Non solo Westeros: Daenerys a parte, finora i personaggi della serie si sono mossi principalmente per il continente occidentale, ma Arya, Tyrion e Varys ci insegnano che è tempo di andare verso est, e oggi conosciamo un po’ meglio la città libera di Braavos
di Linda Avolio
Westeros, il continente occidentale che comprende in sé i territori dei Sette Regni e le terre al di là della Barriera, è stato il teatro principale delle prime quattro stagioni de Il Trono di Spade – la quinta è attualmente in onda ogni lunedì in versione doppiata alle 21.10 e in versione originale sottotitolata alle 22.10 –, e i fan della serie ormai lo conoscono come i palmi delle loro mani: il Nord, le Terre dei Fiumi, le Isole di Ferro, la Valle di Arryn, le Terre della Corona, le Terre dell’Ovest, l’Altopiano, il Principato di Dorne, e, appunto, tutto quanto a nord della Barriera
Il Continente Occidentale, però, non è l'unico teatro delle storie di Game Of Thrones, e non solo ci sono parecchi personaggi originari di Westeros che si trovano attualmente a Essos - Daenerys, Ser Jorah, Ser Barristan, Arya, Tyrion -, ma ci sono anche parecchi personaggi originari del Continenti Orientale e poi emigrati in quello Occidentale, come la sacerdotessa Melisandre di Asshai, Thoros di Myr, Shae e Talisa Maegyr, per citarne alcuni.
Insomma, al di là del Mare Stretto c'è un intero mondo ancora da scoprire, e non si può partire che da Braavos: ecco cosa dovete assolutamente sapere della più rigogliosa delle Città Libere.
Le frasi “must”
Anzitutto, i fondamentali. Se non volete apparire maleducati, ricordatevi che a Braavos le persone si salutano con la (ormai notissima) formula Valar Morghulis – tutti gli uomini devono morire –, mentre se qualcuno vi saluta in questo modo, ricordatevi di rispondere Valar Dohaeris – tutti gli uomini devono servire.
Il Titano di Braavos
Braavos è un po’ la Venezia di Essos, perché è formata da numerose isole collegate tra loro tramite ponti. Arrivando dal Mare Stretto, l’accesso principale alla città è uno solo, ed è appunto sovrastato da questa gigantesca scultura. Pare che Martin si sia ispirato al Colosso di Rodi – l'enorme statua bronzea del dio Helios situata nel porto di Rodi in Grecia nel III secolo a.C., una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico – per la creazione del Titano di Braavos. Del Colosso non è rimasta alcuna traccia, ma in effetti, a giudicare dalle descrizioni dell’epoca, le due statue sono molto simili. Della serie: separati alla nascita.
La Danza dell’Acqua
I nativi di Braavos sono conosciuti in tutto il mondo della saga per la loro abilità come navigatori e come spadaccini. La danza dell’acqua, in particolare, è un tipico stile di combattimento braavosiano. Scopriamo quest’arte nella prima stagione, quando Arya riceve appunto delle “lezioni di danza” da Syrio Forel, ex Prima Spada di Braavos. Chissà se rivedremo mai il simpatico Syrio?
La Banca di Ferro
E’ la più potente istituzione finanziaria esistente, al punto da avere tra i suoi clienti anche la Corona dei Sette Regni. Non contraete debiti che non potete ripagare: la Banca di Ferro di Braavos è conosciuta per la sua abitudine di fornire credito ai nemici dei propri clienti insolventi. Se dunque vi sta passando per la testa l’idea di chiedere un prestito proprio lì…beh, tenete a mente la più famosa massima della casata del leone, e pagate SEMPRE i vostri debiti!
Gli Uomini Senza Volto
Quello dei Faceless Men, gli Uomini Senza Volto, è una delle più conosciute e pericolose sette di assassini in entrambi i continenti, l’occidentale e l’orientale. Come mai sono così temuti? Beh, dal loro nome è abbastanza chiaro: perché non hanno volto! O meglio, ne hanno diversi, avendo la possibilità di cambiare le proprie fattezze a loro piacimento. E se non puoi riconoscere la persona che vuole farti fuori…sei in un bel guaio! Vi ricordate il finale della seconda stagione, quando Jaqen H'ghar lascia una moneta ad Arya e poi la saluta? Inquietante!
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Il Dio della Morte e la Casa del Bianco e del Nero
Il Dio della Morte è la divinità preferita dai braavosiani. Per citare il buon vecchio Syrio: There is only one God, and his name is Death. And there is only one thing we say to Death: not today (C’è un solo Dio, e il suo nome è Morte. E c’è solo una cosa che diciamo alla Morte: non oggi).
Ovviamente non c’è divinità senza tempio, e il tempio del Dio della Morte è la Casa del Bianco e del Nero, dove vivono e si allenano gli Uomini Senza Volto. E’ proprio lì che si dirige Arya non appena arrivata a Braavos, ed è lì che troverà il suo futuro.
L’appuntamento con la quinta stagione de Il Trono di Spade è ogni lunedì alle 21.10 con gli episodi doppiati in italiano e alle 22.10 con quelli in versione originale sottotitolata.