Gomorra, seconda stagione: la recensione degli episodi 7 e 8

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Foto di Emanuela Scarpa
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Giro di boa per la seconda stagione di Gomorra - La serie. All'interno dell'alleanza i rapporti si fanno sempre più fragili, anche a causa del clima paranoico che si viene a creare nel momento in cui O' Nano inizia a sospettare, a ragione peraltro, che o' Principe sia segretamente d'accordo con Gennaro. Da quel momento inizia la parabola discendente dei personaggi di Antonio Folletto e Lino Musella, che cadranno per mano di Don Pietro, intenzionato più che mai a riprendersi tutto quello che è suo: leggi la recensione del settimo e dell'ottavo episodio.

di Linda Avolio

 

O' Principe, il Re Mida dell'alleanza, sta stringendo accordi segreti con Genny per vendere il suo prodotto di nascosto da Ciro e dagli altri e mettersi in tasca qualche mazzetta in più. O' Nano, però, inizia a sospettare di lui, e la paranoia inizia a indebolire i già fragili rapporti tra i membri del gruppo: se nessuno può fidarsi di nessuno, il futuro non è per niente roseo.

Don Pietro ovviamente decide di approfittarne: dividi et impera, o meglio, se non puoi eliminarli direttamente tu, fà in modo che si elimino l'un l'altro. In Gomorra non c'è nulla di certo, tranne la lotta per il potere. E sarà una lotta senza regole e senza esclusione di colpi: leggi la recensione delle puntate 7 e 8.

 

 

Episodio 7: principi, ladri, traditori e infami

 

Il settimo è l'episodio di O' Principe, ex socio di Conte e membro di spicco dell'alleanza, interpretato da Antonio Folletto. E' lui, infatti, quello che fa più soldi, ed è dunque grazie a lui che i suoi soci possono godersi un bel po' di mazzette di euro in più rispetto a quelle che finirebbero nelle loro tasche senza il suo intervento.

 

E' il dandy del gruppo, O' Principe. Gli piacciono le belle macchine, le belle case, le belle donne, come la sua amatissima fidanzata. Gli piace il lusso. Gli piace dare sfoggio della sua capacità di fare soldi, ma mettersi in mostra nel mondo di Gomorra equivale non solo ad avere i riflettori puntati addosso, ma anche, soprattutto, le pistole.

 

O' Nano è quello che ci arriva per primo: come mai O' Principe si può permettere un tale stile di vita? Non sarà che forse è d'accordo con qualcun altro al di fuori dell'alleanza? Questo qualcun altro, il pubblico lo sa bene, è Genny, che gli sta vendendo la cocaina importata dal Sudamerica. Il principe fulvo – il principe gentiluomo, come ci viene fatto intendere in una delle prime scene dell'episodio, quella della distribuzione dei giocattoli ai bambini – peccherà di hybris, e quella sarà la sua rovina.

 

Convinto che i soldi, che la sua capacità di fare soldi, possano proteggerlo, rinuncerà alla vendetta nei confronti dell'infame O' Nano, peraltro innocente, e si mostrerà superiore. Un vero signore. I soldi, però, non lo proteggeranno da Don Pietro, che ha messo in moto la macchina della paranoia: è così che sconfiggerà i suoi rivali, primo tra tutti l'Immortale, il traditore, facendo in modo che nessuno si fidi più di nessuno. Facendo sì che si elimino l'un l'altro. E O' Principe è la pedina che dà il via a questo sadico gioco.

 

Se ne va dunque un altro personaggio, ma intanto gli altri cosa stanno facendo? In questo episodio vediamo la frustrazione e la rabbia di Patrizia, che sta rischiando tanto, tutto, e che in fondo chiede solo di essere trattata con rispetto da Don Pietro. Lui sa benissimo quanto lei sia importante, ma è un uomo orgoglioso, troppo. Vediamo il tentativo di Ciro di tenere in piedi l'alleanza: arrendersi sarebbe come ammettere che la morte di Debora sia stata inutile, e lui questo non può permetterlo.

 

 

 

Episodio 8: l'immortale circondato dalla morte

 

Se nel sesto episodio la macchina da presa si dedica a O' Principe, all'inizio dell'ottavo l'attenzione è tutta per O' Nano, interpretato da Lino Musella, peraltro già protagonista di alcune scene importanti nel capitolo precedente. Vittima collaterale delle mosse del clan Savastano, è lui a essere incolpato della sparatoria al negozio della fidanzata di O' Principe, e a essere messa in crisi non è solo la sua posizione all'interno dell'alleanza, ma anche il rapporto con Ciro, l'amico di sempre. O' Nano aveva ragione, O' Principe stava effettivamente rifornendosi di nascosto da qualcun altro, ma non avrà mai la possibilità di vedere riconosciuta la sua intuizione.

 

Morirà davanti agli occhi della figlioletta, in riva al mare, freddato dai colpi dei sicari inviati da Pietro Savastano. La guerra è ufficialmente iniziata, e, secondo O' Trak l'alleanza è rotta. Da adesso ognuno pensa per sé. Ma l'Immortale non ci sta. Le morti di O' Principe e di O' Nano non faranno il gioco di Don Pietro.

 

Ciro è distrutto dall'assassinio di Rosario. E' come se attorno a lui ormai ci fosse solo morte. Ma c'è anche sua figlia, ed è per lei che continuerà a lottare. Dopo aver costretto il custode del cimitero a dargli una tomba degna del suo amico, a dargli proprio quella tomba, e dopo aver trovato l'infame che ha venduto O' Principe ai loro nemici, Ciro raduna i suoi soci e rende giustizia a O' Nano, dicendo pubblicamente che aveva ragione a pensare che O' Principe fosse segretamente d'accordo con Gennaro. Da questo momento ci sono solo due opzioni: mantenere viva l'alleanza e dichiarare guerra a Don Pietro e a suo figlio, oppure fare la fine di Rosario.

 

L’appuntamento con la seconda stagione di Gomorra – La serie è ogni martedì alle 21.10, ovviamente su Sky Atlantic.

 

Leggi le recensioni degli episodi precedenti!

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