Penultimo appuntamento con Britannia, ed è tempo di spingere sull’acceleratore sia a livello temporale – sono infatti passati quattro mesi, e ora siamo in pieno inverno – sia a livello di interazione tra i personaggi. Dopo una breve introduzione ambientata a Locerly che praticamente è l’epilogo della parentesi horror della scorsa settimana, la narrazione fa un salto avanti di quattro mesi: Cait è insieme a Divis, che la sta addestrando per la difficilissima sfida che l’attende, Lucio è sempre più dubbioso sulle reali intenzioni di Aulo, Antedia è pronta per passare all’attacco, e Kerra è in una posizione difficilissima: leggi la recensione dell'ottavo episodio di Britannia
Britannia, episodio 8: la trama
Dopo gli eventi della notte appena trascorsa, e dopo la rivelazione di Divis, Cait capisce che la sua vita sta per cambiare, ma soprattutto è costretta a dire addio a suo padre: Sawyer, infatti, si rende conto di essere solo un ostacolo per sua figlia in un momento così delicato, così sceglie anche per lei, da quel momento le loro strade si divideranno. La posta in gioco è troppo alta, e non ci devono essere distrazioni o esitazioni.
Intanto, sono passati quattro mesi. Crugdunun è sotto assedio, e le scorte alimentari non dureranno a lungo. Kerra ovviamente è preoccupata, ma tiene duro: non ha intenzione di arrendersi ad Antedia ed Aulo Plauzio, anche perché arrendersi significherebbe condannare a morte certa tutti i suoi sudditi. Antedia, dal canto suo, è in attesa. Gildas non capisce: non è forse questo il momento di attaccare? Non ancora. E comunque, prima bisogna confrontarsi con gli alleati, i Romani.
Al campo base romano, Aulo accoglie tre assassini arrivati dai punti più remoti del mondo, quantomeno di quello conosciuto fino a quel momento. Il loro compito è semplice: dovranno portargli la ragazzina, la Prescelta, la figlia di un padre cieco. Chi ci riuscirà verrà ricoperto d’oro. In tutto questo, Lucio è molto preoccupato: cosa sta succedendo al suo amico? Perché è ossessionato da questa ragazzina? Il confronto tra il prefetto e il Generale è aspro: non andrà a finire bene.
Tra Aulo e Lucio la situazione è tesa, ma c’è bisogno di andare a incontrare Antedia per decidere il da farsi. La combattiva sovrana è pronta a passare alla seconda fase. Plauzio concorda: che si vada avanti. Viene fatto recapitare un messaggio a Lindon, e poco dopo il gallo arriva al campo dei Regnensi. Antedia non ci gira molto intorno: è tempo di agire. Ma in che senso? Nel senso che è arrivato il momento di dare fuoco al magazzino della Cittadella. Ovviamente per i Cantiaci è una tragedia, non potranno mai superare l’inverno senza cibo. Kerra si rende conto della gravità della situazione: in quanto regina, ha la responsabilità di tutta la sua tribù. Una responsabilità che ora pesa come non mai.
Tra i letali assassini convocati dal Generale romano c’è anche la letale Hella. Sia eli che gli altri sicari si mettono alla ricerca della Prescelta, e la ricerca li porta a Locerly. Lì, però, non è rimasto nessuno, a parte Bruto e Philo. I due, capelli e barbe incolte, passano le loro giornate fatti e strafatti, e non sono di grande aiuto. Hella fa fuori la prima coppia di rivali, poi trova il terzo ed elimina anche lui. Ora non le resta che trovare Cait.
Lucio, sempre più preoccupato per le sorti dell’esercito – perché ormai è chiaro che Aulo ha in mente qualcosa che va ben al di là della conquista della Britannia per l’Impero e l’Imperatore – capisce che l’unico modo per fermare il suo comandante è ucciderlo, ma Plauzio, che sembra avergli letto nella mente, riesce a uscire indenne dall’attentato. A Lucio non rimane che una cosa da fare: scappare!
L’addestramento di Cait non sta andando benissimo. La giovane ha tante, troppe cose da imparare, e Divis ha troppo poca pazienza. La frustrazione dell’ex druido è a livelli altissimi, soprattutto perché è a conoscenza della profezia: Lokka sguinzaglierà tre cerberi infernali alla ricerca della Prescelta, dunque non c’è tempo da perdere. Ma il resto della profezia? Divis non può negarlo: non ne è a conoscenza. Soltanto Veran sa cosa succederà alla fine. Cait, assalita dai dubbi, pensa a suo padre, ed è sicura che sia morto. Si sente in colpa, e vuole andare nell’aldilà per incontrarlo, ma Divis si rifiuta di aiutarla, si alza e si allontana per riflettere. In riva al fiume viene attaccato da Hella, che lo ferisce gravemente e lo getta in acqua morente. L’assassina si dirige poi verso il fuoco, verso Cait: la trova appesa per il collo al ramo di un albero, a metà tra la vita e la morte.
Britannia, episodio 8: la recensione
Il penultimo episodio di Britannia spinge sull’acceleratore, sia a livello temporale – sono infatti passati quattro mesi, e ora siamo in pieno inverno – sia a livello di interazione tra i personaggi. Dopo una breve introduzione ambientata a Locerly che praticamente è l’epilogo della parentesi horror della scorsa settimana, la narrazione fa un salto avanti di quattro mesi: Cait è insieme a Divis, che la sta addestrando per la difficilissima sfida che l’attende, Lucio è sempre più dubbioso sulle reali intenzioni di Aulo, Antedia è pronta per passare all’attacco, e Kerra è in una posizione difficilissima. I Cantiaci, infatti, saranno anche al sicuro all’interno della Cittadella, ma le scorte alimentari stanno per finire. Il tradimento di Lindon fa precipitare la situazione verso l’inevitabile, e nel finale di stagione, siamo sicuri, vedremo la giovane regina fare la sua scelta.
Decisamente inquietante Hella, l’assassina reclutata dal Generale romano, ma ancora più inquietante è lo stesso Plauzio, che è veramente il male incarnato. Assolutamente angosciante l’ultima parte dell’episodio, tra Divis che viene squartato e gettato nel fiume e Cait che decide di impiccarsi per riunirsi al padre e alla sorella.