Vinyl Talk: Alex Uhlmann al microfono della Superband

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Alex Uhlmann è il cantante dei Planet Funk e temporaneamente della Superband protagonista di Vinyl Talk. Immagine dalla sua pagina ufficiale di Facebook
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Il cantante lussemburghese al microfono dei Planet Funk si è buttato a capofitto nell’avventura musicale documentata nelle cinque puntate di Vinyl Talk, in onda su Sky Atlantic Rocks!, Sky Atlantic e Sky Arte. Ecco cosa ci ha raccontato del rockumentary con cui aspetteremo impazienti l’arrivo della serie Vinyl, in onda da lunedì 15 febbraio alle ore 3.00 e 21.10, poi tutti i lunedì su Sky Atlantic HD con doppio episodio

di Camilla Sernagiotto



Dal Lussemburgo con amore. E con furore, di popolo soprattutto, parola delle tante fan di Alex Uhlmann, frontman dell’amatissima band elettronica Planet Funk. Come biasimarle, le suddette fan? Alex incarna tutto ciò che in un musicista uno si aspetta di trovare: bella presenza, sguardo magnetico, verve da chapeau e un’ugola da brividi lungo la schiena.

 

Tutti questi assi nella manica sono quelli che Alex Uhlmann si gioca a ogni concerto dei Planet Funk e che ha estratto dal cilindro anche durante le riprese di Vinyl Talk, il rockumentary in onda su Sky Atlantic Rocks!, Sky Atlantic e Sky Arte che segue passo dopo passo la Superband formata da Alex, Federico Poggipollini, Marco Castellani de Le Vibrazioni, Sergio Carnevale dei Bluvertigo, Violante Placido e tanti altri nomi dell’Olimpo musicale italiano.

 

Cinque episodi in cui li vedremo provare i brani cult della storia della musica che suoneranno dal vivo al concerto-evento che si terrà il 14 febbraio ai Magazzini Generali di Milano.
Ma non solo musica: anche parole senza suono, quelle delle chiacchierate con cui ciascuno di loro ci racconterà cosa è stato per lui il primo disco dei Ramones preso in mano, la prima volta che ha varcato i cancelli di un concerto e tante altre emozioni di musicisti che, oltre a essere tali, sono anche fan e ascoltatori di altri musicisti.



In attesa della serie che unisce e riunisce tutti, musicisti, fan, rocker e groupie o aspiranti tali: Vinyl, in onda da lunedì 15 febbraio alle ore 3.00 e 21.10, poi tutti i lunedì su Sky Atlantic HD con doppio episodio, il primo in versione doppiata e il secondo, nuovo, in versione originale sottotitolata.



Cosa si aspetta dalla serie HBO Vinyl?
Mi aspetto molto. Una serie che ha dietro nomi come Mick Jagger e Martin Scorsese non può che essere eccezionale. Mi aspetto qualcosa di reale, qualcosa dietro cui si celi tanta verità. Sarà una serie in cui si parla di musica vera e già questo non è scontato, in un mondo in cui ormai tutto è finto, fictionato, prefabbricato.

E da Vinyl Talk?
Di divertirmi molto. Mi piace l’idea di cantare pezzi dei Ramones, rivivere un po’ di quello spirito punk con cui sono cresciuto, suonare assieme agli amici, in sala prove, divertirsi…

Come le è stato proposto di partecipare?
Sergio (Carnevale, batterista dei Bluvertigo e fondatore della Superband, ndr) è un amico e qualche giorno fa mi ha proposto di partecipare a questo progetto. Ho subito accetttato molto volentieri perché, oltre a piacermi l’idea di suonare con amici di vecchia data, apprezzo molto il fatto di farlo con professionisti di tutto rispetto.

Ci parli un po' dei suoi colleghi che hanno partecipato assieme a lei.
Sergio è un amico nonché un musicista eccezionale; Federico (Poggipollini, chitarrista di Ligabue, ndr) non lo conoscevo bene, l’ho solo incrociato qualche volta ai concerti ma non ho mai approfondito la conoscenza, motivo per cui apprezzo ancora di più questa occasione perché potrò conoscerlo bene. Sono sempre stato e sempre sarò un grande ammiratore di musicisti seri e professionali come lui e come il Garrincha (Marco Castellani, bassista delle Vibrazioni e della Superband, ndr). Amo lo spirito rock ‘n’ roll che anima progetti del genere. Tutto è nato da una birra, come spesso accade. Le collaborazioni sono importantissime, soprattutto in campo musicale. Anche con i Planet Funk facciamo tantissime collaborazioni con colleghi musicisti.

Come sono andate le riprese?
Stanno andando alla grande. Ci siamo lancianti in questa esperienza. E per non aver mai provato assieme prima d’ora i pezzi, è andata davvero molto bene.

Che aria si respirava sul set?
C’è stato un enorme affiatamento, una gran voglia di suonare assieme, di sperimentare e di divertirsi.

Una band americana del periodo in cui è ambientata la serie Vinyl che l'ha influenzata particolarmente qual è?
I Ramones. Per me sono stati molto importanti. Hanno influenzato tanti gruppi rock. Ai tempi seguivi solo il tuo istinto, non ti dovevi iscrivere a scuole di musica o al conservatorio per poter suonare. Altri nomi importanti di quel periodo sono i Velvet Underground, Lou Reed, il cui pezzo Perfect Day è per me il brano perfetto, e in Inghilterra i Rolling Stones, David Bowie.

Qualche nome italiano, invece?
Dato che i Planet Funk sono un gruppo elettronico, non c’è molta musica italiana che ci abbia influenzato. Ma a livello personale adoro Niccolò Fabi e Roberto Angelini. Adoro il cantautorato, i songwriter come l’irlandese Damien Rice. L’anno scorso sono andato per la prima volta a sentire un concerto di Vasco Rossi e devo dire che fino a quando sono stato all’estero non ho mai capito appieno quella magia mentre in Italia l’ho finalmente compresa. Al concerto si respira davvero qualcosa d’incredibile, di magico. Un pubblico eterogeneo, dal bambino all’anziano, dalla casalinga al top manager. E lui, Vasco, riesce a trasmettere un feeling incredibile con tutti, riesce a creare un feeling comune, una vera e propria comunità. Altri due nomi italiani che ho nel cuore sono Lucio Dalla e Pino Daniele.

Quali sono i suoi prossimi progetti musicali?
Con i Planet Funk abbiamo appena fatto uscire il primo singolo del nuovo album, We People, e adesso stiamo pianificando il prossimo singolo, il tour e l’album. Siamo un collettivo, abbiamo molte collaborazioni.

Tre motivi per non perdere nemmeno un secondo di Vinyl Talk.
Per la musica: quando ricapita di sentire musicisti che provano in sala prove come agli inizi, suonando cover di mostri sacri del rock? Fare una serie sulla musica è importante inoltre qui si respira uno spirito libero, c’è tanta voglia di esprimersi e di divertirsi.

Quali sono le sue serie televisive preferite?
Sto aspettando con impazienza la seconda stagione di Gomorra, la sto aspettando come un pazzo! Poi non perdo nemmeno una puntata di Masterchef. Sai com’è: la mia fidanzata è una chef.

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