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Big Little Lies 2: la recensione del sesto e penultimo episodio

Serie TV

Linda Avolio

Dalla confessione di Bonnie alle confessioni di Celeste, la verità sta per venire a galla. Ecco la recensione del sesto e penultimo episodio della seconda stagione di Big Little Lies. Il gran finale andrà in onda su Sky Atlantic martedì 23 luglio alle 21.15. - Big Little Lies 2: il cast prima e dopo

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Big Little Lies, stagione 2, episodio 6: trama e recensione

 

Jane e Corey in stand-by

Il sesto e penultimo episodio di Big Little Lies 2 si apre, di nuovo, su quella maledetta notte, ma poi si torna al presente, e nel presente c'è una Jane piuttosto incazzata che arriva a casa di Corey e, senza tanti giri di parole, pretende di sapere la verità. Lui, ammesso e non concesso che stia dicendo la verità, dice di non essere un agente sotto copertura, ma di essere stato semplicemente convocato per "fare quattro chiacchiere." E' evidente: Quinlan non ha mai veramente chiuso l'indagine sulla morte di Perry, al contrario, è sicura che, prima o poi, una delle "cinque di Monterey" crollerà. Per la prima ci sarà un accordo, o quantomeno ci saranno delle attenuanti, mentre le altre quattro...beh, per loro ci sarà il carcere. 

Queste nuove rivelazioni hanno l'effetto di far allontanare Jane da Corey, come si poteva facilmente prevedere: ci vorrà del tempo prima che lei possa aprirsi nuovamente. Lui sembra sinceramente dispiaciuto, ma è anche deteminato: "Non me ne andrò via." Sarà sincero?

Insieme alle altre, Jane è presente alle udienze per l'affidamento di Max e Josh, e durante la prima, quando Celeste viene ripetutamente umiliata dall'avvocato di Mary Louise, rimane così turbata da decidere di andare a parlare faccia a faccia con la sua nuova e poco gradita vicina di casa. Jane, che è emotivamente vicinissima a Celeste, bussa alla porta di casa di Mary Louise, e, non appena questa apre, le vomita addosso la sua opinione: "Perché stai facendo tutto questo?? Lo sai che è una brava madre, devi tirarti indietro! Ciò che vedo è una donna che sta vivendo un momento difficile! Chi non si mai trovato in una situazione difficile??" Mary Louise, da brava iena, coglie immediatamente la palla al balzo: "Stai vivendo anche tu un momento difficile Jane? A causa della tua coscienza forse? Ziggy mi ha detto che hai comprato una pistola, volevi usarla contro mio figlio? Ti sei trasferita a Monterey per dargli la caccia?" Jane ovviamente non la prende bene e controbatte, ma la madre di Perry si chiude la porta dietro le spalle e fa finta di non sentire... Mary Louise non vede e non sente, ma parla, quantomeno quando si tratta di difendere il figlio...

 

Ennesima umiliazione per Renata 

Renata è una roccia - è lei a convincere Madeline a non dire niente a Ed e a fare da paciere durante l'incotro notturno delle "cinque di Monterey" -, ma anche lei è umana, dunque ha dei limiti. E quei limiti stanno per essere superati. Nel salone ormai completamente vuoto della loro casa, i coniugi Klein salutano Julie, la giovane tata francese di Amabella, una spesa in questo momento non sostenibile. Un colpo al cuore per la bambina, ma anche per Renata, che promette che, non appena la situazione si sbloccherà, provvederà a riassumere immediatamente la ragazza.

Peccato che durante l'incontro per la vendita dei beni sequestrati - vendita gestita dall'amministratore fiduciario visto nel quarto episodio - Julie si faccia avanti per chiedere gli arretrati e per chiedere che le vengano pagati dei servizi extra, servizi finalizzati alla "gestione dello stress." Sì, ovviamente si tratta del più classico dei cliché: Gordon ha tradito la moglie con la tata!!

In macchina, dopo che Gordon azzarda un "Lo sai che comunque ti amo ancora?", Renata esplode: "Chiudi quella ca**o di bocca per il resto della tua ca**o di fo**utissima vita. Hai capito? Non voglio più sentire una sola ca**o di parola uscire dalla tua ca**o di fo**tutissima bocca sul perché hai mandato tutto a pu**ane o quale fo**utissima scusa ti possa venire in mente! Fo**uto ca**o di stron*o!! Ca**o, proprio con la fo**utissima tata??" Come darle torto? Renata, siamo con te!

 

Madeline e Ed si riavvicinano?

Dopo l'incontro notturno con le sue amiche (e complici), Madeline torna a casa e racconta a Ed - ovviamente tralasciando il dettaglio dell'omicidio di Perry - quanto successo. Nello specifico, gli dice di aver mandato non molto gentilmente a quel paese Bonnie. Lui vorrebbe sapere il motivo dell'incontro, ma lei non si sbottona. In realtà Madeline vorrebbe dire la verità a suo marito, ma sa che se lo farà potrebbe mettere nei guai le altre. E in un momento del genere è meglio non smuovere ulteriormente le acque. Inoltre, come ben sottolinea Renata, hanno fatto un patto, un "fo**uto patto!", dunque bisogna tenere la bocca chiusa, punto e stop.

