Manca ormai poco al finale della seconda stagione di Gomorra. Dopo gli episodi dedicati a O’ Principe e a O’ Nano, tornano sotto i riflettori le donne della serie, Scianel e Patrizia, ma il giocatore più pericoloso resta lui, Don Pietro, il sovrano che non guarda in faccia nessuno, neppure il figlio, ma che si preoccupa per quella giovane leonessa che gli ricorda l’amata Imma: leggi la recensione del nono e del decimo episodio.
di Linda Avolio
Più si va avanti con la messa in onda di Gomorra – La serie – protagonista indiscussa del martedì sera di Sky Atlantic – più ci si rende conto di una cosa: se nella prima stagione il focus narrativo era su pochi personaggi – i tre membri della famiglia Savastano (Don Pietro, Genny e Donna Imma), il “soldato ribelle” Ciro Di Marzio e il secessionista Salvatore Conte – le cui vite erano profondamente intrecciate, nella seconda è un po’ come se ogni episodio, pur portando avanti la linea narrativa cosiddetta orizzontale (cioè l’inevitabile scontro Pietro VS Ciro), fosse un capitolo dedicato a uno, massimo due personaggi alla volta.
Non che prima non lo si fosse notato (non dimentichiamo il bellissimo episodio della S01 dedicato al povero Danielino), ma nella S02 la natura corale di Gomorra – La serie raggiunge un nuovo picco. La scrittura, infatti, riesce a fondere alla perfezione momenti in cui il focus è interamente concentrato su un'unica figura a momenti in cui viene fatta avanzare la trama orizzontale, riuscendo a far avanzare la trama senza rinunciare, giustamente, allo sviluppo dei personaggi. Non fanno appunto eccezione gli episodi 9 e 10, che tornano a concentrarsi sulle figure femminili, infatti nel primo a spiccare sono Scianel e Marinella, mentre nel secondo è Patrizia: leggi la recensione.
Episodio 9: La iena che non perdona
Scianel e Marinella, dicevamo poco sopra. La prima è contenta come non mai: finalmente sta per riabbracciare suo figlio, che dopo anni esce di prigione, e, come da accordi con Ciro, sarà proprio a lui che spetterà la piazza che prima era gestita da O’ Principe. La seconda, che dal momento dell’incarcerazione del marito ha vissuto invece prigioniera della suocera, dice addio al suo amante (freddato dagli uomini di Donna Annalisa, ovviamente a conoscenza della situazione), e si prepara alla sua vita da “brava moglie”.
Dopo aver rischiato di essere linciata dalle donne del suo palazzo, Marinella, su consiglio dell’amica Patrizia, decide di accettare l’offerta di Don Pietro, ma l’agguato che dovrebbe togliere di mezzo per sempre suo marito fallisce. La ragazza capisce che la sua vita è in pericolo, e fa l’unica cosa sensata: scappa e si reca al commissariato di polizia. A differenza di Debora, la moglie di Ciro, che all’ultimo ci ripensa, lei va fino in fondo, e decide di chiedere aiuto alla legge. Nel mondo di Gomorra, però, non esistono né redenzione né giustizia, questo ormai è chiaro, quindi il destino di Marinella, per quanto ignoto, è probabilmente già scritto. Col sangue.
L’Immortale, intanto, fa di tutto per non far crollare l’alleanza, che ormai fa buchi da tutte le parti. Le cose precipitano quando O’ Trak e gli altri rapiscono il figlio di Scianel: vogliono la piazza di O’ Prinicipe, e non si faranno scrupoli a prenderla con la forza. Donna Annalisa non perdonerà questo affronto, e a farne le spese sarà il capetto dei paranzini, che morirà affogato. Ciro, però, non è disposto a perdere senza lottare. Non piegherà nuovamente il capo di fronte a Don Pietro, ha giurato che non starà mai più sotto qualcuno, ma il Re spodestato è di nuovo nel suo regno, e dal suo nascondiglio sta creando parecchi fastidi. Bisogna trovarlo, e l’unico modo per riuscirci è scoprire chi gli sta facendo da corriere.
Fondamentale la scena in chiusura. Genny è all’aeroporto di Fiumicino, di ritorno presumibilmente dall’Honduras, e a un certo punto di fianco a lui vediamo Ciro, che non usa mezzi termini. Il succo del discorso è “tu ti eri accordato di nascosto con O’ Principe perché volevi fregare me, ma alla fine è tuo padre che ci sta fregando tutti e due.”
