Non è solo la pellicola di Michael Crichton Il mondo dei Robot a ispirare la nuova serie cult targata HBO. Trama e personaggi - svela il creatore Jonathan Nolan - prendono spunto anche dai più celebri videogiochi di sempre. Da Grand Theft Auto a Red Dead Redemption, passando per le serie Bioshock e Fallout
Sangue, sesso e violenza. Sono questi gli ingredienti principali di Grand Theft Auto, uno dei videogame più influenti di sempre, che possono essere ritrovati anche in Westworld, la serie tv HBO in onda su Sky Atlantic. Ma Grand Theft Auto non è certo l’unico universo videoludico ad avere influenzato l’ultimo lavoro di Jonathan Nolan e Lisa Joy, come hanno ammesso gli stessi produttori durante il recente Comic Con di New York.
Nolan ha spiegato che tra le fonti di ispirazione per Westworld ci sono diversi titoli videoludici. D’altronde ai tempi in cui è uscito il film Il mondo dei robot che ha ispirato la serie erano gli anni Settanta e di tecnologia avanzata e intelligenza artificiale non si parlava affatto, così Nolan e consorte hanno cercato uno spunto innovativo nelle trame di GTA e Red Dead Redemption, ma anche nella serie BioShock o nei titoli della casa di produzione BioWare. “Abbiamo fatto un po’ di ricerca prima di creare la serie e per farlo abbiamo videogiocato un po’”.
Le influenze di GTA – Jonathan Nolan ha paragonato il comportamento dei protagonisti di Westworld a quello dei giocatori di serie come Grand Theft Auto e dei grandi giochi di ruolo creati da Bioware. Trame che si intrecciano e azioni senza conseguenze fanno sembrare i due universi più vicini di quanto si potesse pensare: in Westworld gli Ospiti, quelli che vengono da fuori e che pagano per entrare nel parco a tema, possono fare ciò che vogliono, uccidendo e stuprando senza alcuna conseguenza. Qui il confronto con GTA si fa chiaro: quante volte i giocatori si trovano a investire una prostituta con la quale hanno appena avuto un rapporto? O a picchiare senza pietà un pedone? Nessuna conseguenza, nessun rimorso. In entrambe le realtà virtuali.
Fallout e Fable – La somiglianza del genere narrativo fra la serie e i videogiochi di ruolo più celebri è evidente, come si legge su The Verge: “Gli appassionati di videogiochi possono notare le connessioni con Fable, un gioco incentrato sulle scelte senza morale dei giocatori. O con Red Dead Redemption, che utilizza un codice di onore per tenere traccia delle azioni criminose dei player”. Anche quest’ultimo è ambientato nel Far West. E ancora, pure i giochi della serie Fallout svelano delle somiglianze con Westworld: “Gran parte del racconto di Westworld si ispira a Fallout, la più grande e coinvolgente esperienza di gioco di ruolo mai vista – si legge su Vulture – e lo schema narrativo del gioco si ritrova perfettamente nella serie tv”.
Androidi come NPC – Un altro punto in comune fra la serie HBO e il mondo videoludico è il concetto dei personaggi non giocanti (meglio conosciuti dai players come NPC), molto frequenti nei videogiochi di ruolo. L’identikit dei personaggi passivi è stato suggerita a Nolan dallo sparatutto Bioshock: “Sono un grande fan di Bioshock, ho sempre pensato che sia uno dei migliori videogiochi degli ultimi dieci anni. È semplicemente eccezionale! Ho ascoltato Ken Lavine, il progettista di quei giochi, parlare dei personaggi non giocanti e ho pensato: ‘Chissà come sarebbe noioso vivere nei panni di un personaggio non giocante!”. Così Nolan ha deciso di rendere proprio gli NPC i padroni di casa di Westworld, i principali protagonisti dello spettacolo.