Trust, il rapimento Getty in 10 punti

Serie TV

Floriana Ferrando

Ogni mercoledì alle 21.15, Sky Atlantic trasmette, in esclusiva per l'Italia e in contemporanea con gli Stati Uniti, Trust - Il rapimento Getty, la serie tv ideata e prodotta da Danny Boyle, Simon Beaufoy e Christian Colson incentrata sul fatto di cronaca che ha coinvolto il nipote di un magnate del petrolio negli anni Settanta, il ricchissimo John Paul Getty. Ecco i punti salienti della vicenda: continua a leggere e scopri di più

Un ragazzo che scompare. Un riscatto da pagare ai rapitori. E un ricco magnate del petrolio senza scrupoli. Sono gli ingredienti che fanno da sfondo a Trust – Il rapimento Getty, la nuova serie tv trasmessa in esclusiva su Sky Atlantic HD che porta sul piccolo schermo la vicenda realmente avvenuta in Italia negli anni Settanta.

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La serie
Al timone della serie tv c’è un tris d’assi: Danny Boyle, Simon Beaufoy e Christian Colson, che hanno già lavorato insieme vincendo il premio Oscar per il film del 2008 The Millionaire. Nel cast, invece, a nomi meno conosciuti si affiancano star già consacrate dai riflettori di Hollywood: il vecchio Getty ha il volto dell’attore Donald Sutherland, Harris Dickinson interpreta il nipote, mentre la parte della coraggiosa madre del rapito che si oppone al nonno spetta all’attrice due volte premio Oscar Hilary Swank (nel 2000 e nel 2005 rispettivamente per i film Boys Don't Cry e Million Dollar Baby).

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Chi era Paul Getty?
La vicenda ruota attorno alla famiglia più ricca del mondo: ad essere rapito è il nipote sedicenne di Paul Getty, imprenditore e fondatore della Getty Oil Company, una delle aziende petrolifere più forti di sempre, con pozzi di petrolio in Texas, in Canada, in Arabia Saudita e diversi interessi anche in Italia. Uomo cinico e austero, viene ricordato per la sua avarizia che dimostra anche in occasione del rapimento del giovane John Paul Getty III, quando prima decide di non pagare il riscatto (assumendo, però, un detective privato per scovare il luogo del rapimento), per poi ripensarci. Ma anche in questo caso il vecchio Getty non perde la verve dell’uomo d’affari: si è detto disposto a pagare il riscatto solo a patto che l’intera somma gli fosse poi restituita, con tanto di interessi. Nel 1966 viene dichiarato l’ uomo più ricco del mondo dal Guinness Book of Records.

Il rapimento

La notte del 10 luglio 1973 scompare a Roma Paul Getty III, nipote del ricchissimo petroliere. Capelli lunghi, look da hippy e vita dissoluta, è la vittima perfetta per l'ndrangheta, che in cambio della sua liberazione chiede 17 milioni di dollari. La prigionia dura cinque mesi, fino alla liberazione avvenuta il 17 dicembre sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Durante il periodo in mano ai rapitori viene fatto recapitare alla famiglia un pezzo dell’orecchio del giovane, per indurla al pagamento. Di quel momento Getty racconta in un’intervista rilasciata al giornalista statunitense Charles Fox, che si occupò del caso: “Mi mise la lama contro l’orecchio. Ci fu un rumore come quello di un foglio strappato. Il rumore è stata la cosa peggiore. C’è un limite al dolore. Se ti prepari puoi sopportarlo”.

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