The Spoils of War (Spoglie di guerra), il quarto episodio della settima stagione della serie, è stato un vero e proprio tripudio di autocitazioni e riferimenti a eventi passati, ma ci sono stati alcuni momenti particolarmente degni di nota: andiamo a scoprire quali. Ovviamente ci sono spoiler per chi non ha ancora visto l’episodio!!
The Spoils of War (Spoglie di guerra), il quarto episodio della settima stagione della serie, è stato un vero e proprio tripudio di autocitazioni e riferimenti a eventi passati, ma ci sono stati alcuni momenti particolarmente degni di nota: andiamo a scoprire quali.
La reunion tra Sansa e Arya davanti alla tomba del padre. Le ragazze sono state le ultime due della famiglia a vederlo vivo (erano infatti con lui ad Approdo del Re), e il momento in cui finalmente si sono riviste dopo tanti anni e tante tribolazioni è stato proprio davanti alla statua dell’amato genitore. “Non gli somiglia per niente. Avrebbero dovuto farla fare a qualcuno che lo conosceva”, dice il personaggio di Maisie Williams. “Tutti quelli che conosceva sono morti”, risponde quello di Sophie Turner. “Noi no”, ribatte l’ex ragazza senza nome. Un momento carico di nostalgia, ma anche molto tenero, specialmente se consideriamo il fatto che da piccole le due non facevano altro che bisticciare. E’ poetico che le due si rivedano proprio lì, idealmente di fronte a lui.
Quando Bran – dove aver ricevuto in dono il famoso pugnale in acciaio di Valyria, che a sua volta è un rimando al passato – interrompe il personaggio di Aidan Gillen e gli dice: “Il caos è una scala”. Il ragazzo sta citando proprio Lord Baelish, per la precisione una delle sue frasi più famose per i fan della saga, il dialogo tra Varys e Ditocorto della terza stagione:
Baelish: Tu lo sai cos'è il reame? Sono le mille lame dei nemici di Aegon, una storia che noi accettiamo di raccontarci ancora, e ancora, finché dimenticheremo che è una fandonia.
Varys: Ma che ci resterà il giorno in cui abbandoneremo questa fandonia? Il caos, un pozzo profondo che aspetta d'inghiottirci tutti.
Baelish: Il caos non è un pozzo. Il caos è una scala! Tanti che provano a salirla falliscono e non ci provano più: la caduta li spezza. Ad altri viene offerta la possibilità di salire, ma rifiutano: rimangono attaccati al regno, o agli dei, o all'amore. Illusioni. Solo la scala è reale. E non resta che salire.
Naturale che Baelish ci rimanga di sasso: ma come diavolo fa Bran Stark a conoscere queste parole??
I simboli scoperti da Jon nella caverna a Roccia del Drago li abbiamo già visti molte volte, a conferma del fatto che anche a Westeros e dintorni la Storia è ciclica e si ripete. Rinforza inoltre un altro concetto: che non ci sia nulla di casuale, e che i destini delle persone, specialmente di quelle che faranno la differenza, sono intrecciati:
La frase che Daenerys dice a Jon dopo avergli detto che combatterà per lui e per il Nord ma solo se lui si inginocchierà e giurerà fedeltà: "La loro sopravvivenza non è più importante del tuo orgoglio?"
Praticamente si tratta della stessa identica frase. Jon la dice a Mance Rayder, e sappiamo com’è andata a finire. Lui cosa deciderà? Si inginocchierà, oppure no?
Quando Daenerys è furente perché anche i Tyrell sono stati eliminati dai giochi, dice “Basta con i piani intelligenti!” E’ un chiaro rimando alle ultime parole scambiate con Lady Olenna:
Olenna: E’ un uomo intelligente il tuo Primo Cavaliere. Ho conosciuto molti uomini intelligenti. E sono sopravvissuta a tutti loro. Sai come ho fatto? Li ho ignorati. I lord di Westeros sono delle pecore. Tu sei una pecora? No. Tu sei un drago. Comportati da drago!
Detto, fatto: Daenerys sale in groppa a Drogon, e insieme alla sua orda di Dothraki fa strage di soldati Lannister in viaggio verso la Capitale.
Parliamo dell’attacco dell’orda di guerrieri Dothraki. Ecco cosa diceva Robert Baratheon nella prima stagione parlando proprio dei sanguinari cavalieri del Continente Orientale: “Solo un idiota si scontrerebbe con i Dotharki in campo aperto”. Re Robert aveva assolutamente ragione, e, purtroppo per lui, a Jaime è andata esattamente così. Ma ci sono altre parole dell’ex sovrano dei Sette Regni che riecheggiano:
Robert Baratheon: E’ stato tanto tempo fa, ma ricordo ogni faccia. Ti ricordi la tua prima uccisione in battaglia?
Barristan Selmy: Certo, vostra Grazia.
Robert Baratheon: Chi era?
Barristan Selmy: Un Tyroshi. Non ho mai saputo il suo nome.
Robert Baratheon: Hmm. Come l’hai ucciso?
Barristan Selmy: Con una Lancia dritta nel cuore.
Robert Baratheon: Veloce. Buon per te. Per me è stato un qualche Tarly, durante la Battaglia di Sala dell’Estate. Il mio cavallo fu colpito da una freccia, dunque ero a piedi, nel fango. Mi arrivò addosso correndo, quello stupido di nobili natali, credeve di poter mettere fine alla ribellione con un singolo colpo della sua spada. L’ho fatto cadere a terra col martello. Dei, ero forte allora. Gli si schiacciò tutta l’armatura. Probabilmente gli si sarà rotta ogni costola. Ero lì, in piedi sopra di lui. Prima che lo colpissi di nuovo urlò: “Aspetta! Aspetta
[Robert ridacchia]
Robert Baratheon: Non ti dicono mai che alla fine se la fanno tutti addosso. Questa parte non la mettono nelle canzoni. Stupido ragazzo. Ora i Tarly si inginocchiano come tutti gli altri. Se ne sarebbe potuto restare al sicuro dietro le line insieme agli altri, e oggi sua moglie lo farebbe sentire miserabile, i suoi figli sarebbero degli ingrati, e si alzerebbe ogni notte almeno tre volte per farla nel vaso.
Avete colto il secondo riferimento? Quello alla puzza? Esatto, è un riferimento a quello che Dickon Tarly dice a Jaime e Bronn prima dell’attacco di Dany! Il ragazzo ucciso da Robert, invece, è un chiaro riferimento a Jaime che si lancia contro Drogon e sua madre con una lancia, sperando di porre fine alla guerra in pochi istanti. STOLTO!
Infine parliamo di Arya, e del fatto che nessuno crede che lei sia la figlia di Ned Stark quando cerca di entrare in qualche castello! Successe nella prima stagione, ed è successo di nuovo nel quarto episodio dlela S07. Arya, forse ti conviene dire che un nome non ce l’hai, fai prima!
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