I coniugi Mackenzie si trovano in un momento delicatissimo: o resteranno insieme e saranno più uniti di prima, oppure si lasceranno. E' evidente che entrambi puntano alla prima opzione, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...e un omicidio, in questo caso! Che Ed non sarebbe finito a letto con Tori l'avevamo immaginato, non è nel suo carattere una cosa del genere, ma l'insistenza di lei è veramente notevole. Che sfacciata!

Ad ogni modo, è Madeline che dovrà dare prova di essere nuovamente degna di fiducia, un'impresa titanica, specialmente a causa del "fo**uto patto" di cui sopra. Dal canto suo, Ed non desidera altro che tornare a fidarsi di sua moglie, ma ha ragione, non esiste una bacchetta magica per questo genere di cose. La sera, però, quando la trova in camera da letto con addosso il suo abito da sposa e intenta a ballare sulle note della loro canzone - la canzone che lui scelse per il loro matrimonio -, Ed rimane colpito: al diavolo le bacchette magiche, a volte bastano cose molto più terrente, come tornare con la mente al giorno delle proprie nozze per tornare nello stato d'animo di quel momento. E' un piccolo, grande passo in avanti per entrambi.

 

Celeste VS Mary Louise, una guerra senza esclusione di colpi (bassi)

Veniamo dunque ai momenti più forti dell'episodio, quelli relativi alle udienze per la custodia dei gemelli. A parte un infelice scambio di battute prima dell'udienza preliminare - Mary Louise che si avvicina a Celeste per dirle che, nonostante tutto, loro sono ancora "family", la famiglia l'una dell'altra, e Celeste che ribatte secca che no, loro non sono per niente "family" -, la prima seduta dura pochissimo, e non è un bene. La giudice non è soddisfatta dei report fatti dallo psichiatra che si è occupato del caso, ma allo stesso tempo vorrebbe evitare di strappare due bambini dalla casa in cui sono cresciuti. Insomma, si andrà avanti in maniera standard. Con un vero e proprio processo. A sedersi al banco dei testimoni per essere interrogata sarà Celeste. Il rischio che possa essere Mary Louise a ottenere la custodia è alto, come ricorda l'avvocata, ma il personaggio di Kidman andrà avanti per questa strada. Continuerà a lottare.

Il giorno successivo, Celeste giura di dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità. E il "roasting" (l'arrostimento, come direbbero gli americani) ha inizio. L'avvocato di Mary Louise, infatti, colpisce duro. L'obiettivo è dimostrare che Mrs. Wright non è una madre adatta a prendersi cura dei propri figli. Un'accusa pesante, supportata dall'ammissione del ricorso alla violenza in certe occasioni (contro Perry), dall'ammissione che a volte tale violenza portava a del sesso focoso, dall'ammissione dell'utilizzo di sonniferi (il famigerato Ambien, che addirittura ha portato letteralmente Celeste fuori strada nel secondo episodio) e dall'ammissione di una sfilza di incontri di una notte, dal barista Joe ad altri uomini X (o meglio, XXX in questo caso!).

Una situazione decisamente umiliante. Celeste parla direttamente alla giudice e ammette le proprie colpe, le proprie mancanze, ma dice anche che si sta impegnando per stare meglio e guarire. Per il suo bene e, soprattutto, per quello di Max e Josh. Il punto più basso però arriva quando l'avvocato le chiede se sia mai stata violenta con i figli, se abbia mai dato uno schiaffo alla suocere e se abbia mai spinto giù da una scalinata suo marito. Ops. Davanti alle riproduzioni in computer grafica della caduta di Perry, Celeste afferma senza esitare di non aver spinto suo marito, e infatti è la verità. In tutto questo, però, a Quinlan, presente in aula, non sfuggono le reazioni delle altre quattro di Monterey, specialmente quella di Bonnie, che chiude gli occhi e abbassa la testa. 

Una prima seduta a dir poco devastante, non c'è che dire, infatti non stupisce vedere Celeste di sera attaccarsi a una bottiglia di vodka dopo aver messo a dormire i gemelli. Il secondo round ha luogo il giorno successivo. L'avvocata di Celeste cerca di "riabilitarla" al meglio, facendole spiegare che sì, ha avuto dei problemi dopo la morte di Perry, ma che ha assolutamente intenzione di farsi aiutare dalla sua terapeuta, alla quale finora non aveva ancora parlato di certi argomenti proprio perché se ne vergognava. Come detto da Jane a Mary Louise, ciò che si vede è una donna che sta vivendo un momento difficile. Ma anche una donna intenzionata a reagire e a riprendere il controllo della propria vita. E una madre disposta a tutto pur di non perdere i figli.

