The Affair, tradimenti e affini: 10 cose da sapere sui traditori

Serie TV

Linda Avolio

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Mentre su Sky Atlantic ogni mercoledì alle 21.15 continuano senza sosta le repliche di The Affair – Una relazione pericolosa in attesa della quarta stagione, noi ci fermiamo un attimo e ci (vi) chiediamo e ci (vi) poniamo una domanda scomoda ma obbligata: e se accadesse a me, di tradire o di essere tradita/o? Vi lasciamo per ora con questo quesito “scatena-paranoia”, ma intanto, in attesa dei prossimi appuntamenti con la serie, ecco 10 cose da sapere su traditori, tradimenti e affini!

La cattiva notizia è che secondo la scienza è assolutamente naturale fantasticare di tradire il proprio/la propria partner, e le percentuali sono schiaccianti: il 98% degli uomini e l’80% delle donne. Quella buona, in compenso, è che spesso queste fantasie non si traducono in azioni concrete. Certo, Helen e Cole, i coniugi traditi nella prima stagione di The Affair – in onda in replica con gli episodi trasmessi finora ogni mercoledì alle 21.15 – qualcosa da ridire l’avrebbero, e come dar loro torto? in attesa della quarta stagione della serie, in onda prossimamente su Sky Atlantic, ecco 10 cose da sapere su traditori, tradimenti e affini.

I traditori in genere tendono ad avere relazioni extraconiugali con persone che conoscono, mentre le storie di una notte invece vedono coinvolti dei perfetti sconosciuti. Pare però che chi è solito concedersi dei “one night stand” sia propenso a concedersene parecchi, dunque la vera domanda è “Cos’è peggio? Un traditore che ti tradisce da mesi/anni con la stessa persona e che dunque per questa persona probabilmente prova qualcosa, o un traditore che ti tradisce con tante persone a cui non è sentimentalmente legato e solo per storie di una notte?”. A voi l’ardua sentenza.

Fate attenzione al numero 9! In che senso? Ora ve lo spieghiamo. Secondo una ricerca pubblicata da Proceedings of the Natural Academy of Sciences, le persone che stanno per compiere 30, 40 o 50 anni, e che quindi hanno 29, 39 e 49 anni, tendono a essere più propense a provare cose nuove, a cambiare le proprie abitudini, a suicidarsi (!!) e a tradire. Il motivo è presto detto: dopo aver compiuto 20 anni, avvicinarsi a un compleanno con “lo zero” comporta delle inevitabili rivalutazioni riguardo la nostra vita e noi stessi. Siamo soddisfatti di chi e cosa siamo, del nostro lavoro, delle nostre relazioni, oppure no? Della serie: “Pensare troppo fa male”.

Tra le scuse più usate dai traditori, i grandi classici sono queste: “E’ stato un momento di debolezza!” (che poi si tratti di un momento di debolezza ripetuto per tot volte o di un momento di debolezza andato avanti per tot mesi o anni è relativo, no? Ma poi…cosa sarebbe questa fantomatica debolezza?); “Non significa nulla!” (veramente è questa stessa frase a non significare nulla, ma tant’è…); “E’ stata tutta colpa dell’alcol!” (bere di meno no?); “E’ vero, l’ho fatto, ma io amo te, soltanto te!” (grazie per la precisazione...); “Tu mi trascuravi!” (certo, ribaltiamo la frittata, ora è colpa di chi viene tradito, non di chi tradisce!).

I traditori amano il rock’n’roll. A illuminarci a riguardo è un articolo del Daily Mail che riporta i dati di una bizzarra ricerca inglese. Il 41% degli intervistati, tutte persone che hanno ammesso ai ricercatori di appartenere al gruppo dei traditori, ha dichiarato di preferire la musica rock. Nulla di nuovo sotto il sole, d’altronde: Sex, Drugs and Rock’N’Roll, come recita l’iconica frase. Segue la musica pop, col 16% delle preferenze, la musica country con l’11%, la musica classica col 7% e la musica rap/hip-hop col 2%. Cosa ascolta la vostra dolce metà?

