Fargo 4, la recensione del settimo e dell'ottavo episodio della serie tv in onda su Sky
Leggi la recensione del settimo e dell'ottavo episodio di 'Fargo 4', la geniale serie tv creata da Noah Hawley, in onda su Sky Atlantic il lunedì sera alle 21.15 (disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV). ** ATTENZIONE: SPOILER **
Fargo 4, cos'è successo nel settimo episodio
Purtroppo per il Dr. Harvard, Oraetta è di nuovo in cucina, e questa volta in forno ci sono dei macarons tanto buoni quanto letali. Ne basta uno per stenderlo, facendolo crollare a terra in preda a terribili convulsioni. Mentre il suo capo agonizza, l’infermiera Mayflower recupera prontamente la lettera anonima riposta nel cassetto della sua scrivania, e poi si mette a urlare chiedendo aiuto. Il diavolo, però, fa solo le pentole, non i coperchi…
Nel frattempo, l’autrice della missiva, l’unica e irripetibile Etherilda Pearl Smutny, è costretta a guardare l’andirivieni degli uomini di Cannon, che ora è il nuovo e ingombrante padrone di casa. Uno di loro, però, un certo Lemuel, sembra piuttosto simpatico…e piuttosto carino… Josto trova il corpo di Antoon e fa due più due: c’è un morto e ci sono due persone, il Rabbino e Satchel, che mancano all’appello, e per questo motivo manda Calamita alla ricerca dei fuggitivi, specialmente del traditore irlandese.
La prima tappa dell’infido Constant è casa Cannon, ma Buel, rimasta sola coi bambini, si dimostra una vera e propria leonessa, e alla fine, grazie anche a un fucile a canne mozze, riesce a mandarlo via. A quel punto al sicario non resta da fare altro che cercare informazioni nella stanzetta del sottotetto dove dormivano Satchel e Milligan. Chi cerca trova, e Calamita, dentro la Bibbia del Rabbino, trova un indizio, un ritaglio di giornale che contiene un’inserzione di un’attività che ha sede nel Kansas, dunque oltre confine.
Intanto Fadda Junior e Violante vanno a parlare con Cannon. Poiché Gaetano non può essere ucciso – ci sono delle regole, lui è il figlio della persona scelta da New York per gestire i traffici di Kansas City, dunque è un intoccabile –, Ebal propone uno scambio: il completo controllo dei macelli e di alcune tratte in cambio della sua vita. Josto, però, credendosi più furbo, prova a mandare tutto all’aria dicendo al suo nemico che uno dei suoi uomini in risposta al rapimento di suo fratello ha ucciso Satchel. “An eye for an eye,” dunque il nuovo accordo sarà questo: quanto proposto da Violante in cambio dell’uccisione non del povero Ziro, bensì di Gaetano e Constant. Due piccioni con una fava per lui, un dolore enorme per Loy, che ovviamente non sa che suo figlio è in fuga insieme al Rabbino.
Zitto zitto, Wickware ha fatto le sue domande qua e là, e alla fine è certo che le sue due fuggitive siano ora sotto la protezione degli afroamericani. Fa intendere a Odis di sapere della sua corruzione, ma l’altro, in tutta risposta, lo manda sonoramente a quel paese. Poi, completamente nel panico, l'ansiosio detective fa un paio di valigie in fretta e furia (ovviamente non può lasciare indietro le due bamboline), ma viene intercettato da Omie e Opal, perché Loy vuole vederlo, e per un breve momento si ritrova in compagnia di Zelmare e Swanee. Cannon consegna alle fuorilegge due biglietti per il treno diretto a Filadelfia in partenza quella sera stessa alle dieci. Poi – dopo aver contemplato per un momento l’idea di uccidere Ziro e dopo aver fatto un discorsetto a Odis sulla sua intenzione di fregare Josto al suo stesso gioco –, va da Gaetano e gli dice che suo fratello gli ha praticamente chiesto di farlo fuori. Lui, però, sarà più furbo di così, e non cadrà in quella trappola. Liberato Big Fadda, peraltro con sua grande sorpresa, Cannon ordina a Omie di andare alla ricerca di Calamita: è arrivato il momento di passare al contrattacco.
