Kutso, tra rock e Gomorra

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I Kutso
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Da Sanremo a un tour infinito passando per Sky Atlantic e le sue proposte: da Gomorra - La serie a Master of Sex, passando Fargo - La serie, i Kutso ci raccontano, in questa intervista, la loro passione per le serie televisive

di Fabrizio Basso

La loro musica è per persone sensibili. Fanno pensare. Fanno ballare. E amano le serie televisive. Qualcuno di più, qualcuno di meno ma Gomorra - La serie mette d'accordo i quattro Kutso. Che sono venuti a trovarci in redazione per chiacchierare di musica e Sky Atlantic.

Partiamo da Gomorra - La serie.
Una serie molto realistica.
Il personaggio che più vi ha colpito?
Abbiamo apprezzato molto lo sviluppo di Genny, e siamo curiosi di vedere, visto che l'ormai famoso dito che si muoveva ha fatto capire che è vivo, come canbierà ancora nel secondo capitolo. All'inizio sembrava quasi un buono, ma poi una evoluzione costante ne ha evidenziato la vera natura.
Cosa vi è piaciuto di Gomorra - La serie?
Non è né retorica né didascalica. Certo, è una serie senza eroi, ma non si può neanche pretendere che uno ci debba essere per forza.
Cosa vi attrae delle indiscrezioni sulla seconda stagione?
Siamo felici per il ritorno di Don Pietro Savastano. I "vecchi" hanno dei valori anche quando si muovono nell'illegalità.
Altre serie?
House of Cards: uno straordinario Kevin Spacey. Basta lui per farne un capolavoro.
Vie è piaciuta Fargo - La serie?
Molto, anche se il finale non ci ha convinto in toto. Aspettiamo la seconda stagione. E comunque poche serie hanno paesaggi così maestosi.
True Detective?
Matthew McCounaghey nella prima stagione è fantastico. La serie è curata anche come immagine. La Ttama si infittisce sequenza dopo sequenza, e i personaggi sanno sempre sorprendere. Non c'è un collegamento dirett,o ma in qualche modo ci ricorda La Signora in Giallo per la maestria con la quale gli autori ci fanno cogliere i dettagli.
I Soprano?
L'antesignana di molte serie. Una sorta di mamma di genere.
La più originale secondo i Kutso?
Master of sex è originalissima, mostra situazioni mai viste in serie televisive. Pensiamo alla sperimentazione col paziente. E' bello il rapporto tra il protagonista, il dottor Masters, e la sua assistente, Virginia Johnson, che dal professionale arriva ai test. Lei è freddissima, lui sposato e con problemi con la moglie: una miscela esplosiva.
La migliore per voi?
Dexter è la miglior serie di tutti i tempi. Poi c'è Prison Break, forte fino alla fine.
Fareste mai una fiction?
La nostra fiction arriverà in Italia prima o poi. Non è pronta ma ci lavoriamo. Anche se verremo menati dai boss (ridono, ndr).
Musica?
La nostra.
Certo.
Prosegue il nostro neverending tour. La nostra musica sta crescendo. Per fortuna c'è un nuovo filone italiano che si sta ritagliando spazi importanti nonostante la poca attenzione di certi media e senza essere passata dai talent.
Come è un vostro concerto?
Una festa. Ci piace perdere il controllo sul palco, come faceva Iggy Pop. Il nonsense applicato al momento del concerto.
Un erede di Musica per persone sensibili?
Ci stiamo lavorando. Quando il tour rallenterà o si fermerà ci metteremo a lavorare in concreto a un nuovo disco.

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