo: quello ha iniziato da giovanissimo, eppure anche lui rischia la vita ogni volta, ne vale davvero la pena? Ad ogni modo, il cavallo viene giudicato non abbastanza selvaggio, dunque tornerà al ranch. Nel frattempo, John incontra Wade Morrow in una tavola calda. I due rispolverano vecchi rancori – a quanto pare l’anziano mandriano fu aiutato da Dutton, ma poi pensò bene di derubarlo – e sfiorano la rissa, ed è chiaro che chi ha assunto Morrow l’ha fatto proprio per piazzare una bella spina nel fianco al personaggio di Kevin Costner.
Dopo una giornata non proprio fruttuosa, dopo aver sopportato Mia per ore e ore, e dopo aver cambiato una gomma bucata a una ruota del camion, Rip è veramente saturo, e quando arriva a casa prima di parlare con la sua amata sbollisce scolandosi due bottiglie di birra a canna, una dietro l’altra. Ok, ora possono salutarsi come si deve! Beth, divertita da quella scenetta, va dritta al punto e gli porge una scatoletta con dentro un anello che in realtà è una guarnizione (perché Wheeler, apprendiamo, non è “una donna da diamanti"). Long story short, lei conferma di aver già parlato con suo padre, lui accetta (anche se, ammette, un diamante gli sarebbe piaciuto!), quindi è deciso, si sposeranno. Rip, però, a un certo punto dice “Non posso sposarti davvero, lo sai che io non esisto ufficialmente…”, ma a Beth non interessa, perché alla fine i matrimoni sono solo dei contratti, e loro non si metteranno in affari. No, loro si sposeranno lì, di fronte a quelle montagne e di fronte alla loro famiglia.
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Insieme a Ryan e a Steve, Kayce va a catturare il socio del ladro di cavalli che ha appena cantato, ma la situazione degenera nel giro di pochi secondi. Dutton Junior, infatti, è l’unico con una preparazione militare, ed è l’unico a sapere cosa succederà. Preso alla sprovvista, Ryan è finito a terra, per fortuna colpito al petto, sul giubbotto antiproiettile, mentre Steve è rimasto ferito, ma è ancora vivo e se la caverà. Non si può dire lo stesso per l’uomo che ha sparato, freddato dai colpi del personaggio di Luke Grimes. A peggiorare le cose, poi, c’è che da oggi c’è una bambina che non solo è rimasta orfana di padre, ma che l’ha anche visto morire… Per Kayce è un colpo al cuore, l'ennesimo.
L’episodio si chiude con il confronto tra Jamie e John, col primo che confessa di aver scoperto la verità e che adesso pretende spiegazioni. La sua intera vita è stata una bugia, e lui ora vuole, anzi, ha bisogno di sapere. Dopo averlo rimesso a posto dopo l’immancabile frase “Tu non sei il mio vero padre, non puoi più ordinarmi cosa fare!”, Dutton rivendica la sua scelta, rivendica la sua decisione di accogliere in casa quel neonato di soli tre mesi rimasto orfano di madre a causa della furia del suo “vero” padre. “Chiamami come vuoi, ma io ti chiamo figlio, perché ne ho tutto il diritto, benché sia la cosa più difficile della mia vita…” dice il personaggio di Costner, e non si può non credergli. A ogni modo, John dà a Jamie la possibilità di scegliere chi chiamare padre, lusso che non capita a tanti, tutto sommato. Accetterà e rispetterà la sua decisione…anche perché è stanco, così stanco da non poterne più…
Yellowstone 3, cos'è successo nell'ottavo episodio
Il terzultimo episodio di Yellowstone 3 si apre con John e il nipote a una gara di working cow-horse e con Monica che avvisa Kayce che suo padre, che ormai passa quasi tutto il suo tempo libero con Tate, è in pensione, che gli piaccia o no. Scherzi a parte, il personaggio di Kelsey Asbille Chow dice che si sta preparando per andare a fare volontariato, ma è evidente che sta nascondendo qualcosa… Intanto continua la sfida a distanza a suon di colpi bassi (e di short selling) tra Beth e Roarke Morris, furibondo per come stanno andando le cose. Willa Hays ha deciso: è arrivato il momento di contrattaccare, senza pietà.
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John e Tate – ma anche Jimmy e Lloyd – osservano attentamente la maestria dei cavalieri e dei loro destrieri. Dutton spiega al nipote che comprare cavalli può rivelarsi determinante per un ranch, perché coi cavalli vincenti si vincono le gare, dunque si può guadagnare parecchio. Kayce prova a far desistere suo padre, già pronto ad aprire il portafoglio, ma poi anche lui è catturato dalla magia della gara. Senza farsi capire da Tate, i due discutono della sparatoria del giorno prima, che comunque era giustificata, dunque non dovrebbero esserci problemi. In realtà un problema però potrebbe esserci: Monica non lo sa… Rimasto solo col nonno, Tate vuole sapere perché lui e suo padre stavano parlando in segreto. “Non lo faccio mai, ogni segreto forma un callo sul cuore…” è la risposta del personaggio di Kevin Costner.