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Dopo un ultimo incontro amoroso con Josto – che sta per sposarsi con la figlia del sindaco, un’unione organizzata da suo padre –, Oraetta scopre che il Dr. Harvard è sopravvissuto e si rimetterà completamente. La notizia la getta nel panico, così, dopo aver cacciato via a borsettate il suo amante, si precipita in ospedale per cercare di rimediare al suo errore. Purtroppo, però, è troppo tardi: il suo capo è pronto a parlare con la polizia. Disperata all’idea di finire in gattabuia, la nostra si prepara alla fuga…e per puro caso trova il quadernetto degli appunti dimenticato da Etherilda. Dove ha già visto quella grafia? Ma certo: è la stessa della lettera anonima!! Per la giovane Smutny si mette male…molto male!
Tornato alla base, Josto ha una brutta sorpresa: suo fratello Gaetano è vivo e si trova lì. Big Fadda le suona di santa ragione a Little Fadda (big e little in termini puramente fisici, è chiaro), ma poi succede qualcosa di inaspettato: Gaetano, sorpreso dal piano messo in atto da Josto per farlo fuori, giura fedeltà al fratello, che a quanto pare non è debole per niente! Lui sarà anche i muscoli, ma l’altro è la mente, e da quel momento non ci saranno più divisioni. Tutto è bene quel che finisce bene. Più o meno.
Poiché il suo piano non ha portato i frutti sperati, Loy decide di coinvolgere i “colleghi” di Fargo. Come se non bastasse, riceve la visita dello US Marshall Dick Wickware, che gli “consiglia” di consegnargli Zelmare e Swanee, perché, a differenza di quanto creda, non deve loro niente, anzi, questa assurda pretesa dei criminali di avere un’etica non sta veramente né in cielo né in terra. Con le spalle al muro – nessuno nel suo ramo vuole avere i federali alle calcagna –, alla fine Cannon cede, e canta.
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Buel, che intanto è venuta a sapere della morte di Satchel, si reca a casa Smutny per avvisare Lemuel, che si trova lì per fare dei lavoretti di pura manovalanza. Dibrell prova a convincere la moglie di Loy ad aiutarli, ma l’altra le dice chiaramente che purtroppo è così che funziona, e lei non può farci niente. Le piacerebbe, però, che il funerale si tenesse lì. Dopo aver recuperato Lemuel – che è chiaramente interessato a Etherilda e prova a impressionarla con le sue conoscenze musicali –, mamma Smutny parla alla figlia: meglio che non si faccia venire in mente strane idee!
Wickware mette insieme una squadra per andare ad arrestare le due fuggitive, che si trovano in stazione in attesa del treno delle 22 per Filadelfia. Inaspettatamente, Odis chiede di poterne fare parte: è stufo di fare il venduto, vuole tornare a essere un poliziotto. Lo US Marshall decide di dargli una seconda possibilità, e in buona fede, prima di entrare in azione, lo incita a essere un uomo degno di tale nome. Il detective Weff, però, rimane paralizzato in auto dal suo Disturbo Post Traumatico da Stress . Intanto Wickware e gli altri agenti fanno irruzione, ma Zelmare e Swanee, che si sono accorte di ciò che sta accadendo, non si lasceranno catturare facilmente.
Nell’inevitabile sparatoria muoiono anche parecchi civili, e lo spettacolo che Odis, finalmente pronto, si trova davanti è veramente uno scenario di guerra. Raggiunge il collega mormone, che ha messo con le spalle al muro le due fuggitive, rimaste senza pallottole. Invece di ammanettarle come richiesto, in un momento di lucida follia spara al cuore a Wickware e in testa a Swanee. Non fa però in tempo a uccidere anche Zelmare, che, disperata, gli si scaglia addosso disarmata e riesce a correre via. Ovviamente non finisce qui.
In visita dalla madre, Josto in giardino confessa a Gaetano che in realtà Satchel non è morto, bensì è scappato insieme a Patrick, e che Calamita è sulle loro tracce. Il momento è però interrotto dall’arrivo di Mort Kellerman e compagni, i famigerati rinforzi da Fargo, che uccidono gli uomini dei Fadda e provano a fare fuori anche i due fratelli. Gaetano risponde al fuoco e riesce miracolosamente a mandarli via…ma intanto mamma Fadda e una sorella sono state freddate da alcuni proiettili che hanno attraversato una finestra…
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Si avvia lentamente verso la fine la quarta stagione di Fargo, e ormai è chiaro che la guerra tra il clan Fadda e il clan Cannon è semplicemente inevitabile. Si viaggia dritti in quella direzione, motivo per cui ha avuto ufficialmente inizio la “scrematura” dei personaggi. Dopo Doctor Senator e Antoon Domini è la volta di Dick Wickware e Swanee Capps, ma di sicuro a breve altri li seguiranno, così come è sicuro che Zelmare proverà a vendicare la sua compagna di vita. Miss Roulette tornerà quando meno ce l’aspetteremo, “cognomen omen.”
