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Massive Attack, 25 anni fa usciva il disco Mezzanine. Le cose da sapere sull’album

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©Getty

Il 20 aprile 1998 la band britannica pubblicava il suo terzo lavoro in studio, un capolavoro che ha riscritto le regole del trip hop e dell’elettronica. Dalle tensioni creative nel gruppo ai campionamenti celebri, dalla copertina ai collaboratori famosi, dal successo del brano Teardrop all’acclamazione di critica e pubblico. Ecco tutte le curiosità

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Sono passati 25 anni dall’uscita di uno dei dischi più influenti del trip hop. Il 20 aprile 1998 i Massive Attack pubblicavano il loro terzo album in studio, Mezzanine, mescolando l’elettronica con atmosfere post-punk e industrial, fino all'hip hop e alla musica dub. Si trattava di un netto allontanamento dai suoni dei primi due album, Blue Lines e Protection, andando a campionare sample che vanno dai Velvet Underground ai Cure, fino a Isaac Hayes. Mezzanine ha raggiunto la vetta delle classifiche nel Regno Unito, Australia, Irlanda e Nuova Zelanda, diventando l'album di maggior successo commerciale del gruppo fino ad oggi. Ha anche ottenuto un’acclamazione della critica. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul disco.

La nascita dell’album

Robert Del Naja è stato il membro dei Massive Attack che ha dato l’impronta più netta alla creazione del disco. La produzione è stata molto difficile e stressante. E ha fatto nascere profonde divisioni nel gruppo, al punto che un altro dei tre componenti della band, Andrew “Mushroom” Vowles, ha abbandonato i Massive Attack qualche mese dopo l’uscita dell’album, a causa dei conflitti creativi. Del Naja inizialmente ha prodotto diverse demo strumentali campionando canzoni di band post-punk britanniche come Wire e Gang of Four, sostenuto dal collega Grant Marshall, mentre Vowles era contrario ad allontanarsi dall’anima urban del loro album precedente, Protection. Anche le sessioni di registrazione sono state quasi portate avanti in modo parallelo, con Vowles e Marshall che lavoravano su loop di basso e batteria, mentre Del Naja ha continuato a produrre demo.

L’uscita

La pubblicazione dell'album era originariamente prevista nel dicembre 1997, ma è stata ritardata di quattro mesi, con Del Naja che trascorreva la maggior parte del tempo in studio per perfezionare il lavoro. Prima dell'uscita dell'album, per la colonna sonora del film The Jackal, il gruppo pubblicò Superpredators, una canzone non contenuta nell'album che campionava ampiamente Metal Postcard di Siouxsie and the Banshees. La traccia è stata poi inclusa nella versione giapponese di Mezzanine. Poco dopo l’uscita del disco, Manfred Mann fece causa ai Massive Attack per un uso non autorizzato di un campione della canzone Tribute dall'omonimo album del 1972 della Earth Band, che è stato utilizzato in Black Milk. La canzone è successivamente apparsa come Black Melt nelle versioni successive e durante le esibizioni dal vivo, con il campione rimosso. Le successive edizioni digitali di Mezzanine hanno mantenuto la canzone originale, con l'aggiunta di Mann ai credits.

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La copertina e i collaboratori

La copertina dell’album raffigura un particolare tipo di coleottero, il cervo volante nero, su sfondo bianco, fotografato da Nick Knight al Natural History Museum di Londra. Al successo del disco hanno contribuito alcune collaborazioni eccellenti, come quella dell'artista reggae Horace Andy che ha partecipato a diverse canzoni. O ancora Elizabeth Fraser, cantante dei Cocteau Twins, che presta la sua voce per tre brani.

Teardrop

Dall’album sono stati estratti quattro singoli, Risingson, Teardrop, Angel e Inertia Creeps. In particolare, un successo clamoroso è stato riscosso da Teardrop, terza traccia dell'album, cantata da Elizabeth Fraser (che ha anche scritto il testo). La voce femminile inizialmente doveva essere quella di Madonna ma poi si è optato per un cambio di programma. Fraser scoprì durante la registrazione della canzone nel 1997, che Jeff Buckley, con cui aveva avuto una relazione in precedenza, era morto. Nel 2009, ha detto: "È stato così strano, avevo ricevuto delle lettere e stavo pensando a lui. Quella canzone parla di lui”. Nel Regno Unito, Teardrop ha raggiunto la posizione numero 10, diventando il singolo con la miglior posizione in classifica nella storia del gruppo e l'unico successo nella top ten nel loro Paese natale. Ha invece raggiunto il numero uno in Islanda. Il famosissimo video musicale, diretto da Walter Stern, mostra un feto che canta nel grembo materno. Un montaggio strumentale del brano è stato usato nella sequenza di apertura della serie televisiva Dr.House.

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Il successo di pubblico e critica

Mezzanine è entrato nella classifica degli album del Regno Unito direttamente al numero uno ed è stato certificato disco di platino dalla British Phonographic Industry (BPI) il 4 settembre 1998 e poi doppio disco di platino il 22 luglio 2013. Non è riuscito a ottenere un simile istantaneo successo in Nord America, dove ha raggiunto solo il numero 60 nella Billboard 200 e il numero 51 nella Canadian Albums Chart. A due anni dall’uscita, l'album aveva venduto 2,5 milioni di copie in tutto il mondo. A febbraio 2010, aveva venduto 560.000 copie solo negli Stati Uniti, secondo Nielsen SoundScan. L'album ha ricevuto anche un notevole successo di critica, con grandi elogi al nuovo sound del collettivo. A distanza di anni, l’album, è stato inserito in diverse liste dei migliori dischi. Ad esempio nel 2000, la rivista Q ha inserito Mezzanine al numero 15 nella lista dei "100 migliori album britannici di sempre". Nel 2013, è stato inserito al 215esimo posto nella lista di NME dei "500 migliori album di tutti i tempi”. Nel 2003, l'album è stato classificato al numero 412 nell'elenco della rivista Rolling Stone dei "500 migliori album di tutti i tempi” e nell'aggiornamento del 2020 è salito alla posizione 383.

Le ristampe

In occasione del ventesimo anniversario dell'uscita di Mezzanine, il disco è stato codificato in DNA sintetico, la prima volta che è accaduto per un album. Il progetto era in collaborazione con TurboBeads Labs in Svizzera: in sostanza, l'audio digitale dell'album è stato memorizzato sotto forma di informazioni genetiche. L'audio è stato quindi compresso utilizzando Opus, codificato in molecole di DNA - con 920.000 brevi filamenti di DNA contenenti tutti i dati - e poi "versato" in 5.000 minuscole perle di vetro. Per i 20 anni dall’uscita, il disco è stato anche rimasterizzato e ristampato: questa versione include un disco bonus di dub mix inediti di Mad Professor, che originariamente dovevano essere pubblicati su un album di remix di Mezzanine.

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