Orietta Berti compie 80 anni: da “Io, tu e le rose” a “Mille”, le sue canzoni più famose

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L’artista è nata il primo giugno a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, nel 1943. In quasi sessant’anni di carriera ha venduto oltre sedici milioni di dischi, collezionando premi e riconoscimenti. Cantante, attrice e personaggio televisivo, da decenni è una delle protagoniste della musica italiana ed è amata da generazioni lontane tra loro. Per celebrare il suo compleanno, abbiamo selezionato alcune delle sue canzoni più famose

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In quasi sessant’anni di carriera ha venduto oltre sedici milioni di dischi, collezionando premi e riconoscimenti. Da decenni è una delle protagoniste della musica italiana, amata da generazioni lontane tra loro. Cantante, attrice e personaggio televisivo: parliamo di Orietta Berti, che oggi - 1 giugno 2023 - compie 80 anni. L’artista è nata a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, nel 1943. Per celebrare il suo compleanno, abbiamo selezionato alcune delle sue canzoni più famose: da Io, tu e le rose a Mille, non canticchiarle è impossibile.

Orietta Berti
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Io ti darò di più (1966)

Orietta Berti, per ora, ha partecipato da concorrente a dodici edizioni del Festival di Sanremo. La prima è stata nel 1966 con il brano Io ti darò di più, scritto da Alberto Testa e Memo Remigi: la canzone, interpretata anche da Ornella Vanoni (all’epoca il regolamento prevedeva due interpreti per lo stesso brano), si piazza al sesto posto. “Anche se tu mi amerai/Come non hai amato mai/Io ti darò di più, di più/Molto di più”, recita il ritornello. Sulla rivalità con Vanoni, in un’intervista del 2019 a TV Sorrisi e Canzoni, Berti ha rivelato: “Ve la siete inventata voi giornalisti, noi ci siamo limitate a fare un po’ di teatro. Con l’ironia che abbiamo entrambe. Siamo come due sorelle, le voglio un bene dell’anima”.

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Io, tu e le rose (1967)

Orietta Berti partecipa al Festival di Sanremo anche l’anno dopo, nel 1967. Si presenta con Io, tu e le rose, diventato un classico del suo repertorio, e conquista il quinto posto. “Io, tu e le rose/Io, tu e l'amore/Quando, quando/Tu respiri accanto a me/Solo allora/Io comprendo d'esser viva/Quando siamo/Io, tu e le rose/Io, tu e l'amore/Anche se cadesse il mondo/Quello stesso giorno/Noi saremo là/Io, tu e le rose”, canta nel ritornello. Si tratta di uno dei suoi brani di maggior successo, molto apprezzato dal pubblico, tanto da essere inciso da diversi interpreti anche in altre lingue. Ma è anche un brano legato a un episodio triste. Durante quell’edizione del Festival, infatti, Luigi Tenco si tolse la vita e nel suo biglietto d’addio citò la canzone: “Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro), ma come atto di protesta contro un pubblico che manda in finale una canzone come Io tu e le rose e una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno”, scrisse. “Sono convinta che non lo scrisse lui quel bigliettino. Non aveva senso, noi ci conoscevamo e rispettavamo. Dopo quell’episodio ho sofferto molto, per Luigi e per le cose terribili che scrissero su di me. Amo ancora quel pezzo, ma non riesco più a separarlo da quel brutto ricordo”, ha confessato qualche anno fa la cantante.

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Tipitipitì (1970)

Altra canzone molto conosciuta di Orietta Berti è Tipitipitì, con cui partecipa a Sanremo nel 1970 (questa volta in abbinamento con Mario Tessuto) e si classifica all’ottavo posto. Gli autori del testo sono Lorenzo Pilat e Mario Panzeri, la musica è di Daniele Pace. Il suono onomatopeico del titolo, la melodia orecchiabile e le parole facili da ricordare contribuiscono al successo del brano, che diventa un altro classico del repertorio della cantante emiliana. Sul significato del testo, in un’intervista Berti ha spiegato: “Tutti si fermano al titolo buffo e non si accorgono che è una canzone amara, perché parla di un addio. Dice: ‘C’era l’uomo dell’organino/che ci dava un biglietto blu/c’era scritto ti vuole bene/ma non era la verità/Tipitipitipitì come mai / lui questa sera non c’è’”.

