Da Fargo a Lost, le serie tv influenzate da Twin Peaks

Serie TV

Floriana Ferrando

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È stata la serie cult che ha cambiato la televisione degli anni Novanta. Lo schema narrativo e le atmosfere create da David Lynch e Mark Frost hanno finito per influenzare i successivi prodotti per il piccolo schermo. Da X-Files a Desperate Housewives, da Lost a Fargo. GUARDA I VIDEO

Laura Palmer lo aveva detto al termine della seconda stagione: “Ci rivedremo tra 25 anni”. Di anni, a ben guardare, ne è passato uno in più, ma i misteri della cittadina fittizia di Twin Peaks stanno per tornare: la terza attesissima serie esordirà il 26 maggio su Sky Atlantic alle 21,15.

La creatura di David Lynch e Mark Frost è considerata un cult del piccolo schermo, così non c’è da stupirsi se la serie rivelazione del 1990 ha influenzato diverse produzioni televisive negli anni successivi.

L’angoscia arriva in tv - Prendiamo X-Files. La fortunata serie dei primi anni Novanta con protagonisti David Duchovny e Gillian Anderson nei panni di due agenti federali dell’FBI alle prese con misteri paranormali, porta sul set l’eredità di Twin Peaks. Atmosfere cupe e racconti angoscianti, tipici dei blockbuster dell’epoca, tengono banco adesso anche sul piccolo schermo. Insomma, “il perturbante come tratto distintivo del racconto” accomuna Twin Peaks e X-Files. Ma questo non è l’unico comune denominatore delle due serie tv: David Duchovny è comparso in tre episodi della serie di Lynch e Frost nei panni (femminili) di Denise Bryson.



Mistery da piccolo schermo – Chi ha ucciso Laura Palmer? E così ha inizio l’era delle serie tv fatte di misteri e segreti, che ruotano attorno ad un fatto inspiegabile. È il caso di Lost, che per sei lunghe stagioni, fino al 2010, ha tenuto il pubblico incollato alla schermo a chiedersi quale verità nascondesse il disastro aereo che ha portato i superstiti su un’isola deserta ma insidiosa. Il regista Damon Lindelof è un grande fan di Twin Peaks, come ha spiegato di recente a Time: “Non esiste uno spettacolo nella storia della televisione che abbia avuto più impatto su di me di Twin Peaks. Va detto che il mio amore per il mistero, e soprattutto per l'ambiguità che lo circonda, è stato sopportato da quella tranquilla cittadina e io non vedo letteralmente l'ora di rivederlo”.



Dalle casalinghe disperate ai fratelli di Fargo - Anche Desperate Housewifes, con il suo mix di generi – dal giallo alla commedia passando per il noir e la sit-com – riprende la formula seguita da Twin Peaks: il modo ironico con cui le casalinghe di Wisteria Lane smascherano misteri e sotterfugi, la maniera sfacciata con cui distribuiscono sorrisi falsi e sornioni, il mistero nascosto dietro alle curate villette di una cittadina non poi così diversa da Twin Peaks. Un po’ come succede in Fargo, in onda su Sky Atlantic con la terza stagione, dove persone apparentemente felici, con i loro sorrisi marcati, rendono un’idea della realtà inquietante e angosciosa, come spiega il regista Noah Hawley a Time: “In Twin Peaks si sposano il banale e lo strano. Non credo che un pubblico abbia mai visto persone felici e miseria umana coesistere per creare qualcosa di veramente inquietante e irriverente, sorridendo. E la musica ha giocato un grande ruolo. Quella chitarra acustica non spariva mai, non importa quanto una scena fosse terrificante o divertente”.



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