Giunto in ufficio, Kayce viene letteralmente circondato dagli allevatori, che ci tengono a ringraziarlo per il suo lavoro. Non c’è che dire, Dutton Junior rimane colpito. Dentro, però, lo sta aspettando suo fratello, che è lì per parlargli dell’offerta della Market Equities. Jamie spiega come stanno le cose, ed è evidente che per lui sarebbe da pazzi non accettare la proposta di Hays e soci. Per questo motivo chiede a Kayce di andare a parlare con Beth, l’unica che loro padre ascolta veramente per questioni del genere.
Nella riserva, Monica è ferma a bordo strada, con la macchina in panne. Passa un’auto con dentro una brava famiglia bianca americana, che ovviamente tira dritto e non si ferma neanche per sbaglio. Poi arriva un furgoncino. Il tipo alla guida è parecchio viscido, ma non c’è altra scelta: lì non c’è campo, dovrà andare con lui. Nel frattempo Beth incalza Bob a non cedere: non devono arrendersi adesso. La situazione, però, è meno rosea del previsto. C’è bisogno di una mano, motivo per cui Miss Dutton chiama Angela Bluethunder, che promette di fare qualche telefonata per “vedere chi è affamato.” Willa, dal canto suo, è sia furibonda sia colpita: la sua rivale è una tosta, l’assumerà dopo che l’avrà fatta licenziare. Ecco però arrivare una chiamata importante: è Jamie, che chiede una bozza dell’offerta.
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Rip avvisa Dutton: non è riuscito a vendere il sauro, perché non scalcia abbastanza. Il suo destino sarà il macello? Neanche per sogno, gli dice John: dovrà trovare una soluzione alternativa. In realtà il personaggio di Costner vuole sapere altro. “Io la amo, signore, e avrò sempre cura di lei.” è la risposta di quello di Cole Hauser, che ci tiene a precisare una cosa: le persone non parlano con lui non perché non si fidano, ma solo perché hanno paura di deluderlo. Da manuale la risposta di Dutton: “Beh, se sposi Beth hai già dimostrato di non aver paura di niente!”
A bordo del furgoncino, Monica, sempre più inquieta, si rende conto che le cose stanno prendendo una brutta piega quando il tizio decide di fare una deviazione in mezzo al nulla. Ciò che succede nella riserva resta nella riserva, lei lo sa bene...e a quanto pare lo sa anche lui... Appena può si dà alla fuga, ma l’uomo la insegue e riesce a raggiungerla. Ormai sopra di lei, le mette le mani al collo…ma a un certo punto cade a terra morto stecchito. Da lontano, qualcuno gli ha sparato, centrandolo in pieno.
Ma cos’è successo? Semplice: Rainwater, intenzionato a stanare l’assassino che ha recentemente macchiato di sangue quella terra, gli ha teso una trappola, e con l’aiuto di Monica l’ha fermato per sempre. Certo, il personaggio di Kelsey Asbille Chow ha rischiato grosso, ma ha veramente fatto la differenza. Il momento, però, è rovinato dalla lettura del giornale del giorno: in prima pagina c’è suo marito, che si è ritrovato coinvolto in una sparatoria. “Non c’è da stupirsi che siamo sposati, ci comportiamo allo stesso modo…” chiosa sconsolata Monica.
Beth è nervosa. Willa ha contrattaccato, e ora Bob vuole vederla di persona… L’arrivo di Kayce, mandato lì da Jamie, non migliora le cose. Mentre Rip va a liberare il cavallo non abbastanza ribelle in una riserva per cavalli selvatici e chiede a Lloyd di fargli da testimone di nozze, Teeter e Colby, usciti per sistemare la recinzione, fanno una pausa e decidono (o meglio, lei decide!) di fare il bagno nudi nel fiume. In quel momento, però, arrivano Wade Morrow e suo figlio, che hanno un messaggio per Dutton. Per poco i due mandriani, travolti dai cavalli nell’acqua, non ci lasciano le penne. Sotto la doccia, Monica confessa a Kayce tra le lacrime di aver ucciso un uomo. I due hanno l’ennesimo chiarimento – lui non le vuole dire certe cose perché ha paura che lei possa pensare che sia un uomo cattivo, un pensiero troppo difficile da sopportare –, ma lei non può biasimarlo: alla fine anche lei non gli ha raccontato la verità.
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Il personaggio di Kelly Reilly va a parlare con suo padre. Continuerà a fare quello che vorrà lui, ma è inutile girarci attorno, la situazione è grave, e lei, in tutta onestà, gli consiglia di vendere, altrimenti potrebbero esserci brutte conseguenze: non solo l’espropriazione, ma anche la ricusazione di Jamie, e mai come adesso è importante che rimanga dov’è, meglio comunque lui che qualcun altro. Ma non finisce lì: il futuro del ranch, se non venderanno, è già segnato, perché le imposte si mangeranno tutto nel giro di pochi anni. Poi la terra verrà suddivisa in piccoli lotti e ospiterà solo case per le vacanze. John, però, non venderà neanche un metro: non è orgoglio, è che ha fatto una promessa, e lui è un uomo per cui la parola data conta ancora qualcosa.