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Fin che la barca va (1970)

Ma la canzone più famosa di Orietta Berti è senza dubbio Fin che la barca va, diventata uno dei brani italiani più conosciuti di sempre. Chi non ha mai canticchiato il ritornello? “Fin che la barca va, lasciala andare/fin che la barca va, tu non remare/fin che la barca va, stai a guardare/quando l'amore viene il campanello suonerà”. “È la mia canzone portafortuna”, ha raccontato l’artista. E poi, ripensando al successo che ha ottenuto il brano e a quante copie ha venduto, ha confessato: “Io volevo una canzone d’amore e a me quel testo non piaceva. L’ho fatta a malincuore, meno male che mi ha convinto mia mamma”.

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Via dei ciclamini (1971)

In via dei Ciclamini/Al 123/Vendevano le bambole/Vestite come me”. Inizia così un’altra delle canzoni più famose di Orietta Berti. S’intitola Via dei Ciclamini ed è stata presentata a Un disco per l'estate nel 1971, ottenendo un grande successo. Anche in questo caso il ritmo fa pensare a un brano spensierato, ma in realtà il testo parla di prostituzione e di una casa chiusa che si trovava in via dei Ciclamini. “Un altro pezzo allegro solo in apparenza. Parla di una prostituta ingannata da un cliente che le aveva promesso di portarla via con sé”, ha raccontato Berti.

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Quando ti sei innamorato (2021)

Una canzone importante nella carriera di Orietta Berti è Quando ti sei innamorato: con questo brano, a 29 anni di distanza dall’ultima volta, nel 2021 partecipa al suo dodicesimo Festival di Sanremo, si classifica nona e ritorna al successo. Si tratta di un singolo che sembra uscito dagli anni Sessanta, che vuole essere un omaggio a un pezzo di storia della nostra musica. "Un brano nella migliore tradizione della melodia italiana", lo ha descritto Berti. La canzone è un racconto d’amore: parla della scintilla che fa innamorare due persone, della passione che le avvolge, del sentimento che continua a essere forte e a unire anche dopo anni. “Quando ti sei innamorato, perduto/Da allora niente è cambiato/Quando mi hai detto, ‘Ti amo’, confuso/Dicesti, ‘Non vado lontano, io resto con te’”, è il ritornello.

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Mille, con Fedez e Achille Lauro (2021)

Durante il Festival di Sanremo del 2021, Orietta Berti incontra Fedez e Achille Lauro: i tre artisti gettano le basi per una collaborazione che si trasformerà in un tormentone estivo. A giugno esce Mille, che nei mesi successivi si rivela una delle canzoni più ascoltate. Il singolo diventa il decimo numero uno di Fedez, il primo di Achille Lauro e il secondo per Orietta Berti in oltre 56 anni di carriera (l’altro è stato Tu sei quello nel 1965). Grazie a questa canzone, l’artista emiliana non solo torna in cima alle classifiche ma conquista anche nuova popolarità tra il pubblico più giovane. Parlando del brano, ha osservato: "Trasmette quella voglia di estate e quella leggerezza di stagione di cui abbiamo davvero bisogno. Tre generi diversi che si sono uniti perfettamente: gli opposti si attraggono. La mia voce mette in risalto la loro, così come la loro mette in risalto la mia". L’amore è protagonista anche di questa canzone, con Orietta Berti che nel ritornello canta: “Quando sei arrivato, ti stavo aspettando/Con due occhi più grandi del mondo/Quante stelle ci girano intorno se mi porti a ballare/Labbra rosso Coca-Cola/Dimmi un segreto all'orecchio stasera/Hai risolto un bel problema, e va bene così/Ma poi me ne restano mille”.

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