Vergo, dopo X Factor il primo singolo è "Altrove". L’intervista

Musica

Helena Antonelli

Dopo la partecipazione ad X Factor 2020, Vergo torna sulle scene musicali con il primo singolo Altrove. L’intervista

Lo abbiamo conosciuto con “Bomba”, la hit da oltre 2 milioni di stream presentata nel corso dell'ultima edizione di X Factor. Da pochi giorni, l'iconico Vergo ha pubblicato "Altrove", il suo primo singolo dopo l’esperienza televisiva, in uscita a mezzanotte di giovedì 15 aprile 2021 per FLUIDOSTUDIO. L’intento è sempre uno: quello di trovare un posto per il suo reggaeton romantico nel cuore e nelle playlist di tutt*. Continuando a svelare nuovi lati di sé e del suo animo nero, "Altrove" prosegue l'esplorazione dell'immaginario di "Nella Balera", secondo singolo presentato nel corso dello show di Sky Uno calandosi nuovamente in un gioco di sguardi, carezze e seduzione.

L’identità sonora di Vergo si conferma vicina ai ritmi latini, presentando anche in “Altrove” un reggaeton onirico e al contempo sensuale prodotto da ilromantico (già produttore di boyrebecca, David Blank e dei brani “L’Animo Nero” e “Bomba” dello stesso Vergo). L’intervista a Vergo

Quando è nato il brano Altrove?
Altrove è nato a dicembre, subito dopo la fine di XF. Non volevo stare fermo un secondo, per questo ho chiesto a ilromantico, produttore di questo brano, una serie di beat. Tra questi c’era quella che poi è diventata la strumentale di Altrove.

 

Che significato dai ad Altrove?
È un brano che parla di evasione, del desiderio di evadere, che in questo caso avviene tramite un elemento, riportato anche nell’artwork di copertina, che è quello della benda. Altrove invita a lasciarsi andare e a cogliere i sentimenti come opportunità.

 

La copertina del brano ti ritrae appunto bendato. Cosa vuoi trasmettere con questa creatività?
Nel periodo in cui viviamo è difficile spostarsi ed incontrarsi. La benda diventa dunque un elemento per evadere ed andare “Altrove” anche solo con l’immaginazione.

 

La strofa che più ami?
Ce ne sono tante, però il verso che più mi attrae è: se lo sfiori si muove, l’amore babe. È un verso sicuramente allusivo ma per me rappresenta la prima fase dell’amore, il primo approccio. Quando colto da quel sentimento inaspettato decidi di sfiorare il momento, ma lo stesso sfiorare muove tutto. Credo sia molto romantico.

 

La pandemia ha sicuramente cambiato molte delle nostre abitudini. Come la stai vivendo?
L’anno scorso è stato un anno assurdo, ad un certo punto poi mi sono ritrovato a vivere l’esperienza di XF. Sono passato da una bolla all’altra senza dare troppa importanza a quello che mi accadeva intorno. La grande sfida è arrivata dopo la fine di XF.

 

Com’è cambiata la tua vita dopo XF?
Ho ricevuto tanti feedback positivi e non, che mi hanno permesso di crescere tanto. Fin da subito ho lavorato in maniera propositiva facendo delle scelte importanti e necessarie. Prima di XF lavoravo come portinaio mentre oggi scrivo la mia musica. La vita mi ha messo di fronte ad un bivio: potevo tornare indietro o andare avanti e buttarmi a capofitto sulla musica. Ho scelto la musica, un lavoro che mi impegna a tempo pieno.

 

Cosa c’è nel tuo futuro?
Ho deciso di concentrarmi sulla scrittura e sto lavorando a distanza con molti producer e artisti. Ho intenzione di farmi sentire spesso quest’anno.

 

Per quanto riguarda le sonorità, ne stai esplorando di nuove o resti fedele al tuo stile reggaeton-romantico?
In questo periodo di scrittura sto sicuramente esplorando molto. Altrove ad esempio si muove su sonorità dembow, che cito testualmente nel brano. Si tratta di un reggaeton più rallentato. In generale sto perlustrando il mondo della musica latina e i suoi sottogeneri. Mi piacerebbe integrare questa ricerca facendo qualcosa di trasversale pur mantenendo la carica romantica che penso più mi rappresenti. Anche a livello di testo cerco di unire diverse lingue, in “Bomba” ad esempio unisco parole siciliane e spagnole con semplicità.

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