Pare che i traditori siano geneticamente predisposti al tradimento, specialmente i traditori seriali. Secondo i risultati di una ricerca della Binghamton University, almeno la metà dei soggetti presi in esame presentava il gene DRD4. Il gene in questione pare serva a controllare la dopamina, un neurotrasmettitore prodotto dal cervello che ha un ruolo importante nei meccanismi dell’apprendimento e della ricompensa. Per la precisione, esiste una variante di tale gene chiamata DRD4-7R, e diversi studi hanno associato questa variante alla curiosità e all’irrequietezza. Niente di male, penserete voi. Peccato che il “simpatico” gene DRD4-7R induca, così sembrerebbe, a “correre rischi, a esplorare nuovi luoghi e idee, a provare nuovi cibi, relazioni, droghe, ad approfittare di occasioni sessuali e, in generale, ad accettare con entusiasmo il movimento, il cambiamento e l’avventura”. Cosa ne pensiamo noi? Bella scusa!

Secondo la scienza, le donne tendono a tradire di più durante l’ovulazione. Che per carità, biologicamente potrebbe anche avere senso, ma non usate MAI come scusa “Non è colpa mia, mi hanno costretto le mie ovaie!”. Gli uomini, d’altro canto, non essendo vittime di certe oscillazioni ormonali mensili, non hanno periodi o momenti in cui sono più propensi al tradimento. Loro, biologicamente parlando, sono SEMPRE propensi al tradimento!

I traditori in realtà vogliono essere scoperti. Un po’ come i serial killer, che, così parrebbe, in realtà vogliono essere catturati. Voi ci credete? Qualcuno ci crede? Può darsi che il senso di colpa o l’ansia per il fatto di non sapere se si è stati scoperti giochino effettivamente un ruolo decisivo a questo riguardo, ma il dubbio resta. Eccome se resta!

Se a tradire sono le donne, le possibilità di rottura definitiva del rapporto sono maggiori. Come ben insegna The Affair, aggiungiamo noi. Ma quale sarebbe il motivo? Partiamo dal presupposto che chi tradisce, a meno che non si stia parlando di un traditore seriale, in genere lo fa perché è alla ricerca di qualcosa di nuovo, qualcosa al di fuori della routine quotidiana. Secondo numerose ricerche e sondaggi (?!), però, il 56% degli uomini traditori avrebbe dichiarato di trovarsi bene con la propria partner ufficiale, mentre tra le donne traditrici la percentuale scende al 34%. Si vive di contraddizioni.

Pare che gli uomini traditori siano più esposti al rischio di avere un infarto. Noah Solloway, vuoi dire qualcosa in proposito? E’ vero, il suo era "solo" un attacco di panico, ma insomma, il primo pensiero è stato: INFARTO!! Ad ogni modo, a darci questa “utilissima” informazione è uno studio dell’Università di Firenze secondo cui ci sono più possibilità di "morte improvvisa coitale" se il traditore si trova in compagnia della sua amante e in certe faccende affaccendato in un luogo poco familiare. Per carità, e per la salute del vostro sistema cardiovascolare: lasciate perdere il tradimento, ve lo dice il dottore!

La maggior parte delle relazioni parallele a quelle ufficiali tendono a finire, a esaurirsi spontaneamente, e questo accade quando all’eccitazione causata dalla novità, dalla segretezza, dal fatto di non essere più schiavi della routine scompaiono. Insomma, all’inizio è tutto bellissimo, ma poi, quando la realtà bussa prepotentemente alla porta, le cose iniziano a cambiare, e l’infatuazione a scemare. Tutto molto bene, è una buona notizia in teoria, ma cosa dobbiamo farcene se sappiamo che il nostro/la nostra partner ci sta tradendo? Aspettare che l’affaire muoia di morte naturale e cercare di riparare la relazione, o, al contrario, chiudere prima che l’affaire abbia fine e il traditore/la traditrice chieda scusa e cerchi di riacquistare la nostra fiducia? Della serie: “La tempistica è tutto”.

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