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Gli 80 anni di Roberto Vecchioni, 7 frasi indimenticabili delle sue canzoni

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©Ansa

Da "Luci a San Siro" fino a "Chiamami ancora amore", sono moltissime le composizioni del cantautore che sono entrate nella storia della musica italiana. Ecco alcuni dei passaggi più celebri dei suoi testi

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È uno dei cantautori italiani più famosi e influenti che, con le sue canzoni, ha saputo descrivere un’epoca. Roberto Vecchioni, che compie 80 anni (il 25 giugno 2023), ha fatto delle sue frasi un vero e proprio repertorio senza tempo: eccone alcune delle più famose.

Luci a San Siro

Nel 1971 arriva Luci a San Siro, un brano tutto dedicato al ricordo della Milano vissuta da giovane da Vecchioni. Il cantante rievoca i tempi del suo primo amore, con cui trascorreva le serate vicino a San Siro. Ma tutto passa e ora anche quell’amore - metafora di molte altre situazioni della vita - non c’è più. Tanto che la parte finale del brano è una constatazione nostalgica (e famosissima): “Luci a San Siro non ne accenderanno più”.

L'ultimo spettacolo

Nel 1977 esce L’ultimo spettacolo che parla dell’addio a Torino e dei contrasti con la moglie Irene, in un continuo confronto con antichità e miti greci - nella prima parte del testo - e modernità - nella seconda parte. La frase forse più famosa dell’intero testo arriva sul finale: “E non si è soli quando un altro ti ha lasciato: si è soli se qualcuno non è mai venuto”.

Samarcanda

Sempre del 1977 è un altro grande successo di Vecchioni: Samarcanda. Il suo ritmo è travolgente e incalzante e il testo parla del destino dell’uomo e dell’inevitabile morte. La canzone diventa così una storia, quasi una leggenda, narrata in musica: 

"Corri cavallo, corri ti prego
Fino a Samarcanda io ti guiderò,
Non ti fermare, vola ti prego
Corri come il vento che mi salverò
Oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh, cavallo, oh oh".

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Roberto Vecchioni, le canzoni più famose

Mi manchi

Dopo il successo di Samarcanda Vecchioni si è definitivamente affermato con il grande pubblico. E due anni dopo, nel 1979, arriva una tra le canzoni più importanti e famose della sua discografia: Mi manchi. Il testo si conclude con una dedica d’amore potentissima: “Ma finché canto ti ho davanti, gli anni sono solo dei momenti, tu sei sempre stata qui davanti”.

La mia ragazza

È il 1985 ed esce La Mia Ragazza, canzone dedicata a Daria Colombo, la seconda moglie di Vecchioni. La frase “la mia ragazza è il mio mestiere” è l’essenza del brano dove il cantautore paragona la sua donna al suo lavoro. Il senso è che ci vuole lo stesso impegno per portare avanti un rapporto di coppia e un’attività professionale di successo. 

Piccolo amore

Sempre nel 1985 esce Piccolo amore che parla ancora una volta di sentimenti: il testo si concentra sulla storia di un amore finito, anche se l’attenzione alla fine si sposta principalmente sulla bellezza e la gioia proprio di quell’amore che non è durato:

"Di tutti i giorni che ti ho detto amore
Di tutti i giorni che ho pensato amore
Di tutti i giorni che ho inventato amore
Sognato amore, cantato amore".

Chiamami ancora amore

Più recente, ma sempre di un’intensità straordinaria, è Chiamami ancora amore, con cui Vecchioni ha vinto Sanremo 2011. “È una canzone molto attuale che parla di cose di oggi, di situazioni di oggi e soprattutto di speranza. Questo sì. Speranza”, aveva detto lui stesso commentando il brano. Questo il passaggio più famoso:

“Chiamami ancora amore

Chiamami sempre amore

Che questa maledetta notte dovrà pur finire

Perché la riempiremo noi da qui

Di musica e parole”.

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