Il momento del verdetto è arrivato, ma Celeste, che sente che la giudice non è completamente dalla sua parte, e che soprattutto non ha intenzione di farla passare liscia alla suocera, contro il parere della sua avvocata si alza in piedi e chiede di poter chiamare un nuovo testimone al banco: Mary Louise. D'altronde è giusto sentire entrambe le parti in causa per poter prendere la decisione migliore, no? Ma c'è di più: sempre contro il parere della sua avvocata, Celeste chiede di poter essere lei stessa a condurre l'interrogatorio. Mary Louise ha appena trovato pane per i suoi denti (finti, in questo caso!). Di sicuro il prossimo episodio, l'ultimo, sarà un epico faccia a faccia tra Streep e Kidman, dunque prepariamoci a momenti ad alta, altissima intensità! Soprattutto, prepariamoci a scoprire cosa si nasconde nel passato di Mary Louise, dunque anche nel passato di Perry...

Degna di nota la parte in cui Celeste spiega alla giudice come mai non abbia lasciato Perry nonostante le violenze: "Sono rimasta perché lo amavo e pensavo che sarebbe migliorato...ma non è successo. E quand'ero felice sono rimasta perché ero felice, e quando ero depressa sono rimasta perché ero depressa. In ogni caso avevo paura di quello che avrebbe potuto fare se lo avessi lasciato, come avrebbe reagito. Avevo paura di stare da sola, così sono rimasta. Sono rimasta per sopravvivere. Sono rimasta per i miei figli..." Non c'è bisogno di aggiungere altro, una risposta perfetta per tutti quelli del "Certo che poteva anche lasciarlo!"

 

Il dolore di Bonnie

Sicuramente il piatto forte del sesto episodio è stato la storyline di Celeste, ma anche la linea narrativa di Bonnie ha avuto molto peso questa settimana, motivo per cui si è scelto di chiudere questa recensione con il percorso del personaggio di Zoe Kravitz. Per Bonnie l'episodio inizia male. Inizia con Madeline che la manda con forza a quel paese, e prosegue con un alternarsi di scene ambientate in ospedale e di scene ambientate nell'aula giudiziaria. In realtà a interessarci sono le prime, perché è al capezzale della madre che Bonnie ripensa al passato e, finalmente, è obbligata a farci i conti.

Bonnie si rivede durante la sua deposizione, dopo la morte di Perry, e finalmente dice la verità. Ma la sta dicendo a sé stessa, la sta scrivendo sul suo taccuino. La situazione di sua madre è stabile, ma sempre grave: Elizabeth non riesce a parlare, non riesce a muoversi...non riesce più a fare niente da sola. Su padre le chiede se pensa se lei sia pronta, e con lei intende sua moglie. Lui pensa che no, che Elizabeth non sia pronta, ma Bonnie sa che è esattamente il contrario: sua madre è pronta, sua madre le ha chiesto di aiutarla a morire. Bonnie immagina di liberare sua madre soffocandola con un cuscino, ma forse è sé stessa che sta liberando. Quando la dottoressa che ha in cura Elizabeth annuncia di non poter fare altro, Bonnie molto sinceramente chiede "Possiamo ucciderla? Non vorrebbe vivere così." Solo lei conosce la verità. Solo lei ne porta il peso sulle spalle. Lo facciamo per i cani, alleviare le loro sofferenze accompagnandoli verso la fine, perché non farlo per le persone? Il suo ragionamento non fa una piega...

Verso la fine dell'episodio vediamo Elizabeth risvegliarsi per qualche secondo, ma poi chiudere di nuovo gli occhi. Per Bonnie comunque è arrivato il momento della confessione. Col suo taccuino in mano, è tempo di buttare fuori quello che finora è rimasto sepolto profondamente dentro di lei: "Devo confessare qualcosa di cui non vado fiera, e mentre scrivevo mi sono resa conto che avevo bisogno di confessarlo a te prima che a chiunque altro. Ce l'ho con te per l'infanzia che ho avuto. Ce l'ho con te perché non avevi pazienza, perché avevo paura di fare i compiti e di essere sgridata. Per tutti i mobili della cucina che hai sbattuto. Per avermi preso a schiaffi. Per tutti i lividi. Ce l'ho con te perché non mi sono mai sentita sicura a casa mia. Ce l'ho con te perché ti vergognavi di me. Ce l'ho con te perché ho iniziato a fare sesso a tredici anni solo per provare a me stessa che potevo essere amata. Ce l'ho con te perché mi hai fatto venire voglia di picchiare a morte chiunque. Ce l'ho con te perché mi hai fatto sentire così inutile che mi sono accontentata di un uomo che io non... Ma soprattutto, ce l'ho con te per aver ucciso un uomo... Ho ucciso io il marito di Celeste, non è scivolato! L'ho spinto. Sono scattata. Quando mi sono buttata su di lui, era te che stavo spingendo. Quella spinta era da tanto tempo che doveva arrivare... E voglio perdonarti..." La confessione di Bonnie si ferma qui, tra le quattro mura di una stanza d'ospedale e di fronte a una madre ormai incapace di chiedere scusa. La confessione di Bonnie si ferma qui...per ora...