Ciro tenta di fare leva sull’orgoglio dell’ex amico, sulla sua frustrazione, gli dice che se non farà qualcosa, se non inizierà a farsi avanti, rimarrà per sempre “il figlio scemo”, e infine gli dà il colpo di grazia dicendogli “io e te potevamo ribaltare il mondo insieme, e tu lo sai, ma tu hai scelto di fare da solo, e hai fatto male. Ora, però, abbiamo un’altra possibilità. Pensaci.”
Episodio 10: Caccia al Re
Il decimo episodio si apre con un incontro inaspettato: quello tra Don Pietro e Scianel. E’ evidente che Savastano sta pian piano riacquistando non solo terreno, ma anche credibilità, al punto che anche la iena dell’alleanza inizia a pensare che forse è meglio tornare in affari con lui. E in effetti la sensazione è proprio questa, ed è evidente che gli equilibri stanno iniziando a cambiare: Ciro ormai è sempre più solo, mentre il suo rivale ha numerosi e fedeli alleati, tra cui spiccano Malammore e sua nipote Patrizia. Dopo un momento di incertezza, la ragazza ormai ha non solo la completa fiducia, ma anche la stima del boss, al punto che questi accetta la sua proposta di incontrare Genny in sua vece per cercare di appianare i conflitti. E per rimettere il figlio al proprio posto.
Ma torniamo al personaggio di Cristiana Dell’Anna, grande protagonista dell’episodio. Dopo essere stata scoperta, vediamo tutta la sua determinazione nella telefonata a Genny. E’ grazie a lei che Don Pietro scampa a un attentato in cui avrebbe sicuramente trovato la morte, ma la sua fedeltà le costerà caro. Dopo un rocambolesco inseguimento contromano, Patrizia viene infatti catturata da Ciro. L’Immortale ha capito benissimo di che pasta è fatta la nipote di Malammore, infatti per costringerla a parlare minaccia di ucciderle il fratello. Il sangue non è acqua, e a quel punto la ragazza capitola. Ma solo perché sa che Don Pietro non si trova più nel suo rifugio.
Colpisce la scelta di Ciro di risparmiarla. La scena è in qualche modo speculare a quella in cui Genny risparmia la vita a lui, ma qui le motivazioni sono diverse: “Tutti i morti che mi sono lasciato alle spalle vengono a trovarmi di notte, non mi danno pace. Ecco perché non posso più uccidere”, ammette quasi sconfitto l’ex soldato disposto a tutto, anche a uccidere la propria moglie.
Molto interessante la scena in cui Genny si reca dal padre per avvisarlo che la sua copertura è saltata. Don Pietro è preoccupato, ma non per se stesso: per Patrizia. E’ chiaro che Savastano ormai è affezionato a lei, a questa giovane leonessa che in qualche modo gli ricorda l’amata Imma per la forza del suo carattere. Anche le ultime scene dell’episodio sono dedicate al rapporto tra il boss e la ragazza. E’ a lei, infatti, e solo a lei che confida di essere stanco, ma di potersi permettere di fermarsi.
Dispiace per l’uscita di scena di Scianel, che viene arrestata nel modo più banale possibile: a causa di un controllo da parte di una pattuglia della stradale. Verrebbe da pensare che dietro ci sia la lunga mano di Don Pietro, che manda Malammore a convincere O’ Cardillo e Capa ‘e Bomba a rivelargli dove si trova Ciro in cambio della pizza di spaccio di Donna Annalisa. E' molto più probabile, se non quasi sicuro, che invece l'arresto di Scianel sia avvenuto a causa della decisione di Marinella di collaborare con le forze dell'ordine.
Esce infine potentemente la natura di Savastano nell'ultima conversazione col figlio. Lui è lo stratega. Lui è il boss. Lui è il sovrano assoluto, che non guarda in faccia niente e nessuno. Neanche il sangue del suo sangue. “Ci siamo incontrati perché volevi capire, ma non c’è niente da capire. Secondigliano è roba mia, e non la darò mai a nessuno.” E’ ormai chiaro che lo scontro tra padre e figlio è dietro l’angolo, e prevedere chi ne uscirà vivo non sarà facile.
L’appuntamento con la seconda stagione di Gomorra – La serie è ogni martedì alle 21.10, ovviamente su Sky Atlantic.