Intanto il cerchio si sta stringendo inesorabilmente attorno a Oraetta e a Odis, vittime più di sé stessi che del caso (anche se, comunque, il caso ci mette sempre lo zampino in Fargo!). Entrambi governati fa forze che non possono controllare – il bisogno di uccidere in un caso, il Disturbo da Stress Post Traumatico (e la codardia di fondo) nell’altro –, i personaggi di Jessie Buckley e Jack Huston sono veramente a tanto così dal toccare il fondo.
Anche Loy non si trova in una bella posizione, ma è intenzionato a non subire gli eventi, o quantomeno a ribattere a dovere. Chi invece sembra passarsela inaspettatamente bene è Josto, almeno fino alle ultimissime scene dell’episodio 8. In realtà anche il personaggio di Jason Schwartzmann – che, diciamolo, è veramente perfetto per questo ruolo anche grazie alla sua fisicità, una sorta di "Calimero criminale" che quando abbaia pensa di essere un rottweiler e che invece è solo un chihuhua – si sta scavando la fossa da solo, e il fatto che in città da New York sia arrivato Joe Bulo la dice lunga sul suo futuro.
Sicuramente degno di nota il discorso del personaggio dell’ottimo Chris Rock a quello di Huston nello spogliatoio della palestra dove è stato incatenato Gaetano, ma anche la sequenza in cui il personaggio di Esposito prima le dà di santa ragione al fratello, e poi si inginocchia di fronte a lui e gli giura assoluta fedeltà. Big Fadda è così folle da arrivare ad ammirare Little Fadda, ma a conti fatti ciò non stupisce, perché Josto in fondo con la decisione di far uccidere Satchel e con il tentativo di far giustiziare Gaetano da Cannon ha mostrato la sua vera, e decisamente stron*a, faccia. La faccia di un uomo completamente privo di scrupoli.
Infine una domanda di non poco conto: che fine hanno fatto il Rabbino e Satchel?
NOTE SPARSE
- I dolci di Oraetta hanno veramente un ottimo aspetto…sono belli da morire, letteralmente!
- A quanto pare Happy è uno piuttosto importante, visto che suo cugino Leon, nonostante tutto, sembra intoccabile…
- Etherilda, Lemuel, e il meet cute in stile Fargo, cioè quando lui è il figlio del boss criminale che ha incastrato i tuoi genitori, ma tu non puoi fare a meno di pensare che sia proprio carino. Sarà amore? Se arriveranno tutti interi fino alla fine, forse sì!
- L’inquietante presenza, che sia o meno la morte poco importa, si manifesta sia nel settimo episodio, quando Lemuel rimane da solo nella sala delle cerimonie con la bara che contiene il cadavere di Doctor Senator, sia nell’ottavo, quando Swanee vede il corpo in decomposizione in mezzo alla sala d’aspetto della stazione e quando Zelmare, dopo aver visto morire davanti ai suoi occhi la sua amata, decide di lanciarsi contro Wickware.
- Casomai non fosse chiaro, è Josto il vero villain della stagione. Non che Calamita, Gaetano e Oraetta siano delle personcine encomiabili, ma Josto…è a un altro livello di stron*aggine! D’altronde, come ben gli dice il personaggio di Esposito: “Io sono il leone…ma tu sei la serpe…”
- Oraetta – che è del Minnesota – dice a Josto che da piccola era sempre in ospedale, ma per fortuna al suo fianco c’era quell’angelo (!!) della madre, con il suo “succo speciale.” Qualcuno ha detto Sindrome di Münchhausen per procura e Sharp Objects?
- Perle di saggezza made in Wickware (che non capisce le battute a sfondo sessuale perché è veramente cresciuto a pane, carotine e Bibbia): “I criminali sono capaci di amore e fedeltà solo quando torna loro indietro qualcosa.”