L’episodio si chiude con il ritorno in scena di un personaggio che era sparito da un po’. In viaggio verso il ranch, Rip e Lloyd fanno tappa in un locale di una cittadina abbastanza lontana per non essere solitamente frequentata da loro…e sul palco, intento a esibirsi, trovano Walker…
Yellowstone 3, il commento al settimo e all'ottavo episodio
Corre veloce verso la fine questa seconda metà della terza stagione di Yellowstone, e la posta in gioco è ormai altissima: in confronto alla Market Equities, Jenkins (e Rainwater) prima e i Beck dopo non sono stati altro che un sassolino nella scarpa, ma il pericolo numero uno Dutton ce l’ha in casa. Sì, stiamo ovviamente parlando di Jamie, che nel settimo episodio si ritrova al centro di un vero e proprio colpo di scena. Il personaggio di Wes Bentley, infatti, è stato adottato, e questa rivelazione sicuramente avrà delle conseguenze che andranno ben al di là dell’immediato confronto con suo padre. Per John, infatti, non è cambiato niente – un figlio è un figlio non perché c’è scritto così da qualche parte su un pezzo di carta, vedere alla voce Rip Wheeler –, ma è evidente che per Jamie, che però per adesso sta ancora processando la cosa, non è esattamente così.
Si può essere più o meno d’accordo in merito alla decisione di Dutton di non vendere (ha fatto una promessa a suo padre, e lui è uno che le promesse le mantiene), ma non si può negare che l’offerta avanzata da Hays e dalla Market Equities sia quantomeno interessante, specialmente in confronto alle altre opzioni e alle conseguenze elencate da Beth. Dunque Jamie che farà? Sosterrà suo padre, o sosterrà il futuro del ranch, o meglio, quello che lui pensa sia l’unico futuro possibile? Resterà fedele, o tradirà nuovamente quel genitore che gli ha già dato un’altra chance?
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Chi di sicuro non tradirà la fiducia di John è invece il personaggio di Kelly Reilly, che potrà anche non essere d’accordo con la scelta di suo padre, ma che lo sosterrà sempre e comunque. Non stupisce pertanto il fatto che Dutton abbia un soft spot a dir poco enorme per quella figlia-guerriera che, proprio come lui, ha fatto della fedeltà indiscussa alla famiglia il suo stile di vita. Per quella figlia-guerriera che è molto più simile a lui di tutti gli altri suoi figli maschi (puoi togliere Beth Dutton dal Montana, ma non puoi togliere il Montana da Beth Dutton). A tal proposito, bellissima la scena in cui John “dà la sua benedizione” per un eventuale matrimonio con Rip.
Sui futuri sposi non c’è veramente niente da aggiungere: sono sempre stupendi, e questo è quanto (ndr, se, come Rip, non avete idea di cosa sia una giustapposizione, cliccate qui). Kayce sembra finalmente aver trovato la sua dimensione, il che è un bene, perché spesso il personaggio di Luke Grimes si è ritrovato senza un vero obiettivo, senza un vero scopo. Vestire i panni, e il badge, del commissario del bestiame l’ha sicuramente reso un uomo più maturo, e ce n’era davvero bisogno.
Stupenda la confessione di John a Jamie negli ultimi minuti del settimo episodio. Dutton è stanco, è distrutto. Continuerà a combattere, questo è certo, ma dopo tutti i colpi che la vita gli ha fatto incassare non ha più la forza di un tempo. Definirlo rassegnato forse è troppo, ma è evidente che il personaggio di Kevin Costner si trova in un momento di profonda crisi, anche se non lo dà a vedere.
Veniamo poi a uno dei momenti più tosti di questa settimana: Monica che decide di fare da esca per fermare il killer di ragazze della riserva. Dal discorso fatto in precedenza con Rainwater si poteva immaginare che il personaggio di Kelsey Asbille Chow avrebbe deciso di lottare in prima linea, ma mai avremmo pensato a qualcosa del genere! Fino all’ultimo, fino a quando non abbiamo visto Mo mimetizzato tra i cespugli, abbiamo veramente temuto per la sua incolumità.
Due cose prima di chiudere: cos’è che ha Wade Morrow che appartiene a John? E perché mai Walker è stato così stupido da rimanere solo a qualche ora di viaggio in macchina dal ranch? Infine, una considerazione sulla storyline del sauro scalciante ma non abbastanza. No, il cavallo non è Rip, ma in compenso questo segmento narrativo è una potente metafora sull’importanza dell’avere qualcuno che decide di darti una seconda chance nella vita. Proprio come è accaduto al personaggio di Cole Hauser.